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venerdì 9 maggio 2025

SULL'ELEZIONE DI LEONE XIV. Monsignor Strickland, Vescovo emerito


a cura di Veronica Cireneo 

Riceviamo e volentieri diffondiamo queste sobrie ed essenziali considerazioni sul neo eletto pontefice, Cardinal Prevost, di Monsignor Strickland, il vescovo emerito texano fervente antiabortista, rimosso dal defunto Bergoglio dall'incarico di guidare la Diocesi. Rimozione   avvenuta senza alcun processo, al di fuori delle norme canoniche, quindi contrario alla carità e alla giustizia naturale, come spiegava san Giovanni Paolo II e come riportava un articolo della Nuova Bussola Quotidiana (Qui). Voglia Dio, solo Lui sa come e quando, che situazioni simili a questa - purtroppo non è l'unica - possano essere presto sanate, per riportare ordine e serenità nei cuori dei chierici fedeli alla dottrina e alla morale Cattolica, eppur vittime di una scellerata ingiustizia umana . Buona lettura. Oremus 

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Con l'elezione di Sua Santità Papa Leone XIV, la Chiesa entra in un nuovo capitolo del suo pellegrinaggio attraverso la storia. 

Affidiamo il Santo Padre alla guida dello Spirito Santo e alla protezione della Beata Vergine Maria, pregando affinché custodisca fedelmente il Deposito della Fede e confermi i suoi fratelli nella Verità. 

In questi tempi difficili, possiamo tutti noi – clero e laici – rimanere saldi nel nostro amore per Cristo, la Sua Chiesa e le Sacre Tradizioni tramandate attraverso i secoli.

Monsignor Strickland, Vescovo emerito 

9 maggio a.D. 2025

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giovedì 8 maggio 2025

BENVENUTO LEONE XIV! Niente scherzi, per favore: confermaci nella Fede,! A.M. Valli


a cura di Veronica Cireneo

Il secondo giorno del Conclave del 2025, dopo solo quattro votazioni, con grande sorpresa, la fumata bianca è emersa dal comignolo della Cappella Sistina per annunciare l'' :"Habemus Papam". Nel pomeriggio di giovedì 8 maggio, infatti, è stato eletto Papa, l'agostiniano americano, R.F. Prevost col nome di Leone XIV. Tra i primi articoli e commenti a caldo apparsi subito dopo sui social e sui vari giornali elettronici, per esserci sembrato nel complesso maggiormente analitico nel contenuto e leggero nella forma e condividendone l'auspicio, offriamo alla vostra attenzione il tempestivo editoriale del Vaticanista Aldo Maria Valli, che pubblicamente ringraziamo. Dio ci assista e la Santa Vergine ci protegga. Buona lettura.


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“Che la pace sia con tutti voi… Il primo saluto del Cristo risorto”. Un bel saluto cristiano, e subito un riferimento a Nostro Signore Gesù Cristo. Sarò un sentimentale, ma mi sono commosso. Che differenza rispetto al “buonasera” di Bergoglio!

E poi la mozzetta rossa, e la stola. E la benedizione finale in latino con l’indulgenza plenaria. Nel giorno della Madonna di Pompei, ecco Leone XIV, il primo papa a stelle e strisce, anche se poi è uno yankee atipico, vista la lunga permanenza in Perù.

Il nome scelto è già un programma. Il pensiero va subito a Leone XIII, che regnò dal 1878 al 1903, il papa della Rerum novarum, certamente, ma anche della Aeterni Patris per il rilancio della filosofia tomista e della preghiera a san Michele Arcangelo contro le insidie del diavolo.

E non bisogna dimenticare san Leone Magno, Leone I, il papa che difese l’unità della Chiesa contro le eresie, promosse la disciplina ecclesiastica in un’epoca di enorme disordine anche morale e prese posizione per rimediare alla confusione cristologica.

I commentatori in queste ore si affannano a trovare motivi di continuità con Bergoglio, ma è evidente che i cardinali elettori, pur evitando strappi, hanno voluto voltare pagina.

Nel 2013 Bergoglio fu eletto in piena epoca Obama. Oggi il primo papa americano non solo arriva in epoca Trump, ma con Trump ha un rapporto cordiale, e il presidente Usa si è subito rallegrato per l’elezione.

E il fatto che il nuovo papa sia agostiniano segna una continuità, semmai, con Benedetto XVI, che tanto amava Agostino.

Missionario ma anche curiale, teologo ma anche filosofo, esperto di pastorale ma anche di diritto canonico, Prevost è uomo di mediazione, scelto per tirare fuori la Chiesa dalle sabbie mobili delle divisioni. Quel riferimento inziale alla pace, che tutti hanno letto in termini politici e sociali, ha una forte valenza anche ecclesiale.

Dicono che sia schivo ed equilibrato, elementi caratteriali che di certo hanno avuto un peso nella scelta, dopo la sbornia del protagonismo di Bergoglio.

In una intervista data nel 2023 a un sito dell’ordine agostiniano il nuovo papa diceva di sé: «Mi piace molto leggere, fare lunghe passeggiate, viaggiare, vedere posti nuovi e godermi la campagna in un ambiente diverso». Ha omesso di dire che gli piace anche giocare a tennis.

I voti da agostiniano risalgono al 1981. Poi la scalata all’interno dell’ordine: dal 2001 al 2013 per due mandati consecutivi è stato priore generale. Conosce bene la Chiesa e le sue dinamiche.

A lungo missionario in Perù (paese di cui ha anche ottenuto la cittadinanza) è laureato in filosofia e matematica oltre che in teologia e diritto canonico. Un curriculum significativo, perché dopo che il regno bergogliano ha fatto polpette del diritto e del pensiero strutturato il papato ha bisogno di riprendersi sotto questi profili.

In Perù e negli Usa è stato sfiorato da due casi di abusi sessuali nel clero. Una donna di Chiclayo, città peruviana, raccontò che lei e altre due donne erano state abusate da due sacerdoti locali. Prevost aprì un’inchiesta ma continuò a far celebrare la messa ai preti sotto accusa. A Chicago, la città natale, fu accusato di non avere avvisato una scuola cattolica che nelle sue vicinanze abitava un prete noto per avere abusato di alcuni ragazzi. In entrambi i casi non ci sono stati processi.

I cattolici americani conservatori lo accusano di essere pro Lgbtq, ma nel 2012 ha espresso riserve sullo “stile di vita omosessuale”. Bisognerà vederlo alla prova dei fatti in quanto papa.

Il suo pensiero teologico non trova espressione in trattati o scritti pubblici. Più che teorico è pastore e amministratore.

Elementi di vicinanza a Bergoglio si rintracciano nell’enfasi sull’ascolto, sulla sinodalità e su una Chiesa missionaria che raggiunga le periferie. Idem per quanto riguarda l’ambiente e l’aiuto ai poveri e ai migranti. Ma il fatto che sia stato missionario sul campo conferisce a queste attenzioni una credibilità maggiore rispetto a Bergoglio, che ha abbondantemente ideologizzato le categorie di popolo, povertà e periferie.

La sua tesi di dottorato in diritto canonico riguardò il ruolo del priore locale nell’Ordine di Sant’Agostino: evidente già allora l’interesse per la vita comunitaria e il governo ecclesiale. Anche in questo caso, quando parla di sinodalità Prevost lo fa su una base diversa da quella tutta ideologica di Bergoglio.

La scelta di un papa a stelle e strisce ha anche evidenti ragioni economiche. Da tempo le offerte per il Vaticano in arrivo da oltreoceano sono in picchiata. La speranza è che il papa americano possa ridare slancio a un flusso di denaro di cui la Santa sede ha un gran bisogno, vista la complicata situazione finanziaria.

Benvenuto Leone XIV. Preghiamo per te! E tu, per favore, confermaci nella fede! Niente scherzi, eh? Abbiamo già sofferto troppo.

Aldo Maria Valli

Giovedì 8 maggio a D.2025

Fonte (qui)

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IL COMIGNOLO, LA STUFA DELLA CAPPELLA SISTINA, I COLORI DELLE FUMATE: modalità di riproduzione dei colori bianco e nero. Legittime curiosità sui Conclavi.


di Veronica Cireneo 

• Il comignolo sul tetto della Cappella Sistina, ha il nobile incarico di comunicare l'avvenuta o la mancata elezione. Come tutti sanno se la fumata è nera significa che il Papa non è ancora stato eletto, mentre quella bianca indica l'imminente 'Habemus papam'.

Il Conclave è una tradizione quasi millenaria, ma questo metodo di comunicare al mondo l'avvenuta elezione del nuovo successore di Pietro venne usato solo a partire dal 1914.

La stufa. Qualche curiosità 

Il comignolo della Sistina è collegato a una stufa che si trova nella Cappella, in cui al termine di ogni due votazioni, quindi escludendo il primo, due volte al giorno, vengono bruciate i bolli dei voti dei cardinali. È una stufa di ghisa. La stessa dal 1939 sulla quale sono incise tramite punzonatura le date dei Conclavi in cui è stata utilizzata e il nome del relativo Pontefice eletto. Una seconda stufa è stata aggiunta dal 2005 e viene usata esclusivamente per bruciare i fumogeni colorati. 


Date e Pontefici:

Le date incise sulla stufa del 1939, dicevamo , indicano i conclavi in cui è stata utilizzata.

Dal 1939, anno dell'elezione di Papa Pio XII, si sono tenuti vari conclavi, tra cui quelli che hanno portato all'elezione di Papa Giovanni XXIII (1958), Papa Paolo VI (1963), Papa Giovanni Paolo I (1978), Papa Giovanni Paolo II (1978), Papa Benedetto XVI (2013) e Papa Francesco (2013). 

Particolare fu il Conclave del 1939 che si  è svolto molto rapidamente. In soli due giorni e tre scrutini portò all'elezione di Papa Eugenio Pacelli, che assunse il nome di Pio XII.

Come vengono prodotti i colori bianco e nero delle fumate?

Per realizzare il fumo nero vengono impiegati zolfo, antracena e perclorato di potassio. Per quello bianco lattosio, clorato di potassio e pece greca.

Campane a festa

Nel caso in cui la fumata non dovesse avere un colore netto, né bianco, né nero, ma tendenzialmente grigio, da non trasmettere l'idea certa dell'avvenuta elezione o non, non ci sarebbe comunque alcun dubbio. 

Dal 2005, infatti, fu introdotto l'uso tuttora applicato,di spiegare a festa le campane della Basilica di San Pietro, ad elezione papale avvenuta, che presto o tardi torneremo a riascoltare.

Agli interessati alla conoscenza degli orari orientativi delle fumate attese, può essere utile consultare questo link.

Laudetur Jesus Christus 

Veronica Cireneo 

Giovedì 9 maggio a.D. 2025

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mercoledì 7 maggio 2025

COME AVVIENE L'ELEZIONE DEL SOMMO PONTEFICE? Le tappe del Conclave


a cura di Veronica Cireneo 

Mercoledì 7 maggio 2025. Inizio del Conclave.

Dopo la Santa Messa di stamattina celebrata Pro Eligendo Pontefice, nella Basilica di San Pietro alle ore 10,30, dal Cardinale decano Giovanni Battista Re, alle 16,30 è stato pronunciato l'Extra Omnes e le porte si sono chiuse per iniziare il Conclave vero e proprio, presieduto dal Cardinale Pietro Parolin. Mentre ora i Cardinali sono impegnati nella prima votazione, unica del pomeriggio del ottimo giorno, cerchiamo di rispondere a delle legittime domande. Come si svolge un conclave? Quasi sono le tappe che lo caratterizzano? Come si svolge la votazione, lo scrutinio, l'elezione e l'annuncio ufficiale dell'habemus Papam? Lo apprendiamo con facilità da questo semplice ed esaustivo articolo pubblicato da Silere non possum, che abbiamo apprezzato per la chiarezza contenutistica ed espositiva. Buona lettura.. Oremus

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Verso il Conclave 2025. L'elezione del Papa.

L’elezione del Papa è uno dei riti più solenni e misteriosi della Chiesa Cattolica, disciplinato nei minimi dettagli dalla Costituzione Apostolica Universi Dominici Gregis, promulgata da Giovanni Paolo II il 22 febbraio 1996. Questo documento stabilisce le norme che guidano il Conclave, il procedimento attraverso cui i Cardinali elettori scelgono il successore di Pietro. L’intero processo è scandito da simboli, preghiere e regole severe, in un’atmosfera di raccoglimento e segretezza assoluta.

Dalla morte del Papa al giorno del Conclave

Dopo la celebrazione delle esequie del Pontefice defunto, si avvia un periodo di preparazione. Viene fissata una data per l’inizio del Conclave (7 maggio 2025) e si dispone tutto il necessario affinché le operazioni si svolgano con ordine e riservatezza.

• Il giorno stabilito, i Cardinali si riuniscono nella Basilica di San Pietro per una solenne Messa votiva pro eligendo Pontifice, chiedendo l’aiuto dello Spirito Santo. Nel pomeriggio, i Cardinali elettori si ritrovano nella Cappella Paolina e da lì si dirigono in processione verso la Cappella Sistina, intonando il Veni Creator Spiritus, in invocazione dello Spirito Santo. Con loro partecipano anche altre figure, che hanno prestato giuramento il 5 maggio alle ore 15, ma solo i Cardinali elettori sono ammessi alle votazioni.

Il giuramento e l’extra omnes

Una volta giunti nella Cappella Sistina, i cardinali prestano solenne giuramento: promettono di osservare fedelmente la Costituzione apostolica, di mantenere il segreto assoluto su tutto quanto riguarda l’elezione e di difendere la libertà della Chiesa e della Sede Apostolica. Ogni Cardinale pronuncia individualmente la formula del giuramento, toccando i Vangeli.

Compiuto il giuramento, il Maestro delle Celebrazioni Liturgiche Pontificie pronuncia il celebre comando: extra omnes, intimando a tutti gli estranei di lasciare la Cappella. Rimangono solo il Cardinale Raniero Cantalamessa, incaricato della meditazione spirituale, e il Maestro stesso. Terminata la riflessione, anche questi lasciano la Sistina e il Conclave può formalmente iniziare.

La clausura e il silenzio assoluto

Il Conclave è caratterizzato da una clausura rigorosa. I Cardinali elettori devono rinunciare a ogni tipo di comunicazione con l’esterno: niente lettere, telefonate, media, né contatti personali. Ogni violazione del segreto comporta la scomunica latae sententiae, riservata alla Sede Apostolica. Tutti i locali sono scrupolosamente controllati da tecnici, le finestre sono state puntellate, ci sono dei disturbatori di frequenza che impediscono intrusioni, e sono stati bonificati gli ambienti per escludere la presenza di microfoni o dispositivi di trasmissione.

Le votazioni: lo scrutinio

L’elezione del Papa avviene per scrutinium, ossia mediante votazione segreta. Per la validità è necessario il raggiungimento di almeno i due terzi dei voti. Le votazioni possono iniziare già nel pomeriggio del primo giorno con un unico scrutinio; nei giorni seguenti si tengono due votazioni al mattino e due al pomeriggio.

 Ogni votazione segue un rituale preciso:

1. Pre-scrutinio: i Cerimonieri distribuiscono le schede. Viene effettuato un sorteggio pubblico per nominare tre Scrutatori, tre Infirmarii (per raccogliere i voti dei Cardinali malati) e tre Revisori.

2. Scrutinio vero e proprio: ogni Cardinale, in ordine di precedenza, scrive segretamente il nome del prescelto sulla scheda, la piega e, giunto all’altare, pronuncia ad alta voce un giuramento: «Chiamo a testimone Cristo Signore…» e depone la scheda nell’urna. Le schede vengono poi contate e scrutinate dagli Scrutatori.

3. Post-scrutinio: i Revisori verificano che tutto si sia svolto correttamente. Se nessun uomo raggiunge i due terzi dei voti, si ripete l’intera procedura.

- In caso di Cardinali malati, gli Infirmarii si recano nelle stanze loro riservate con un’apposita urna portatile, raccogliendo i voti e riportandoli in Cappella.

Fumo bianco e annuncio

Quando un uomo raggiunge il quorum richiesto, si verifica l’elezione. 

Il nuovo Papa deve accettare formalmente. Una volta accettata l’elezione, viene chiesto al Pontefice eletto quale nome intende assumere. 

Poi si dà l’annuncio al popolo con la celebre formula Habemus Papam, e il nuovo Vescovo di Roma si affaccia dalla Loggia centrale della Basilica di San Pietro per impartire la sua prima benedizione Urbi et Orbi.

Il Conclave, così come descritto in Universi Dominici Gregis, non è una elezione di tipo politico, ma è un atto profondamente spirituale, radicato nella tradizione della Chiesa. Ogni gesto, ogni parola, ogni silenzio, è orientato a favorire l’azione dello Spirito Santo. In un’epoca iperconnessa e rumorosa, la clausura del Conclave appare come un segno potente: l’elezione del Papa non è un evento mondano, ma un momento di fede e discernimento, in cui i Cardinali si confrontano con un compito più grande di loro, avendo “solo Dio davanti agli occhi”. 

Per questo motivo ogni tentativo di portare questo atto verso categorie tipiche della politica, destra o sinistra, progressisti o tradizionalisti, non ha nulla a che vedere con la Chiesa Cattolica (...).

I chierici e i fedeli sono chiamati a pregare perchè il Signore non abbandoni la Sua Chiesa e dia un Pontefice secondo il Suo Cuore. 

L.A. ( fonte Silere non possum )

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 mercoledi 7 maggio 2025

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CONCLAVE 2025: "Un amico Cardinale mi chiede preghiere". Investigatore Biblico


a cura di Veronica Cireneo 

Diffondiamo volentieri la richiesta di preghiera ricevuta in questi giorni dal sacerdote, noto a tutti  col nome di Investigatore Biblico, da parte di un suo amico Cardinale, che oggi in data 7 maggio 2025, entrerà in Conclave. Accompagniamoli nelle  odierne sante attività a partire dalla Santa Messa "Pro eligendo Pontefice" delle ore 10. Il Conclave inizierà nel pomeriggio alle 16,30, con l'Extra omnes, mentre nella serata di oggi è prevista la Prima Fumata. Oremus....Buona lettura.

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Un amico, un fratello nella fede, un uomo che porta sulle spalle il rosso silenzioso della responsabilità e della testimonianza, mi ha confidato un desiderio semplice e diretto: "Chiedi preghiere per me". 

È un Cardinale, domani entrerà in conclave. Non è tra quelli che vengono indicati con il termine, un po' terreno, di “papabili”.

Ma proprio per questo, forse, la sua richiesta mi ha colpito nel modo più profondo. Non cerca consensi, non guarda agli sguardi del mondo. Chiede lo Spirito Santo.

Mi ha detto: "Preghiera, perché possiamo ascoltare e riconoscere lo Spirito Santo che è discreto, che non si impone. Dobbiamo farGli spazio, lasciare che illumini ciò che siamo chiamati a vedere". 

E io, ora, rivolgo a voi questa richiesta, che non è soltanto per lui, ma per tutti i Cardinali e per tutta la Chiesa, perché a prevalere sia il discernimento, non l'ambizione; la luce, non la strategia. Il Regno di Dio e non il potere umano.

Mi pare che il momento ci chieda silenzio e Adorazione: davanti all'Eucaristia (...) ogni parola superflua si spegne e la preghiera si fa più facilmente attesa e offerta. 

Chi può, chi sente il bisogno, trascorra un tempo di Adorazione davanti al Signore: non serve dire molto. Basta restare.

Risuona in me una frase del Vangelo, che il mio amico Cardinale stesso ha citato: «Quando verrà lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità» (Gv 16,13). 

È una promessa questa ed anche la nostra speranza. Accompagniamoli con fiducia e affetto. E accompagniamoci tutti gli uni, gli altri.

Investigatore Biblico (I.B) 

Mercoledì 7 maggio 2025


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