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martedì 13 maggio 2025

FATIMA E LA GROTTA DELLE TRE FONTANE, IN ROMA. Intervista a Carlo Cornacchiola. M.Rosaria Cassano


a cura di Veronica Cireneo 

Tra gli Alleati dell' Eucarestia opera un significativo apostolato una giovane giornalista messinese, la dottoressa Maria Rosaria Cassano,  studiosa di profezie, che ha realizzato questa intervista con Carlo Cornacchiola - uno dei figli del  noto veggente - dato che da bambino era presente nel momento in cui la Vergine Maria apparve per la prima volta a suo padre Bruno Cornacchiola.  A motivo di qualche particolare inedito o poco noto, la offriamo alla vostra attenzione, il giorno 13 Maggio in occasione della Solennità di Fatima, giacché La Madonna della Rivelazione, manifestatasi alla Grotta delle Tre Fontane, in Roma, è considerata la Fatima italiana, per la somiglianza dei messaggi rivelati . A chi desidera conoscere o approfondire la storia di  Bruno Cornacchiola e la profezia delle Tre Fontane, crediamo di non poter suggerire strumento migliore del libro di Saverio Gaeta, intitolato appunto: il "Veggente".


Libro che prende le mosse da quel 12 aprile del 1947, quando Maria Santissima, avvolta in un manto verde, apparve per la prima volta all' allora eretico Bruno Cornacchiola, definendosi Vergine della Rivelazione. Fu l’inizio di una mariofania straordinaria a tutt'oggi solo parzialmente riconosciuta dalla Chiesa, che non l'ha ancora approvata del tutto ufficialmente, ma ne consente il culto dal 1956, quando  Papa Pio XII permise la costruzione di una Cappella, proprio nel luogo dell'apparizione (qui) Diamo quindi la parola all'intervistatrice... Buona lettura.

§§§

Dalla seconda metà dell’Ottocento, la Madre di Dio ha moltiplicato i suoi interventi nel mondo. Maria Santissima come Madre vuole aiutarci a percorrere e raggiungere l’unica via di salvezza: Gesù Cristo. Vediamo oggi il caso delle apparizioni di Maria Santissima alle Tre Fontane. 

In questa frazione di Roma, nota anche perché luogo del martirio di San Paolo, la Madre di Dio apparve a Bruno Cornacchiola (protestante e comunista) e ai suoi tre figli. 

Lo scorso 12 aprile 2025 è stato il settantottesimo anniversario della prima apparizione. Il messaggio ricevuto da Cornacchiola, come del resto avviene nei luoghi autentici, a distanza di quasi 80 anni è ancora attuale. Lo vediamo in sintesi, in calce.

Circa tre anni fa, ho avuto la grazia, dalla Vergine Maria, di visitare la Grotta delle Tre Fontane e di conoscere uno dei tre figli di Bruno, che assistettero con lui alla prima apparizione:  Carlo Cornacchiola. In quel periodo scrivevo per un piccolo quotidiano della mia città. Riporterò, dunque a grandi linee, la mia intervista di quel 3 maggio 2022.

• Cosa ricordi di quel 12 aprile? E quanti anni avevi?

R.  A quell’epoca avevo circa sette anni. Ricordo che, quando uscimmo di casa papà prese una borsa e ci mise dentro: due racchette, una palla, un quaderno, una matita copiativa e la Bibbia e si mise sotto il braccio una coperta, per poterci sdraiare sui prati durante la nostra escursione.

Dovevamo prendere il trenino, perché inizialmente quel giorno saremmo dovuti andare ad Ostia, ma arrivammo in ritardo e l'unico treno utile era già partito. Dato che la partenza successiva sarebbe stata dopo circa due ore, cambiammo meta e raggiungemmo il bosco delle Tre Fontane. Era una calda giornata primaverile tanto che dopo aver salito una scarpata ed essere arrivati ad uno spiazzo del bosco davanti ad una grotta,  ci togliemmo qualche vestito: ricordo bene il tepore del sole e il profumo dei fiori. I vestiti li mettemmo sotto ad un albero di eucalipto che era diviso in due alla radice come fosse una sella.

Cosa accade una volta arrivati alla grotta? Tu eri uno di quei bimbi che vide la Vergine Maria insieme al tuo papà?

R.: Sì, ero lì con mio fratello e mia sorella. Noi giocavamo con la palla ed una volta andò in mezzo alle spine. Chiedemmo aiuto a papà perché la cercasse. Poi si perse una seconda volta e di nuovo ci aiutò a ritrovarla. Alla fine disse che avrebbe giocato con noi anche lui. Ricordo che le racchette le aveva fatte mio padre col legno di una cassetta della verdura; la palla era quella, ricevuta in un pacco, donotaci dai protestanti americani. Era una di quelle che servono per giocare a cricket, ma questa palla alla fine si spezzò, perché mentre ci giocava mia sorella andò sulle rotaie del tram...

Prima di quel momento, mentre ancora ci giocavamo mio padre la lanciò un po’ troppo forte e andò verso la scarpata da dove eravamo saliti. Disse che sarebbe andato a cercarla, che io dovevo andare con lui, che  Gianfranco non si doveva muovere di lì e lo mise a guardia vicino ai vestiti. Gli dette un giornalino che aveva acquistato alla stazione della Piramide ed infine incaricò Isola, nostra sorella di controllare Gianfranco. Così ci avviammo alla  ricerca della palla e allontanandoci, ogni tanto papà chiamava Gianfranco. Lo controllava perché era un bambino vivace e un po' disattento.  Una volta cadde in un buco prodotto da una bomba inesplosa, vicino alla scala di accesso della scuola in via Gela, vicino a via Modica, e si tagliò il mento e un sopracciglio con delle lattine presenti lì a terra.  Gianfranco rispondeva ai richiami,  ma una volta non rispose, allora mio padre, preoccupato, decise di  tornare indietro.

Arrivati su non vedemmo né Gianfranco né Isola.  Poi scorgemmo che mio fratello era davanti alla grotta, lì vicina, che ripeteva: “Bella Signora!  Bella Signora!”. Allora papà cercò con lo sguardo Isola e la vide sopra alla grotta, che raccoglieva fiorellini.

Le intimò di scendere subito di lì e la rimproverò perché aveva lasciato Gianfranco da solo proprio davanti a quella grotta alla quale papà ci aveva proibito di avvicinarci. Isola si scusò dicendo che era andata a raccogliere fiori per la mamma che non era venuta con noi, perché ammalata. 

Ad un certo punto papà gli chiese che razza di gioco stesse facendo con Gianfranco, visto che lui teneva le mani giunte come fanno i cattolici.

Isola gli rispose che non stavano giocando. Detto questo si girò di scatto e all'improvviso le cadde il mazzo di fiori dalle mani. Si mise in ginocchio alla destra di Gianfranco, e pure lei diceva:" Bella Signora, Bella Signora!". Allora papà pensando che lo stessero prendendo in giro, con uno scappellotto disse a me:” Io ho da fare, vai a giocare pure tu con loro”. Io alzai le spalle e dissi: “ma io non conosco questo gioco”. Allora la Vergine della Rivelazione apparve anche a me. Era come sospesa nella luce. Della grotta si vedeva solo il masso dove poggiava i piedi.

Quanto durò l’apparizione?

R.: durò circa un’ora, ma noi non sentimmo nessuna delle Sue parole. Solo papà le poté udire. 

Ricordo solo che era bellissima, anche se non ricordo bene il suo volto. A un certo punto con il braccio indicò alla sua sinistra l'immagine di uno straccio nero con una croce spezzata - simbolo delle talari abbandonate dai sacerdoti Poi alla fine si inchinò, si girò e andò verso destra, che è la direzione del Vaticano.

Noi ci alzammo un po’ abbagliati ed io vedendo ancora il suo manto verde gli corsi appresso, ma urtai contro la parete della grotta con la punta delle dita e mi feci male.

Oggi cosa ricordi di Lei?

R.: Come dicevo non ricordo più bene il suo volto. Ma so solo che era bellissima. Una volta ho chiesto a mio padre perché secondo lui non ricordassi il suo volto e mi rispose che  se avessi ricordato il suo volto avrei passato le mie giornate in lacrime,  nell' attesa di rivederla ancora. 

Dopo l’apparizione cosa è successo? Cosa avete fatto? 

R.: Mio padre poi ci disse che era la Vergine della Rivelazione e ci interrogò per sapere cosa noi avessimo visto e se avessimo udito qualcosa. Rispondemmo narrando  quello che avevamo visto, affermando che non avevamo sentito nessuna Sua parola.. 

Isola lasciò i fiori che aveva raccolto, sul masso dove la Vergine aveva poggiato i piedi. Poi pulimmo la grotta. Papà fece una scopa con delle ginestre e mi colpì che la polvere che si alzava fosse profumata. 

Prima di andare via vedemmo che la nostra palla si trovava, non si sa come, all’entrata della grotta, sulla destra. 

Quindi ripresi i nostri vestiti, scendemmo giù verso l’abbazia dei Trappisti. Entrammo in chiesa e ci inginocchiammo all’ultimo banco, sulla destra. Nostro padre ci indicò la lucina rossa alla destra dell’altare e indicando il Tabernacolo,disse che lì c’era Gesù, il figlio della Bella Signora. Pregammo dicendo un’Ave Maria che mia sorella Isola conosceva e che noi con papà ripetevamo. Isola disse poi che l’aveva imparata dalle suore canossiane, che le facevano lezione di religione.

Poi facemmo per tornare a casa. Nel percorso parlavamo di quello che era successo. Mio padre ci disse di stare zitti e non dire nulla a nessuno, ma quando scendemmo le scale di via Modica cominciammo a dire a tutti che avevamo visto la Bella Signora.

Quindi durante i giorni seguenti ci interrogarono, prima dei carabinieri, poi la Polizia, e in seguito il Santo Uffizio. L'interrogatorio del Santo Uffizio lo ricordo bene, perché mi misero, in una stanza buia e mi pizzicavano con uno spillo. Non ho mai capito la ragione...

***

Si concluse con queste parole l'intervista a Carlo Cornacchiola. Incontrarlo è stato veramente emozionante. Carlo è un uomo semplice, abbiamo trascorso la giornata a parlare della Vergine Maria, poi insieme al fratello minore Luigi Maria, sono stata nello studio personale di Bruno Cornacchiola, che ho ripreso in questo scatto.

Ho potuto toccare con mano e leggere i quaderni originali nei quali Bruno scriveva ciò che la Vergine Maria via via gli rivelava. 

Entrambi i fratelli hanno voluto poi raccontarmi di quanto amore metteva il padre quando spiegava loro la Santissima Trinità e di quanto ritenesse eccelso il dono di aver avuto per catechista la Madre di Dio, dalla Quale ha imparato veramente tutto l'essenziale: dall' importanza della Santa Messa, alla Passione di Nostro Signore Gesù Cristo.

Prima di concludere, presenterò di seguito come accennato sopra, alcuni stralci della Rivelazione alle Tre Fontane, della Vergine Maria a Bruno Cornacchiola. Interessante il parallelismo con Fatima, anche per l'invito a recitare il  Santo Rosario per i peccatori, quale antidoto contro ogni male.

Il succo della Rivelazione in pillole

" - Le Ave Maria del Rosario che voi dite con fede e con amore sono tante frecce d'oro, che colpiscono il Cuore di Gesù.

- I pastori del gregge non fanno il loro dovere. Troppo mondo è entrato nella loro anima...danno scandalo al gregge e lo sviano dalla retta via […]. 

- Prima che la Russia si converta e lasci la via dell’ateismo, si scatenerà una tremenda e grave persecuzione. Pregate! Si può fermare.

- […] Allontanatevi dalle false cose del mondo: vani spettacoli, stampe e oscenità. 

- Satana è sciolto per un periodo di tempo e accenderà tra gli uomini il fuoco della protesta. Figli siate forti, resistete all’assalto infernale.

- […] La Chiesa tutta subirà una tremenda prova, per pulire il carname che si è infiltrato tra i suoi ministri.

- […] Sacerdoti e fedeli saranno messi in una prova pericolosa dal mondo dei perduti, che si scaglierà con qualunque mezzo all’assalto: false ideologie e teologie. […]. 

- Vi saranno giorni di dolori e di lutti. 

- Dalla parte d’oriente un popolo forte, ma lontano da Dio, sferrerà un attacco tremendo, e spezzerà le cose più sacre e sante. 

- […] Il mondo entrerà in un’altra guerra, più spietata delle precedenti; maggiormente sarà colpita la Rocca eterna (Roma), per nettarla dalle sozzure che vi sono dentro. […]. 

- L’ira di satana non è più mantenuta; lo Spirito di Dio si ritira dalla terra, la Chiesa sarà lasciata vedova, sarà lasciata in balìa del mondo […]. 

- I sacerdoti saranno calpestati e trucidati. Ecco la croce rotta vicino alla talare dello spogliamento esteriore.

- Satana entrerà nei posti guida della Chiesa.

- Le tentazioni saranno terribili. 

- Il mondo vivrà in una confusione tale che gli eletti stessi sosteranno nel dubbio! 

-Non c’è scampo! Tutti vivranno momenti terribili di guerra, distruzione e di caos politico, religioso e culturale. 

- Quanti errori e quante eresie serpeggiano in ogni nazione, in ogni convento! 

- Quello che occorre è l’apostolato individuale non l’apostolato monopolizzato. 

- Bisogna che si lavori tra le anime nell’apostolato individuale: chi conosce e sa fare, senza alcuna previa autorizzazione, deve lavorare

- Vi sarà un fortissimo terremoto, che scuoterà tutto il globo terrestre. Non andate in giro, né mettetevi a dormire se siete in peccato mortale, ma confessatevi e pentitevi di averlo fatto, e non fatelo più. 

- Il sole si oscurerà, le stelle cadranno (...). Saranno i soli dei superbi e le stelle degli orgogliosi che cadranno. 

- Fuori della Chiesa cattolica, apostolica e romana non c’è la salvezza. 

- Amare tutti non significa avere un atteggiamento sentimentalista. 

- Sacerdoti non spogliatevi dell’abito sacerdotale: l’abito richiama, è un segno celeste[...]"

Sono questi i punti essenziali della Rivelazione a Bruno Cornacchiola che la Madonna ripeté, approfondendoli, lungo tutto il corso della vita del veggente.

Un Grazie di cuore alla nostra Mamma Celeste per avermi concesso il dono di conoscerLa più da vicino, attraverso quel luogo santo e quelle persone straordinarie. Grazie anche a voi, amici Alleati dell' Eucarestia per lo spazio che avete voluto riservare a questo argomento e per la vostra gentile attenzione.

Maria Rosaria Cassano, Messina

Martedì 13 Maggio,a.D.2025. Apparizione di Fatima

***

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