a cura di Veronica Cireneo
I nostri ringraziamenti al professore Gnerre per questo sintetico e molto esaustivo studio sulla virtuosa pratica della Comunione in bocca e sul piรน diffuso sacrilego uso attuale della Comunione sulla mano. Studio nel quale si riconosce che la Comunione in mano fu praticata nei primissimi tempi del cristianesimo a causa dalle persecuzioni, ma anche che fu subito dopo abbandonata e condannata, anche con la scomunica. Ai giorni nostri invece si ritiene la Comunione sulla mano, con le sue infinite e creative varianti, quasi una virtรน, anzichรฉ quello che รจ sempre stata considerata: un sacrilegio. Buona lettura.
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A proposito di Comunione sulla mano. Come impostare la questione?
1.Ormai รจ frequentissimo vedere fedeli che vanno a comunicarsi prendendo l’Eucaristia in mano. Chi รจ favorevole, dice che Gesรน nel Cenacolo diede la prima Eucaristia nelle mani degli Apostoli. E inoltre che nei primi tempi della Chiesa non vi sarebbe stata l’usanza di ricevere l’Eucaristia direttamente in bocca.
Prima di tutto facciamo parlare Papa Giovanni Paolo II che nell’Ecclesia de Eucharistia scrive al n.61:
“Dobbiamo badare con ogni premura a non attenuare alcuna dimensione o esigenza dell’Eucaristia. Cosรฌ ci dimostriamo veramente consapevoli della grandezza di questo dono. (…) Non c’รจ pericolo di esagerare nella cura di questo Mistero!”
2. Fatta questa autorevole premessa, veniamo al dunque. A proposito del fatto che Gesรน nell’Ultima Cena non diede agli Apostoli l’Eucaristia direttamente in bocca, ma in mano, va detto che ciรฒ non รจ affatto scontato. Anzi, รจ possibile supporre che Gesรน abbia dato il pane direttamente in bocca a ciascun apostolo.
In Medio Oriente, al tempo di Gesรน vi era un’usanza che perdura tuttora: il capofamiglia nutre i suoi ospiti con la propria mano, mettendo un pezzo simbolico di cibo nella bocca degli ospiti.
Ma, ammesso e non concesso che sia andata davvero cosรฌ, cioรจ che Gesรน abbia dato l’Eucaristia nelle mani degli apostoli, va fatta una precisazione importante: in quel momento gli Apostoli giร erano stati ordinati sacerdoti, addirittura sacerdoti in pienezza, quindi vescovi.
• Per quanto invece riguarda il secondo argomento e cioรจ che i primi cristiani ricevessero la Comunione in mano vanno fatte due premesse.
3.Prima premessa. Non รจ detto che ciรฒ che vi era nell’antichitร รจ sempre migliore di ciรฒ che si รจ approfondito e si รจ istituzionalizzato in seguito. Liturgicamente, come รจ sbagliato il progressismo, per cui ciรฒ che viene dopo sarebbe sempre migliore di ciรฒ che รจ venuto prima, รจ altrettanto sbagliato l’archeologismo, ovvero ciรฒ che รจ venuto prima sarebbe sempre migliore di ciรฒ che viene dopo.
4. Seconda premessa. Nei primi secoli del Cristianesimo si facevano forti penitenze per l’Eucaristia, per esempio ci si asteneva da qualsiasi cibo e bevanda dalla vigilia fino al momento della Comunione. Ora, se valesse il principio archeologista, bisognerebbe chiedere a tanti sostenitori della Comunione nella mano: perchรฉ non recuperare anche le rigide penitenze dei primi secoli? Se รจ giusto riprendere ciรฒ che vi era all’inizio, allora si riprendano anche le dure penitenze dell’inizio. E’ da prevedere che molti si tirerebbero indietro.
5.Veniamo ai fatti. Davvero nei primi tempi della Chiesa l’Eucaristia si riceveva sulla mano?
Certamente ci sono varie testimonianze che dicono questo. Ma รจ pur vero che ci sono anche testimonianze che attestano anche l’uso di dare la Comunione direttamente in bocca; e che che la forma di darla sulla mano fosse dovuta a retaggi legati ai tempi delle persecuzioni. Va detto, inoltre, che nell’antichitร era diffusa la distribuzione della Comunione usando pane fermentato e non azzimo, il che, ovviamente, non rendeva facile la perdita di frammenti.
Dicevamo, ci sono testimonianze certe che attestano come sin dall’inizio vi era anche la consuetudine di deporre le sacre Specie sulle labbra dei comunicandi e anche della proibizione ai laici di toccare l’Eucaristia con le mani.
• Solo in caso di necessitร e in tempo di persecuzione, assicura per esempio San Basilio, si poteva derogare da questa norma e quindi era concesso anche ai laici di comunicarsi con le proprie mani.
• Papa Sisto I fu papa dal 115 al 125. Questi proibรฌ ai laici di toccare i vasi sacri, per cui รจ ampiamente fondato supporre che vietasse agli stessi di toccare le Sacre Specie eucaristiche.
• Sant’Eutichiano, papa dal 275 al 283, affinchรฉ non toccassero l’Eucaristia con le mani, proibรฌ ai laici di portare le sacre Specie agli ammalati.
• Il Concilio di Saragozza, nel 380, emanรฒ la scomunica contro coloro che si fossero permessi di trattare la Santissima Eucaristia come in tempo di persecuzione, tempo nel quale – come abbiamo giร detto - anche i laici potevano trovarsi nella necessitร di toccarla con le proprie mani.
• Papa Sant’Innocenzo I, dal 404, impose il rito della Comunione solo sulla lingua. Sant’Innocenzo I (401-417), nel 416, nella Lettera a Decenzio, Vescovo di Gubbio, che gli chiedeva direttive riguardo alla liturgia romana che intendeva adottare, rispose affermando per tutti l’obbligo di rispettare al riguardo la Tradizione della Chiesa di Roma, perchรฉ essa discende dallo stesso Pietro, primo Papa (…..)
•San Gregorio Magno narra che sant’Agapito, papa dal 535 al 536, durante i pochi mesi del suo pontificato, recatosi a Costantinopoli, guarรฌ un sordomuto all’atto in cui “gli metteva in bocca il Corpo del Signore”, dunque l’Eucaristia si dava direttamente in bocca.
• Il Concilio di Rouen, verso il 650, proibรฌ al ministro dell’Eucaristia di deporre le sacre Specie sulla mano del comunicando laico: “(Il sacerdote) badi a comunicarli (i fedeli) di propria mano, non ponga l’Eucaristia in mano a nessun laico o donna, ma la deponga solo sulle labbra con queste parole…” ‘.
• Sulla medesima linea il Concilio Costantinopolitano III (680-681), sotto i pontefici Agatone e Leone II, vietรฒ ai fedeli di comunicarsi con le proprie mani e minacciรฒ la scomunica a chi avesse avuto la temerarietร di farlo.
• Il Sinodo di Cordoba dell’anno 839 condannรฒ la setta dei “casiani” a causa del loro rifiuto di ricevere la sacra Comunione direttamente in bocca.
• Quando san Tommaso d’Aquino espose nella Summa (III, 9, 82) i motivi che vietavano ai laici di toccare le sacre Specie, non parlรฒ di un rito di recente invenzione, bensรฌ di consuetudine liturgica antica come la Chiesa.
Infine il gesto di prostrarsi e inginocchiarsi prima di ricevere il Corpo del Signore si osservava negli ambienti monastici giร a partire dal VI secolo (per esempio nei monasteri di san Colombano). Piรน tardi nei secoli X e XI questo gesto si diffuse ancora di piรน.
6.Ecco perchรฉ il Concilio di Trento (Decreto sull’Eucaristia, Sessione III) potรฉ affermare che non solo nella Chiesa di Dio fu una consuetudine costante che i laici ricevessero la Comunione dai sacerdoti, mentre i sacerdoti si comunicassero da sรฉ, ma anche che tale consuetudine รจ di origine apostolica:
“Nell’assunzione di questo Sacramento (l’Eucaristia) fu sempre costume nella Chiesa di Dio che i laici ricevessero la Comunione dai Sacerdoti e i Sacerdoti celebranti invece comunicassero se stessi, costume che con ogni ragione deve ritenersi come proveniente dalla Tradizione apostolica.”
7. Abbiamo iniziato con papa Giovanni Paolo II, concludiamo con lui. Sempre nella Ecclesia de Eucharistia, al n.49, scrive:
“Sull’onda dell’elevato senso del mistero si comprende come la fede della Chiesa nel mistero eucaristico si sia espressa nella storia non solo attraverso l’istanza di un interiore atteggiamento di devozione, ma anche attraverso una serie di espressioni esterne.”
8. Venendo a concludere, possiamo dire che, indipendentemente dal fatto che anche nell’antichitร ci potessero essere delle consuetudini di dare la Comunione sulla mano, con il consolidarsi della Tradizione questa usanza non solo sparรฌ ma venne anche condannata(.….)
Detto progresso liturgico rese universale:
- l’uso di inginocchiarsi in atto di adorazione, e quindi l’uso dell’inginocchiatoio
- l’uso di coprire la balaustra di candida tovaglia
- l’uso della patena, talora anche di una torcia accesa e
- la pratica di fare almeno un quarto d’ora di ringraziamento personale.
Professor Corrado Gnerre
Fonte (qui)
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20 Settembre 2025
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