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venerdรฌ, settembre 26, 2025

COME COMPORTARSI IN CHIESA DURANTE LA SANTA MESSA? Le esortazioni di padre Pio ad una sua figlia spirituale.


a cura di Veronica Cireneo 

Se ne vedono ormai di tutti i colori nelle chiese durante la celebrazione della Santa Messa: balli, canti a squarciagola e pagliacciate varie che trasformano in una burla, il momento piรน sublime della giornata: quando il Redentore scende dal Cielo per offrirsi al Padre per la nostra Salvezza. Ma quale sarebbe il comportamento giusto da tenere in Chiesa? Come Alleati redigemmo a suo tempo un  Vademecum: utile "galateo" da molti letto, applicato, stampato e diffuso ovunque possibile.  Ma oggi desideriamo approfondire l'argomento con le preziosissime indicazioni di San Pio da Pietralcina, interiori ed esteriori, tratte da una lettera del 25 luglio 1915, che il Santo scrisse ad una sua figlia spirituale. Buona lettura.

§§§

Dal Volume รŒII dell' Epistolario (1/1).

Scrive padre Pio ad Annita Rodote:

“Ti esorto nel Signore a praticare le seguenti cose per evitare irriverenze ed imperfezioni nella casa di Dio, la chiesa, che il Divin Maestro  suole chiamare Casa di Orazione:  

• Entra in chiesa in silenzio e con gran rispetto, tenendoti e reputandoti indegna di comparire davanti alla Maestร  del Signore. Tra le altre devote considerazioni, pensa che l'anima nostra รจ tempio di Dio, e come tale dobbiamo conservarla pura e monda davanti  a Dio ed agli angioli suoi. Copriamoci il volto di rossore per aver dato tante volte adito al demonio con le sue insidie e con le sue lusinghe, al mondo con i suoi fasti e alla carne, con il non aver saputo tener puro il nostro cuore e casto il nostro corpo, per aver dato, dico, adito ai nostri nemici di insinuarsi nei nostri cuori, profanando in tal guisa il tempio di Dio, quale noi diveniamo pel Santo Battesimo.  

Prendi poi l'acqua benedetta e fa bene e con lentezza il Segno della nostra redenzione.  

Appena sei in vista del Dio sacramentato, fa' devotamente la genuflessione

Trovato il  posto, inginocchiati e rendi a Gesรน sacramentato il tributo della tua preghiera e della tua  adorazione. Confida a Lui tutti i tuoi e gli altrui bisogni, parlagli con abbandono filiale, dร  sfogo libero al tuo cuore e lascia piena libertร  a Lui di operare in te, come meglio Gli piace.  

Assistendo alla Santa Messa e alle sacre funzioni, usa molta gravitร  nell'alzarti,  nell'inginocchiarti, nel metterti a sedere; e compi ogni atto religioso con la piรน grande  devozione. 

Sii modesta negli sguardi, non voltare la testa di qua e di lร  per vedere chi  entra e chi esce.

Non ridere per riverenza al luogo santo ed anche per riguardo a chi ti sta  vicino.

Studiati di non proferir parola con chi che sia, a meno che la caritร , ovvero una  stretta necessitร , non lo esiga.  

Se preghi in comune, pronunzia distintamente le parole della preghiera, fa' bene le pause e non affrettarti mai.  

• Comportati, insomma, in guisa che tutti gli astanti ne rimangano edificati e siano, per mezzo  tuo, spinti a glorificare e ad amare il Padre celeste.  

Nell'uscire di chiesa abbi un contegno raccolto e calmo. Saluta per primo Gesรน  Sacramentato. Domandagli perdono delle mancanze commesse alla sua Divina Presenza e non partirne da Lui se prima non Gli hai chiesto, e da Lui non ne hai ottenuta, la paterna  benedizione".

26 settembre 2025

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mercoledรฌ, settembre 24, 2025

NUOVA SCUOLA CATTOLICA A DIFESA DELLA FEDE E DELL' INNOCENZA DEI BIMBI. Priorato della FSSPX di Albano Laziale


a cura di Veronica Cireneo 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo la notizia di questo provvidenziale progetto nato dalla collaborazione di un insieme di famiglie italiane con la Fraternitร  Sacerdotale San Pio X (FSSPX). Per rispondere all'assoluta urgenza di salvaguardare la fede e l'innocenza delle nuove generazioni, cosรฌ a rischio di manipolazione ideologica, verrร  avviata una nuova scuola elementare presso il Priorato di Albano Laziale a partire dall'anno scolastico 2026/2027. A seguire: maggiori dettagli informativi e tutti i mezzi di contatto. Buona lettura e diffusione.

§§§

Albano Laziale. Priorato della FSSPX

 Il progetto di una scuola elementare cattolica

"Occorre ricostruire le cittadelle crollate, riedificare i bastioni della fede: anzitutto il santo Sacrificio della Messa di sempre, che fa i santi; poi le nostre famiglie numerose, le nostre scuole cattoliche…" M.Lefebvre

Le famiglie cristiane sono da sempre i pilastri di una societร  sana e di una Chiesa feconda. รˆ tra le mura domestiche che nascono le vocazioni, che si custodisce l’innocenza dei bambini e che si coltiva la santitร  necessaria all’opera divina.

Eppure, nel nostro tempo, queste famiglie cosรฌ indispensabili si trovano spesso isolate e scoraggiate. Molti genitori desiderano una vera educazione cattolica per i propri figli, ma il mondo sembra andare nella direzione opposta, offrendo scuole dove ideologie e modelli contrari al Vangelo prendono il posto della veritร  e della purezza.

รˆ da questo grido di urgenza che, ad Albano Laziale, un gruppo di famiglie unite ai sacerdoti della Fraternitร  San Pio X ha deciso di reagire, creando una rete cattolica viva, fatta di amicizia, mutuo aiuto e crescita spirituale. Una comunitร  che non รจ solo un rifugio, ma anche un punto di partenza per un’opera concreta: la fondazione di una scuola elementare cattolica.

Questa scuola nasce dal desiderio di offrire ai bambini un'istruzione corretta, un luogo sicuro, dove crescere nella Fede, nella conoscenza e nell’amore di Dio. Un’educazione che non si limita alle nozioni, ma che forma l’anima, dando radici profonde e solide per tutta la vita.

Le famiglie, consapevoli delle difficoltร  e dei sacrifici che un simile progetto comporta, si sono affidate alla protezione della Vergine di Pompei, patrona dell’iniziativa. Da mesi recitano insieme la novena, durante i loro incontri comunitari. E proprio mentre si elevavano queste preghiere, la Madonna ha mostrato la sua generositร : nuove famiglie si sono unite all’iniziativa e il numero dei bambini รจ raddoppiato. Un segno tangibile che il Cielo accompagna quest’opera.

Il primo anno scolastico รจ previsto per il 2026/2027, ma la costruzione della scuola รจ giร  iniziata: non con i mattoni, ma con la vita comunitaria che cresce giorno dopo giorno: attivitร  per bambini, vacanze condivise tra famiglie, corsi di formazione, momenti di preghiera collettivi, feste e convivialitร .  Tutto questo non serve solo ai singoli, ma diventa un seme vivo per la restaurazione della Chiesa e la ricostruzione della civiltร  cristiana.

Abbiamo realizzato un video per raccontare questa avventura di fede e di speranza. Guardalo ( qui ) e condividilo con altre famiglie che desiderano un futuro diverso per i loro figli.

Se sei interessato a partecipare, prenota un colloquio telefonando al numero 388 3682261 o scrivendo a primaria.spsp@sanpiox.it

Se vuoi sostenere il progetto, unisciti a noi con la preghiera e, se puoi, con una donazione. Ogni offerta, grande o piccola, รจ un mattone prezioso per costruire questa scuola cattolica e per custodire l’innocenza dei bambini. Puoi sostenere il progetto donando tramite PayPal oppure tramite bonifico, scrivendo a donazioni@fsspx.itTutte le donazioni beneficiano di agevolazioni fiscali. 

Se invece vuoi proporti come insegnante, invia il tuo curriculum a:  primaria.spsp@sanpiox.it

Le pre-iscrizioni sono aperte per l’anno scolastico 2026/2027. 

Fonte qui

24 settembre 2025

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TU PREGHI E LE GRAZIE PIOVONO! L'IMPORTANZA DELLA PREGHIERA NELLA VITA CONSACRATA: riflessioni di un seminarista (1'parte)


a cura di Veronica Cireneo 

Carissimi amici cattolici, offriamo alla vostra spirituale attenzione le riflessioni di un seminarista, che abbiamo l'onore di enumerare tra le fila degli Alleati e che avete giร  avuto modo di conoscere ed apprezzare ( qui  e qui ).

In questo brano ci parla dell'importanza della preghiera nella vita sacerdotale. Lo ringraziamo. Voglia Dio creare sacerdoti secondo il Suo Cuore e confermarli nella custodia della vera fede cattolica, che riparino ai pericolosi guasti prodotti  da generazioni di lupi e tenebrosi voltagabbana, troppo spesso vestiti anche da preti. Buona lettura e meditazione ( parte I ).

§§§

Sperando che quando scrivo la mia penna sia sempre ispirata dal Signore e che le mie affermazioni rimangano nei limiti dell' ortodossia, trovo conveniente preparare il terreno con la preghiera e l' adorazione, in modo che le parole abbiano "l' unzione del Signore".

Non solo in questo caso, ma in ogni attivitร  della vita e della giornata, se nutriamo di preghiera l’ anima, tutto viene e risulta piรน facile, quasi da non doverci sforzare affatto. E accade tutto in modo molto naturale...

Il Signore usa sempre le nostre capacitร , suoi doni, le conoscenze e le esperienze personali, ma se le condiamo con la preghiera, Egli le riveste della Sua Potenza.

"Cercate prima il Regno dei cieli.." dice il Signore. Sia questa allora la nostra preoccupazione, prima di compiere qualsiasi cosa.

Chi attinge ai principi cardine di una buona e sana vita spirituale, tutto il suo essere, l' intelletto,  la volontร , la memoria, ed il corpo stesso, trovano giovamento dalle cose di Dio e dalle pratiche di devozione.

L' importanza fondamentale della preghiera per un sacerdote e non solo, รจ come un tesoro nascosto al mondo per cui vale la pena, una volta scoperta questa perla preziosa, vendere tutto e comprare il campo dove essa si trova.

Ma spesso molti sacerdoti e consacrati si affannano dietro la guida di infiniti gruppi parrocchiali: a fare apostolato su apostolato, alzandosi magari da una sedia all' altra, senza avere o trovare mai il tempo raccogliersi in preghiera, fino al punto che paradossalmente non trovano piรน gusto nell' adempiere il loro ministero ormai tutto intriso di attivismo, “ma vuoto di spirito” .  Dimenticano anche di trovarsi nella Vigna del Signore e che il Signore ne รจ il proprietario. A causa di questa trascuratezza spirituale le anime vengono private dell’ alimento spirituale di cui i consacrati sono mediatori presso Dio.

Ed e cosรฌ che assistiamo magari a prediche piene di parole, ma vuote di contenuti che non saziano lo spirito, anzi magari ci portano a distrazioni ed a viaggiare con la mente al di fuori dei confini delle mura della Chiesa in cui ci troviamo in quel momento.

I rimedi a questa inconsistenza delle prediche, i sacerdoti dovrebbero cercarli prima di tutto in una intensa unione con Dio, mediante la preghiera e la meditazione; nella mortificazione e nello studio, soprattutto della vita dei Santi dove troverebbero un modello da seguire che magari non trovano nei confratelli o nell' ambiente dove vivono o operano. Ricordo che il sacerdote รจ costituito principalmente per intercedere per il popolo, presso Dio.

Queste riflessioni che di seguito specifico meglio, valgono non solo per i sacerdoti, bensรฌ anche per i laici e per qualsiasi cristiano che voglia agire secondo il Cuore di Cristo. Ovviamente secondo le personali possibilitร  e senza venire meno ai propri doveri di stato.

Per sintetizzare riassumo l'essenziale in 4 brevi punti.

Il sacerdote deve avere cura per la sua vita spirituale : 

- dello studio/formazione cristiana permanente

- di compiere sacrifici/rinunce/mortificazioni 

- di una intensa devozione alla Madonna

- dell' Adorazione eucaristica/ visite al Tabernacolo

Per obbligo morale dello studio, si intende normalmente la Sacra Scrittura, il Catechismo,  la vita dei santi, affinchรฉ anche l' intelletto abbia “il suo pane” che lo nutra e  sul quale riflettere e sul quale la Grazia possa agire;

Le rinunce e i sacrifici dispongono  l' anima a non disperdere la Grazia che il Signore ci comunica. Questo permette di incanalare ogni nostra energia nelle cose di Dio ed a ricevere con piรน abbondanza ciรฒ che il Signore vuole comunicarci, anche per comunicarlo noi agli altri.

Questi appena citati, anche se di secondaria importanza, sono mezzi indispensabili per raggiungere la santitร , insieme alla devozione alla Madonna e all' adorazione Eucaristica che sono invece primari.

Lo studio ad un certo livello puรฒ non esser per tutti. Alcuni non hanno nemmeno molto tempo a disposizione per sedersi e leggere.  Ma se c'รจ la Fede si puรฒ essere anche degli ignoranti dal punto di vista umano, come lo furono i giganti Santa Caterina, il Curato di Ars ecc.

Il Signore infatti quando si comunica non guarda tanto all' erudizione, quanto alla pratica delle virtรน eroiche e riempie di vera Scienza Divina i Suoi servi fedeli. Riempie con i Doni dello Spirito Santo chi cerca la santitร  con una certa aviditร  e violenza contro il proprio ego, contro le proprie disordinate inclinazioni. Dice infatti il Signore: "Il Regno dei Cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono". 

• Tra tutto la preghiera รจ la piรน fondamentale. Copre un compito tale che non si puรฒ e non si riesce a cominciare un cammino “se non si rivolgono le antenne verso la alto” .  รˆ impossibile infatti fare atti meritori se non si รจ sostenuti dalla grazia divina. 

In nessun modo potrร  vincere la battaglia contro il nemico infernale il soldato che non abbia la forza di indossare ed impugnare le armi di cui dispone: ossia i sacramenti, la Sacra Scrittura, le rinunce e sacrifici e se prima non si sia abbeverato alla fonte “di acqua viva” della preghiera e al "pane"  dell' orazione. Infatti.. 

...tu preghi e le grazie piovono!

Un seminarista  (fine prima parte. Continua...)

24 settembre 2025

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lunedรฌ, settembre 22, 2025

COMUNIONE SULLA MAN0? COLPA DELLA VILTA' DEI PRETI. Monsignor Ics







a cura di Veronica Cireneo 


L'articolo riguardante la distribuzione della  Comunione nella storia della Chiesa a firma del professore Gnerre, rilanciato da Stilum Curiae, รจ stato raggiunto dalla replica di Monsignor Ics, che finalmente formula una netta accusa nei confronti di un clero, etichettato per l'occasione come principale responsabile della sciatteria sacrilega con cui si รจ giunti a trattare l'Eucarestia. Lungi dal contraddirlo, Lo ringraziamo di cuore, anche a nome di quei prelati che non trovano in loro stessi il coraggio dell'ammissione di colpa e della conversione. Taluni cosรฌ mediocri nella preparazione, vagano anche un po' troppo disadattati sulla via della fede, che se non ci fosse da piangere sarebbero pure divertenti. Tant'รจ. Buona lettura, possibilmente...

***

Marco Tosatti. Carissimi StilumCuriali, mons. Ics ha letto l’articolo degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo sulla comunione, pubblicato questa mattina, e ci ha inviato a tamburo battente questo commento. Buona lettura e diffusione.

§§§


La risposta di Monsignor Ics 

a Corrado Gnerre.

Carissimo Gnerre, grazie per aver ricordato quanto lei ha scritto sulla essenzialitร  di dare e ricevere la Eucarestia in bocca e mai sulle mani. Piuttosto ci si mortifichi e si faccia una Comunione Spirituale. 

Anch'io dissento totalmente dalla sentenza, frequente in taluni movimenti o prelature, che se il sacerdote rifiuta di darLa in bocca, si prenda in mano piuttosto che fare a meno della Santa Eucarestia. Ma non commento oltre, questo punto.

Va detto che il Vescovo argentino Monsignor Laise aveva preparato, a suo tempo, un documento di Magistero per conto di Benedetto XVI sul divieto/scoraggiamento della Comunione in mano. Papa Benedetto non ebbe il tempo per un Motu Proprio in proposito, ma su questo Laise pubblicรฒ un libro.

• Ciรฒ che vorrei dire, caro Gnerre, รจ che siamo noi sacerdoti che abbiamo nel tempo permesso questo sacrilegio. Come? Non abbiamo insegnato che cosa รจ la Sacra Eucarestia.

• Molto tempo fa la pratica della Comunione frequente non era praticata, proprio per rafforzarne l’ esigenza di preparazione alla Stessa.

• San Giovanni d’Avila insegnava la preparazione a ricevere Cristo, nella propria casa, sotto il proprio tetto e NON a partecipare “alla Tua mensa”. Ma quale mensa!?

Siamo stati noi sacerdoti a perdere il coraggio di continuare ad insegnare Chi รˆ:  “il Pio Pellicano di cui una sola stilla di Sangue puรฒ salvare tutto il mondo…”, e il coraggio di continuare ad insegnare di non adattarsi a disposizioni inaccettabili.

E dovremmo sapere il motivo per cui ciรฒ รจ accaduto. รˆ accaduto per la cattiva  interpretazione che confonde prudenza con viltร . Sappiamo almeno riconoscerlo. Grazie

Monsignor Ics

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23 settembre 2025.

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venerdรฌ, settembre 19, 2025

COMUNIONE IN B0CCA O SULLA MAN0? Un po' di storia. Corrado Gnerre



a cura di Veronica Cireneo 

I nostri ringraziamenti al professore Gnerre per questo sintetico e molto esaustivo studio sulla virtuosa pratica della Comunione in bocca e sul piรน diffuso sacrilego uso attuale della Comunione sulla mano. Studio nel quale si riconosce che la Comunione in mano fu praticata nei primissimi tempi del cristianesimo a causa dalle persecuzioni, ma anche che fu subito dopo abbandonata e condannata, anche con la scomunica. Ai giorni nostri invece si ritiene la Comunione sulla mano, con le sue infinite e creative varianti, quasi una virtรน, anzichรฉ quello che รจ sempre stata considerata: un sacrilegio. Buona lettura.

§§§

A proposito di  Comunione sulla mano. Come impostare la questione?

1.Ormai รจ frequentissimo vedere fedeli che vanno a comunicarsi prendendo l’Eucaristia in mano. Chi รจ favorevole, dice che Gesรน nel Cenacolo diede la prima Eucaristia nelle mani degli Apostoli. E inoltre che nei primi tempi della Chiesa non vi sarebbe stata l’usanza di ricevere l’Eucaristia direttamente in bocca.

Prima di tutto facciamo parlare Papa Giovanni Paolo II che nell’Ecclesia de Eucharistia scrive al n.61:

Dobbiamo badare con ogni premura a non attenuare alcuna dimensione o esigenza dell’Eucaristia. Cosรฌ ci dimostriamo veramente consapevoli della grandezza di questo dono. (…) Non c’รจ pericolo di esagerare nella cura di questo Mistero!

2. Fatta questa autorevole premessa, veniamo al dunque. A proposito del fatto che Gesรน nell’Ultima Cena non diede agli Apostoli l’Eucaristia direttamente in bocca, ma in mano, va detto che ciรฒ non รจ affatto scontato. Anzi, รจ possibile supporre che Gesรน abbia dato il pane direttamente in bocca a ciascun apostolo.

In Medio Oriente, al tempo di Gesรน vi era un’usanza che perdura tuttora: il capofamiglia nutre i suoi ospiti con la propria mano, mettendo un pezzo simbolico di cibo nella bocca degli ospiti

Ma, ammesso e non concesso che sia andata davvero cosรฌ, cioรจ che Gesรน abbia dato l’Eucaristia nelle mani degli apostoli, va fatta una precisazione importante: in quel momento gli Apostoli giร  erano stati ordinati sacerdoti, addirittura sacerdoti in pienezza, quindi vescovi. 

• Per quanto invece riguarda il secondo argomento e cioรจ che i primi cristiani ricevessero la Comunione in mano vanno fatte due premesse.

3.Prima premessa. Non รจ detto che ciรฒ che vi era nell’antichitร  รจ sempre migliore di ciรฒ che si รจ approfondito e si รจ istituzionalizzato in seguito. Liturgicamente, come รจ sbagliato il progressismo, per cui ciรฒ che viene dopo sarebbe sempre migliore di ciรฒ che รจ venuto prima, รจ altrettanto sbagliato l’archeologismo, ovvero ciรฒ che รจ venuto prima sarebbe sempre migliore di ciรฒ che viene dopo.

4. Seconda premessa. Nei primi secoli del Cristianesimo si facevano forti penitenze per l’Eucaristia, per esempio ci si asteneva da qualsiasi cibo e bevanda dalla vigilia fino al momento della Comunione. Ora, se valesse il principio archeologista, bisognerebbe chiedere a tanti sostenitori della Comunione nella mano: perchรฉ non recuperare anche le rigide penitenze dei primi secoli? Se รจ giusto riprendere ciรฒ che vi era all’inizio, allora si riprendano anche le dure penitenze dell’inizio. E’ da prevedere che molti si tirerebbero indietro.

5.Veniamo ai fatti. Davvero nei primi tempi della Chiesa l’Eucaristia si riceveva sulla mano? 

Certamente ci sono varie testimonianze che dicono questo. Ma รจ pur vero che ci sono anche testimonianze che attestano anche l’uso di dare la Comunione direttamente in bocca; e che che la forma di darla sulla mano fosse dovuta a retaggi legati ai tempi delle persecuzioni. Va detto, inoltre, che nell’antichitร  era diffusa la distribuzione della Comunione usando pane fermentato e non azzimo, il che, ovviamente, non rendeva facile la perdita di frammenti. 

Dicevamo, ci sono testimonianze certe che attestano come sin dall’inizio vi era anche la consuetudine di deporre le sacre Specie sulle labbra dei comunicandi e anche della proibizione ai laici di toccare l’Eucaristia con le mani. 

• Solo in caso di necessitร  e in tempo di persecuzione, assicura per esempio San Basilio, si poteva derogare da questa norma e quindi era concesso anche ai laici di comunicarsi con le proprie mani. 

• Papa Sisto I fu papa dal 115 al 125. Questi proibรฌ ai laici di toccare i vasi sacri, per cui รจ ampiamente fondato supporre che vietasse agli stessi di toccare le Sacre Specie eucaristiche. 

• Sant’Eutichiano, papa dal 275 al 283, affinchรฉ non toccassero l’Eucaristia con le mani, proibรฌ ai laici di portare le sacre Specie agli ammalati. 

• Il Concilio di Saragozza, nel 380, emanรฒ la scomunica contro coloro che si fossero permessi di trattare la Santissima Eucaristia come in tempo di persecuzione, tempo nel quale – come abbiamo giร  detto - anche i laici potevano trovarsi nella necessitร  di toccarla con le proprie mani.

• Papa Sant’Innocenzo I, dal 404, impose il rito della Comunione solo sulla lingua. Sant’Innocenzo I (401-417), nel 416, nella Lettera a Decenzio, Vescovo di Gubbio, che gli chiedeva direttive riguardo alla liturgia romana che intendeva adottare, rispose affermando per tutti l’obbligo di rispettare al riguardo la Tradizione della Chiesa di Roma, perchรฉ essa discende dallo stesso Pietro, primo Papa (…..)

•San Gregorio Magno narra che sant’Agapito, papa dal 535 al 536, durante i pochi mesi del suo pontificato, recatosi a Costantinopoli, guarรฌ un sordomuto all’atto in cui “gli metteva in bocca il Corpo del Signore”, dunque l’Eucaristia si dava direttamente in bocca. 

Il Concilio di Rouen, verso il 650, proibรฌ al ministro dell’Eucaristia di deporre le sacre Specie sulla mano del comunicando laico: “(Il sacerdote) badi a comunicarli (i fedeli) di propria mano, non ponga l’Eucaristia in mano a nessun laico o donna, ma la deponga solo sulle labbra con queste parole…” ‘. 

Sulla medesima linea il Concilio Costantinopolitano III (680-681), sotto i pontefici Agatone e Leone II, vietรฒ ai fedeli di comunicarsi con le proprie mani e minacciรฒ la scomunica a chi avesse avuto la temerarietร  di farlo. 

Il Sinodo di Cordoba dell’anno 839 condannรฒ la setta dei “casiani” a causa del loro rifiuto di ricevere la sacra Comunione direttamente in bocca. 

• Quando san Tommaso d’Aquino espose nella Summa (III, 9, 82) i motivi che vietavano ai laici di toccare le sacre Specie, non parlรฒ di un rito di recente invenzione, bensรฌ di consuetudine liturgica antica come la Chiesa.

Infine il gesto di prostrarsi e inginocchiarsi prima di ricevere il Corpo del Signore si osservava negli ambienti monastici giร  a partire dal VI secolo (per esempio nei monasteri di san Colombano). Piรน tardi nei secoli X e XI questo gesto si diffuse ancora di piรน.

6.Ecco perchรฉ il Concilio di Trento (Decreto sull’Eucaristia, Sessione III) potรฉ affermare che non solo nella Chiesa di Dio fu una consuetudine costante che i laici ricevessero la Comunione dai sacerdoti, mentre i sacerdoti si comunicassero da sรฉ, ma anche che tale consuetudine รจ di origine apostolica: 

Nell’assunzione di questo Sacramento (l’Eucaristia) fu sempre costume nella Chiesa di Dio che i laici ricevessero la Comunione dai Sacerdoti e i Sacerdoti celebranti invece comunicassero se stessi, costume che con ogni ragione deve ritenersi come proveniente dalla Tradizione apostolica.”

7. Abbiamo iniziato con papa Giovanni Paolo II, concludiamo con lui. Sempre nella Ecclesia de Eucharistia, al n.49, scrive: 

“Sull’onda dell’elevato senso del mistero si comprende come la fede della Chiesa nel mistero eucaristico si sia espressa nella storia non solo attraverso l’istanza di un interiore atteggiamento di devozione, ma anche attraverso una serie di espressioni esterne.”

8. Venendo a concludere, possiamo dire che, indipendentemente dal fatto che anche nell’antichitร  ci potessero essere delle consuetudini di dare la Comunione sulla mano, con il consolidarsi della Tradizione questa usanza non solo sparรฌ ma venne anche condannata(.….)

Detto progresso liturgico rese universale: 

- l’uso di inginocchiarsi in atto di adorazione, e quindi l’uso dell’inginocchiatoio

- l’uso di coprire la balaustra di candida tovaglia

- l’uso della patena, talora anche di una torcia accesa e 

- la pratica di fare almeno un quarto d’ora di ringraziamento personale.

Professor Corrado Gnerre

Fonte (qui)

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20 Settembre 2025

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mercoledรฌ, settembre 17, 2025

BALLI IN CHIESA? L'ABOMINIO รˆ SERVITO. Fulvio Festosi.


a cura di Veronica Cireneo 

Considerando quanto accaduto in san Pietro il 6 settembre dove รจ stato permesso che una sfilata omoeretica oltrepassasse la Porta Santa della Basilica, sovvertendo scandalosamente la morale, si fa fatica a definire come immodesti balletti sfrenati e canti a squarciagola,  che alcuni si divertono ad esibire in chiesa. Al confronto sembrerebbero atti da educande, ma e piรน possibile che corrispondano ad un ulteriore maldestro tentativo di normalizzare il delirio che, di pari passo con il dilagare del peccato, si fa sempre piรน incontenibile e irrefrenabile. Ma non vi รจ  nessuna sapienza nella follia, neanche fosse Erasmo da Rotterdam ad elogiarla.  Con Fulvio Festosi, che ringraziamo di cuore, proviamo quindi  a riportare un po' di ordine e decoro mentale, morale e liturgico, ricordando che, al di sopra dello sconcerto generale, salvezza o dannazione sono e resteranno fatti individuali, e mai premi di maggioranza! Coltiviamo la nostra Fede!  Buona lettura 

 §§§

๐—”๐—ก๐—–๐—›๐—˜ ๐——๐—”๐—ฉ๐—œ๐——๐—˜ ๐——๐—”๐—ก๐—ญ๐—”๐—ฉ๐—”,  ๐— ๐—” ๐—ก๐—ข๐—ก ๐—Ÿ๐—ข      ๐—™๐—”๐—–๐—˜๐—ฉ๐—” DAVANTI AL ๐—ฆ๐—”๐—ก๐—ง๐—ข ๐——๐—˜๐—œ ๐—ฆ๐—”๐—ก๐—ง๐—œ!

Molti oggi sostengono che non ci sia nulla di male nel trasformare la chiesa in un luogo di balli e canti disordinati, persino davanti al Tabernacolo, perchรฉ sarebbe “gioia cristiana”.

Ma la realtร  รจ ben diversa: ๐™ก๐™– ๐™œ๐™ž๐™ค๐™ž๐™– ๐™˜๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™–๐™ฃ๐™– รจ ๐™–๐™ช๐™ฉ๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ž๐™˜๐™– ๐™จ๐™ค๐™ก๐™ค ๐™ฆ๐™ช๐™–๐™ฃ๐™™๐™ค ๐™ฃ๐™–๐™จ๐™˜๐™š ๐™™๐™–๐™ก๐™ก๐™– ๐™›๐™š๐™™๐™š, ๐™™๐™–๐™ก๐™ก๐™– caritร    ๐™š ๐™™๐™–๐™ก๐™ก’๐™–๐™™๐™ค๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š, ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™™๐™–๐™ก ๐™ก๐™–๐™จ๐™˜๐™ž๐™–๐™ง๐™จ๐™ž ๐™–๐™ฃ๐™™๐™–๐™ง๐™š ๐™– ๐™˜๐™ค๐™ข๐™ฅ๐™ค๐™ง๐™ฉ๐™–๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ž ๐™ข๐™ค๐™ฃ๐™™๐™–๐™ฃ๐™ž ๐™˜๐™๐™š ๐™ข๐™–๐™ฃ๐™˜๐™–๐™ฃ๐™ค ๐™™๐™ž ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฅ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ค ๐™ซ๐™š๐™ง๐™จ๐™ค ๐™ก๐™– santitร   ๐™™๐™š๐™ก ๐™ก๐™ช๐™ค๐™œ๐™ค ๐™š ๐™ก๐™– ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™จ๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™– ๐™ง๐™š๐™–๐™ก๐™š ๐™™๐™ž  Nostro Signore Gesรน Cristo.

๐Ÿญ. ๐—Ÿ๐—ฎ ๐—–๐—ต๐—ถ๐—ฒ๐˜€๐—ฎ รจ ๐—น๐—ฎ ๐—–๐—ฎ๐˜€๐—ฎ ๐—ฑ๐—ถ ๐——๐—ถ๐—ผ

La Sacra Scrittura ci ammonisce: «Il Signore รจ nel suo santo tempio: taccia davanti a lui tutta la terra!» (Ab 2,20).

Gesรน stesso, entrando nel Tempio, scacciรฒ i mercanti dicendo: «Non fate della casa del Padre mio un mercato!» (Gv 2,16).

๐™Œ๐™ช๐™š๐™จ๐™ฉ๐™ค ๐™˜๐™ž ๐™ž๐™ฃ๐™จ๐™š๐™œ๐™ฃ๐™– ๐™˜๐™๐™š ๐™ค๐™œ๐™ฃ๐™ž ๐™˜๐™๐™ž๐™š๐™จ๐™–, ๐™ž๐™ฃ ๐™˜๐™ช๐™ž ๐™–๐™—๐™ž๐™ฉ๐™– ๐™ง๐™š๐™–๐™ก๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™š ๐˜พ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค ๐™€๐™ช๐™˜๐™–๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™–, รจ ๐™ช๐™ฃ ๐™ก๐™ช๐™ค๐™œ๐™ค ๐™™๐™ž ๐™จ๐™ž๐™ก๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™ž๐™ค, ๐™ง๐™–๐™˜๐™˜๐™ค๐™œ๐™ก๐™ž๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ค ๐™š ๐™–๐™™๐™ค๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š, ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™™๐™ž ๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™›๐™ช๐™จ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š o di ๐™จ๐™ฅ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™–๐™˜๐™ค๐™ก๐™ค.

๐Ÿฎ. ๐—Ÿ๐—ฎ ๐—ฃ๐—ฟ๐—ฒ๐˜€๐—ฒ๐—ป๐˜‡๐—ฎ ๐—ฅ๐—ฒ๐—ฎ๐—น๐—ฒ ๐—ป๐—ฒ๐—น ๐—ง๐—ฎ๐—ฏ๐—ฒ๐—ฟ๐—ป๐—ฎ๐—ฐ๐—ผ๐—น๐—ผ

Il Catechismo della Chiesa Cattolica ricorda con forza:

«๐™‡๐™– ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™จ๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™– ๐™š๐™ช๐™˜๐™–๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™˜๐™– ๐™™๐™ž ๐˜พ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค ๐™˜๐™ค๐™ข๐™ž๐™ฃ๐™˜๐™ž๐™– ๐™–๐™ก ๐™ข๐™ค๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ค ๐™™๐™š๐™ก๐™ก๐™– ๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™จ๐™–๐™˜๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™š ๐™™๐™ช๐™ง๐™– finchรฉ   ๐™จ๐™ช๐™จ๐™จ๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค๐™ฃ๐™ค ๐™ก๐™š ๐™จ๐™ฅ๐™š๐™˜๐™ž๐™š ๐™š๐™ช๐™˜๐™–๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™˜๐™๐™š. ๐˜พ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค รจ ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™จ๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™š ๐™ฉ๐™ช๐™ฉ๐™ฉ๐™ค ๐™ž๐™ฃ๐™ฉ๐™š๐™ง๐™ค ๐™ž๐™ฃ ๐™˜๐™ž๐™–๐™จ๐™˜๐™ช๐™ฃ๐™– ๐™™๐™š๐™ก๐™ก๐™š ๐™จ๐™ฅ๐™š๐™˜๐™ž๐™š» (๐˜พ๐˜พ๐˜พ 1377).

«Il tabernacolo deve essere collocato in un luogo particolarmente degno della chiesa (…) per manifestare la veritร  della presenza reale di Cristo» (CCC 1379).

๐˜ผ๐™ฃ๐™˜๐™๐™š ๐™›๐™ช๐™ค๐™ง๐™ž ๐™™๐™–๐™ก๐™ก๐™– ๐™ˆ๐™š๐™จ๐™จ๐™–, ๐™ก๐™– ๐™˜๐™๐™ž๐™š๐™จ๐™– ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™จ๐™ข๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™š ๐™™๐™ž ๐™š๐™จ๐™จ๐™š๐™ง๐™š ๐™ž๐™ก ๐™ก๐™ช๐™ค๐™œ๐™ค ๐™จ๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ค ๐™™๐™ค๐™ซ๐™š Gesรน ๐™ซ๐™ž๐™ซ๐™š ๐™š ๐™–๐™ฉ๐™ฉ๐™š๐™ฃ๐™™๐™š ๐™ก’๐™–๐™™๐™ค๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š ๐™™๐™š๐™ž ๐™›๐™š๐™™๐™š๐™ก๐™ž.

๐Ÿฏ. ๐—Ÿ’๐—ถ๐—ป๐˜€๐—ฒ๐—ด๐—ป๐—ฎ๐—บ๐—ฒ๐—ป๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น ๐— ๐—ฎ๐—ด๐—ถ๐˜€๐˜๐—ฒ๐—ฟ๐—ผ

San Giovanni Paolo II scrive in Ecclesia de Eucharistia (2003):

«La ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™จ๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™– ๐™™๐™ž ๐˜พ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค sotto le specie consacrate ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™˜๐™š๐™จ๐™จ๐™– ๐™™๐™ค๐™ฅ๐™ค ๐™ก๐™– ๐™˜๐™š๐™ก๐™š๐™—๐™ง๐™–๐™ฏ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š. (…) La chiesa cattolica ha sempre tributato al Sacramento dell’Eucaristia un culto di adorazione».

La Congregazione per il Culto Divino, nel documento Redemptionis Sacramentum (2004), precisa:

«๐™‰๐™š๐™ก๐™ก๐™š ๐™˜๐™๐™ž๐™š๐™จ๐™š ๐™จ๐™ž ๐™™๐™š๐™ซ๐™š ๐™˜๐™ค๐™ก๐™ฉ๐™ž๐™ซ๐™–๐™ง๐™š ๐™ž๐™ก ๐™จ๐™ž๐™ก๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™ž๐™ค, specialmente prima e dopo le celebrazioni liturgiche, per favorire la preghiera dinanzi al Santissimo Sacramento» (n. 130).

๐˜ฝ๐™–๐™ก๐™ก๐™ž, ๐™œ๐™ง๐™ž๐™™๐™– ๐™š ๐™–๐™ฉ๐™ฉ๐™š๐™œ๐™œ๐™ž๐™–๐™ข๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ž “๐™™๐™– ๐™ค๐™จ๐™จ๐™š๐™จ๐™จ๐™ž” ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™๐™–๐™ฃ๐™ฃ๐™ค ๐™ฃ๐™ช๐™ก๐™ก๐™– ๐™– ๐™˜๐™๐™š ๐™›๐™–๐™ง๐™š ๐™˜๐™ค๐™ฃ ๐™ž๐™ก ๐™˜๐™ช๐™ก๐™ฉ๐™ค ๐™š๐™ช๐™˜๐™–๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™˜๐™ค, ๐™–๐™ฃ๐™ฏ๐™ž, ๐™ก๐™ค ๐™ค๐™›๐™›๐™š๐™ฃ๐™™๐™ค๐™ฃ๐™ค.

๐Ÿฐ. ๐—œ๐—น ๐˜ƒ๐—ฒ๐—ฟ๐—ผ ๐˜€๐—ถ๐—ด๐—ป๐—ถ๐—ณ๐—ถ๐—ฐ๐—ฎ๐˜๐—ผ ๐—ฑ๐—ฒ๐—น๐—น๐—ฎ ๐—ด๐—ถ๐—ผ๐—ถ๐—ฎ ๐—ฐ๐—ฟ๐—ถ๐˜€๐˜๐—ถ๐—ฎ๐—ป๐—ฎ

รˆ vero: la Bibbia conosce anche la danza come espressione di lode (cf. Sal 150,4; 2 Sam 6,14). Ma si tratta di ๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™ฉ๐™š๐™จ๐™ฉ๐™ž ๐™ฅ๐™ค๐™ฅ๐™ค๐™ก๐™–๐™ง๐™ž, processionali, che ๐™ข๐™–๐™ž avvengono ๐™ฃ๐™š๐™ก ๐™˜๐™ช๐™ค๐™ง๐™š ๐™™๐™š๐™ก ๐™๐™š๐™ข๐™ฅ๐™ž๐™ค, ๐™™๐™–๐™ซ๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž ๐™–๐™ก ๐™Ž๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ค ๐™™๐™š๐™ž ๐™Ž๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž.

San Paolo ammonisce: «๐™๐™ช๐™ฉ๐™ฉ๐™ค ๐™จ๐™ž ๐™›๐™–๐™˜๐™˜๐™ž๐™– ๐™˜๐™ค๐™ฃ ๐™™๐™š๐™˜๐™ค๐™ง๐™ค ๐™š ๐™˜๐™ค๐™ฃ ๐™ค๐™ง๐™™๐™ž๐™ฃ๐™š» (1Cor 14,40).

๐™‡๐™– ๐™œ๐™ž๐™ค๐™ž๐™– ๐™˜๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ž๐™–๐™ฃ๐™– ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™จ๐™ž ๐™ข๐™–๐™ฃ๐™ž๐™›๐™š๐™จ๐™ฉ๐™– ๐™˜๐™ค๐™ฃ ๐™œ๐™š๐™จ๐™ฉ๐™ž ๐™จ๐™˜๐™ค๐™ข๐™ฅ๐™ค๐™จ๐™ฉ๐™ž ๐™™๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ง๐™ค ๐™ž๐™ก ๐™Ž๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ช๐™–๐™ง๐™ž๐™ค, ma con il canto ordinato, la preghiera comunitaria, il silenzio adorante e la caritร  fraterna.

๐—œ๐—ป ๐—ฐ๐—ผ๐—ป๐—ฐ๐—น๐˜‚๐˜€๐—ถ๐—ผ๐—ป๐—ฒ:

Il fedele che entra in una chiesa deve ricordare che lรฌ dimora il Dio Vivente. Ballare, urlare o trasformare la Casa di Dio in un luogo di festa mondana significa dimenticare che davanti a noi c’รจ Gesรน Eucaristia, realmente Presente, in Corpo, Sangue, Anima e Divinitร .

๐™„๐™ก ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฅ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™ค, ๐™ž๐™ก ๐™จ๐™ž๐™ก๐™š๐™ฃ๐™ฏ๐™ž๐™ค, ๐™ก๐™– ๐™จ๐™ค๐™—๐™ง๐™ž๐™š๐™ฉa' ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™จ๐™ค๐™ฃ๐™ค ๐™ฉ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™š๐™ฏ๐™ฏ๐™–, ๐™ข๐™– ๐™ž๐™ก ๐™ก๐™ž๐™ฃ๐™œ๐™ช๐™–๐™œ๐™œ๐™ž๐™ค ๐™™๐™š๐™ก๐™ก’๐™–๐™ข๐™ค๐™ง๐™š ๐™˜๐™๐™š ๐™–๐™™๐™ค๐™ง๐™– (...)

 


๐—” ๐—–๐—›๐—œ VORRร€ ๐—ข๐—•๐—œ๐—˜๐—ง๐—ง๐—”๐—ฅ๐—˜...

A chi dirร : “Ma questa รจ gioia cristiana!” rispondo che la gioia cristiana non รจ confusione, nรฉ esaltazione di sรฉ, ma nasce dall’adorazione e dal rispetto verso Dio. ๐™‡๐™– ๐™ซ๐™š๐™ง๐™– ๐™œ๐™ž๐™ค๐™ž๐™– ๐™จ๐™ž ๐™ง๐™ž๐™˜๐™ค๐™ฃ๐™ค๐™จ๐™˜๐™š ๐™ฅ๐™š๐™ง๐™˜๐™รจ ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™™๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ช๐™ง๐™—๐™– ๐™ก๐™– ๐™ฅ๐™ง๐™š๐™œ๐™๐™ž๐™š๐™ง๐™–, ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™ฅ๐™ง๐™ค๐™›๐™–๐™ฃ๐™– ๐™ž๐™ก ๐™จ๐™–๐™˜๐™ง๐™ค, ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™ข๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™š ๐™ก’๐™ช๐™ค๐™ข๐™ค ๐™–๐™ก ๐™˜๐™š๐™ฃ๐™ฉ๐™ง๐™ค,  ๐™ข๐™– Gesรน ๐˜พ๐™ง๐™ž๐™จ๐™ฉ๐™ค.

A chi dirร : “Voi siete tristi!” ricordo che il silenzio adorante non รจ tristezza, ma amore. Gesรน stesso ha detto: «๐™„๐™ก ๐™‹๐™–๐™™๐™ง๐™š ๐™˜๐™š๐™ง๐™˜๐™– ๐™–๐™™๐™ค๐™ง๐™–๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž ๐™ž๐™ฃ ๐™จ๐™ฅ๐™ž๐™ง๐™ž๐™ฉ๐™ค ๐™š ๐™ซ๐™š๐™ง๐™ž๐™ฉa'» (Gv 4,23), ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™จ๐™ฅ๐™š๐™ฉ๐™ฉ๐™–๐™ฉ๐™ค๐™ง๐™ž ๐™˜๐™๐™š ๐™จ๐™ž ๐™–๐™œ๐™ž๐™ฉ๐™–๐™ฃ๐™ค.

A chi citerร  Davide che danzava (2Sam 6,14), ricordo che ๐˜ฟ๐™–๐™ซ๐™ž๐™™๐™š ๐™ฃ๐™ค๐™ฃ ๐™—๐™–๐™ก๐™ก๐™–๐™ซ๐™– davanti al ๐™Ž๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ค ๐™™๐™š๐™ž ๐™Ž๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž,  ๐™ข๐™– ๐™™๐™–๐™ซ๐™–๐™ฃ๐™ฉ๐™ž ๐™–๐™ก๐™ก’๐˜ผ๐™ง๐™˜๐™–, ๐™ž๐™ฃ ๐™ฅ๐™ง๐™ค๐™˜๐™š๐™จ๐™จ๐™ž๐™ค๐™ฃ๐™š, ๐™˜๐™ž๐™ครจ ๐™›๐™ช๐™ค๐™ง๐™ž ๐™™๐™–๐™ก ๐™๐™š๐™ข๐™ฅ๐™ž๐™ค. Nel luogo santo non entrava nessuno, tranne il sommo sacerdote, e una volta all’anno. Davide non autorizzรฒ affatto la trasformazione della Casa di Dio in una discoteca.

Perciรฒ, cari fratelli e sorelle: chi ama davvero Gesรน presente nel Tabernacolo non Lo mette da parte per esibirsi, ma si inginocchia, Lo adora, tace e canta con decoro.

Il resto non รจ “gioia cristiana”! รˆ solo mondanitร  travestita da religione.

Fulvio Festosi.  Ad Jesum per Mariam

Fonte

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17 settembre 2025

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lunedรฌ, settembre 15, 2025

ALLEATI DI COSENZA IN MISSIONE: inginocchiarsi davanti all'Eucarestia.

   

a cura di Veronica Cireneo 

Ci giunge ovviamente molto gradita - e li ringraziamo di cuore, visto che dare l'esempio รจ la missione, il carisma e la funzione principale degli Alleati dell' Eucarestia e del Vangelo - la testimonianza degli Alleati di Cosenza che, per essersi presentati al momento della Comunione in un piccolo gruppetto e inginocchiatisi a terra, uno dietro l'altro ai piedi dell'altare, hanno finalmente ottenuto la Comunione dal sacerdote che, precedentemente, con dei singoli fedeli, si era invece mostrato reticente. รˆ questo il modus operandi con cui gli Alleati, in molte chiese italiane - prima in ordine di tempo  a Modena poi Siena, Loreto, Padova, Udine, Viterbo ecc - hanno ottenuto che si tornasse a distribuire la Comunione in bocca, evitando, solo Dio sa in quale misura, la dispersione di frammenti e i conseguenti sacrilegi derivanti dal calpestio delle Membra e del Sangue di Cristo, che con la pratica della Comunione in mano, inevitabilmente cadono a terra. Invitiamo tutti a leggere con attenzione e a considerare la possibilitร  di mettere in pratica, altrove, lo stesso sistema. รˆ evidente l'importanza di fare squadra in questo frangente: certe battaglie, a difesa della Vita Sacramentale di Gesรน Cristo, si vincono anche con i numeri. Lodiamo il Signore, con i fatti. In calce troverete un appello...Buona lettura ed emulazione.

§§§

Il monito e un invito del Cardinale R. Sarah 

§§§

La nostra prima volta in difesa di Cristo 

Cari fratelli Alleati dell'Eucarestia,

con questo breve scritto voglio testimoniare come ci siamo organizzati per dare l'esempio di adorazione della Presenza Reale di Cristo nell'Ostia consacrata, quando durante la Messa, ci raggiunge per fare Comunione con noi.

Mi chiamo Nuccia e sono la responsabile del gruppo locale degli Alleati di Cosenza/Reggio Calabria.

Tempo fa abbiamo ricevuto una segnalazione da una parrocchiana di una diocesi della provincia di Cosenza, che lamentava il fatto di essere stata severamente ripresa dal sacerdote,  per aver voluto ricevere la Comunione in bocca e soprattutto in ginocchio.

Ci siamo attivati per poter dare testimonianza di come debba essere ricevuto degnamente Nostro Signore. Non sono state poche le difficoltร  incontrate, in quanto la chiesa dove dovevamo andare era abbastanza distante dalle nostre residenze ed, inoltre, essendo il nostro un neonato gruppo con ancora pochi iscritti, trovavamo difficile raggiungere il numero di persone adeguato allo scopo. Almeno 5 o 6.

Abbiamo quindi contattato persone di nostra conoscenza che, seppure non essendo ufficialmente parte degli Alleati, sostengono la difesa dell'Eucaristia.

Raggiunto il numero di 5 fedelissimi ci siamo finalmente recati nella chiesa segnalata, recitato un  Rosario prima della Messa e al momento della Comunione, ci siamo devotamente messi in fila uno dietro l'altro. Lentamente avanzavamo, per ricevere inginocchiati a terra, non essendo presente un inginocchiatoio,  la Santa Eucaristia dalle mani del sacerdote. 

Eravamo sinceramente un po' timorosi di quanto sarebbe potuto accadere.  Ci sentivamo anche molto osservati dai presenti in chiesa, forse per il fatto che indossavamo il velo, le uniche donne di tutta la platea. Gli sguardi un po' troppo fissi su di noi esprimevano un misto di curiositร  e perplessitร , anche da parte dello stesso sacerdote, del quale temevamo una reazione oppositiva e di condanna, come aveva fatto precedentemente con la parrocchiana che ci aveva segnalato la difficoltร  a ricevere senza tensioni il Corpo di Cristo, come Dio comanda.

Invece,  per Grazia ricevuta, all'atto della Comunione tutto si รจ svolto perfettamente come avevamo desiderato e nessuno ha avuto nulla da eccepire. Lo stesso sacerdote seppur stupito non ha battuto ciglio e ci ha comunicato in bocca e in ginocchio. 

Inutile dire quanta gioia abbiamo provato per la riuscita di questa nostra prima Missione, a cui seguiranno altre. Gioia derivante dal fatto di aver potuto mettere a segno un punto a favore di Nostro Signore Gesรน Cristo e dell'Eucarestia, a fronte dei continui oltraggi, che sempre piรน diffusamente e gravemente riceve da parte dei piรน.

Attualmente abbiamo in animo un'ulteriore iniziativa sempre a vantaggio della Sposa di Cristo, la Santa Chiesa Cattolica. Operazione che richiede la partecipazione di un nutrito numero di adesioni.

Sia per questa nuova Iniziativa che per proseguire la missione dell'esempio in varie chiese dove la Comunione in bocca e in ginocchio รจ inspiegabilmente ancora negata, invitiamo i lettori che sono delle nostre parti a chiedere l'accesso al nostro gruppo telegram cliccando sul seguente link https://t.me/alleaticosenza e a condividerlo con i propri contatti in un utile tam-tam. 

Sarร  il luogo e l'occasione in cui consultarci, incoraggiarci e giungere insieme a decisioni operative condivise. Vi aspettiamo. Siate i benvenuti.  Ad Maiora!

Ti adoriamo o Cristo e Ti benediciamo, perchรฉ con la Tua Santa Croce hai redento il mondo

Nuccia, Capogruppo degli Alleati di Cosenza/Reggio Calabria

15 settembre 2025

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