a cura di Veronica Cireneo
Pubblichiamo questa riflessione di S.E.R. Monsignor Carlo Maria Viganò, probabilmente la prima in assoluto sul nuovo Pontefice. Anche se forse è un po' presto per trarre conclusioni definitive, di certo non a pochi è sfuggito il contrasto, tra il pensiero che Papa Leone XIV così chiaramente esprime nei suoi interventi pubblici sulla dottrina e la logica della Fede con continue citazioni dei Padri della Chiesa e le sue scelte amministrative: quelle riguardanti in particolar modo le recenti nomine di Suor Merletti e di p. Grogli.
Non siamo a conoscenza se tali decisioni siano libere o indotte, volontarie o obbligate. Di certo appaiono davvero molto discutibili. Vien la voglia di chiedersi che fine abbiano fatto quei branchi di lupi per affrontare i quali Papa Benedetto XVI chiedeva ferventi preghiere. Se non siano per caso ancora nei paraggi a dettar legge con le zanne al vento...e se trovandosi di fronte ad essi, in questo tempo di apostasia, Papa Leone preferirebbe consegnare al martirio se stesso per difendere il cattolicesimo o viceversa. Sono tempi difficili! Pater Noster, libera nos a malo.
Oremus pro Pontefice nostro Leone XIV. Auxilium christianorum, ora pro nobis
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È normale e umanamente comprensibile che oltre un decennio di aperta persecuzione dei cattolici da parte di colui che si è presentato come il loro Papa abbia portato molti di noi a desiderare una tregua, sperando che Nostro Signore doni alla Sua Chiesa – se non un nuovo Pio X – almeno un altro Benedetto XVI.
Ma questo legittimo desiderio – certamente animato da buoni sentimenti e amore per la Chiesa – non può trasformarsi in una realtà virtuale in cui, anche contro ogni evidenza, tutto deve necessariamente essere letto come una conferma di ciò che vorremmo, e non di ciò che sta realmente accadendo.
Non possiamo costruirci una "Chiesa virtuale" con un "papato virtuale" che amiamo e serviamo in una finzione consolante, ma irreale.
La conferma di un noto eretico alla Cattedra di San Gallo in Svizzera; la nomina di una suora a Segretaria del Dicastero per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica, in linea con la nomina di una Prefettrice da parte di Bergoglio; i ripetuti riferimenti ai documenti eretici del suo predecessore e al Concilio Vaticano II; le dichiarazioni sull'ecumenismo e la sinodalità, e infine l'accettazione della frode climatica: tutto ciò pone Robert Francis Prevost in evidente e inquietante continuità con il suo predecessore, e non saranno certo la stola e la mozzetta a cambiare la realtà.
Che guardare la realtà con occhi soprannaturali ci aiuti a riconoscere gli inganni del Maligno e ci spinga, oggi più che mai, a riporre tutta la nostra speranza in Cristo Re e Pontefice, affinché aiuti e protegga la sua Chiesa.
Che Lui che è la Via, la Verità e la Vita sia la nostra guida in un mondo ribelle destinato alla perdizione, alla menzogna e alla morte.
Arcivescovo Carlo Maria Viganò
Sabato 24 maggio 2025
Auxilium christianorum, ora pro nobis***
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Bravo Mons Viganò! Condivido in pieno!
RispondiEliminaMolto audace. Come sempre...🙏
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