a cura di Veronica Cireneo
Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa riflessione di Mauro Bonaita, che ben si adatta al periodo quaresimale in corso. La mortificazione interiore personale è la prima battaglia da compiere contro lo strapotere del corpo e della mente, ai danni della propria anima e della Chiesa. L'allenamento in questa pratica conduce certamente a lidi spirituali inaspettati, riparando le offese ai Sacri Cuori e rigenerando la fede. Buona lettura e meditazione.
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Gli eretici modernisti vorrebbero saltare il periodo quaresimale - i 40 giorni prima della Santa Pasqua - per entrare direttamente in quello pasquale della Resurrezione, perché non hanno capito una cosa. Che colui che non porta la propria croce e non va dietro a Gesù, non può essere Suo discepolo... (Lc 14,27)
Costoro vorrebbero che il Regno di Dio fosse di questo mondo, non dei Cieli. Essi sono caduti proprio nella tentazione di Satana, quando disse a Gesú: "se ti prostrerai in adorazione dinanzi a me, tutto sarà tuo" (Lc4,7). Desiderano infatti il tutto di questa vita mondana, disponendosi all'idolatria pur di ottenerlo. Di contro, non sopportano le croci della vita a causa delle loro "voglie", residenti nella trappola del benessere e del consumismo sfrenato.
La parola da scoprire in questo periodo penitenziale é, invece: "mortificazione".
La morte in Croce di Cristo ci permette di sommare le nostre sofferenze ai Suoi patimenti, offrendoli a Dio, riconoscendoci peccatori e, attraverso una degna offerta di noi stessi, applicarla a nostro merito e per la riparazione dei peccati del nostro prossimo.
Il Sacrificio di Gesù è una fonte infinita ed eterna da cui attingere per far riverberare nei secoli l'opera di Salvezza di Cristo, Unico Redentore, per mezzo dei Suoi discepoli.
Se non comprendiamo la preziosità dei lunghi periodi liturgici, che ci accompagnano nell'arco dell'intero anno, allora non possiamo comprendere neanche il momento breve, al confronto, della Santa Messa dove si realizzano, e si realizzano in ogni singola celebrazione, tutti gli stessi periodi dell'anno sommati insieme.
Il periodo quaresimale, nella fattispecie, corrisponde al momento dell'Atto Penitenziale e all'Offertorio della Santa Messa.
É nella quotidiana celebrazione del Santo Sacrificio che si realizza l'opera salvifica e di redenzione dell'umanità intera, applicando ai fedeli - e anche non, coi soli frutti generali - i frutti della Messa e del Santissimo Sacramento.
Va anche detto, però, che gli abusi eucaristici e liturgici dell'ultimo mezzo secolo, che hanno devastato la Chiesa falsificando la Fede Cattolica, hanno anche logorato la fruttuosità delle Celebrazioni Eucaristiche, perché i frutti della Messa, sono di fatto proporzionati alla nostra Fede, che purtroppo via via è andata scemando!
Allora, avanti discepoli di Cristo! È il tempo della mortificazione e della battaglia interiore ed esterna! Approfittiamo della quaresima e del digiuno, della preghiera e dell'elemosina! Sono preziosi strumenti di vittoria contro gli attacchi del maligno, nella battaglia a difesa della Fede e della Chiesa: i tesori più grandi che abbiamo.
Mauro Bonaita, Reggio Emilia
11 marzo, a.D. 2025
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