lunedì 15 settembre 2025

QUEL CHE DOVREBBE FARE UN PAPA. Suggerimenti ed aspettative di Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa.


a cura di Veronica Cireneo 

Carissimi lettori, nella speranza di fare cosa utile e gradita riportiamo oggi il pensiero di Sant' Alfonso Maria De Liguori, Vescovo e Dottore della Chiesa, vissuto nel Settecento, circa i provvedimenti che avrebbe dovuto prendere il nuovo Pontefice, per opporsi alla confusione, alla corruzione e al generale rilassamento nella Chiesa. Alla richiesta di esprimersi su questo tema, che gli pervenne da un amico Cardinale per l' occasione del Conclave, che seguì alla morte di papa Clemente XIV (1769-1774), il Santo rispose con una lettera che integralmente di seguito riportiamo. Buona lettura e diffusione.

§§§

Dopo la morte di papa Clemente XIV (1769-1774), quando si stava preparando il Conclave, (...) Alfonso Maria de Liguori, allora vescovo di Sant’Agata dei Goti e già molto stimato negli ambienti della Curia romana (...) venne contattato dal suo amico Cardinal Castelli, che gli chiese di scrivere una lettera al riguardo dei provvedimenti che avrebbe dovuto prendere il nuovo Papa, per riformare la Chiesa afflitta dal rilassamento generale.

Riportiamo qui di seguito la lettera alfonsiana.

«Amico mio e Signore, circa il sentimento che si desidera da me intorno agli affari presenti della Chiesa e circa l’elezione del Papa, che sentimento voglio dar io miserabile ignorante, e di tanto poco spirito qual sono? Dico solo che vi bisognano orazioni e grandi orazioni, mentre, per sollevare la Chiesa dallo stato di rilassamento e confusione in cui si trovano universalmente tutti i ceti, non può darvi rimedio tutta la scienza e prudenza umana, ma vi bisogna il braccio onnipotente di Dio.

Tra i vescovi, pochi sono quelli che hanno vero zelo delle anime. Le comunità religiose quasi tutte, e senza quasi, sono rilassate; poiché nelle religioni, nella presente confusione delle cose, l’osservanza è mancata e l’ubbidienza è perduta.

Nel clero secolare vi è di peggio: onde vi è necessità precisa di una riforma generale per tutti gli ecclesiastici, per indi dar riparo alla grande corruzione de’ costumi, che vi è ne’ secolari. 

E perciò bisogna pregar Gesù Cristo che ci dia un Capo della Chiesa, il quale, più che di dottrina e di prudenza umana, sia dotato di spirito e di zelo per l’Onore di Dio, e sia totalmente distaccato da ogni partito e rispetto umano; perché se mai, per nostra disgrazia, succede un Papa che non ha solamente la Gloria di Dio avanti gli occhi, il Signore poco l’assisterà, e le cose, come stanno nelle presenti circostanze, andranno di male in peggio. Sicché le orazioni possono dar rimedio a tanto male, con ottenere da Dio che Egli vi metta la Sua Mano e dia riparo…

Aggiungo: Amico, anch’io desidererei, come V. S. Ill.ma, vedere riformati tanti sconcerti presenti; e sappia che su questa materia mi girano mille pensieri nella mente, che bramerei di farli noti a tutti; ma rimirando poi la mia meschinità, non ho animo di farli comparire in pubblico, per non parere ch’io volessi riformare il mondo. 

Le partecipo (...) i miei desideri.

- Bramerei primieramente che il Papa venturo (...) scegliesse, fra quelli che gli verranno proposti, più dotti e zelanti del bene della Chiesa, ed intimasse preventivamente ai Principi, nella prima lettera in cui darà loro parte della sua esaltazione, che, quando gli domanderanno il Cardinalato per qualche loro favorito, non gli proponessero se non soggetti di provata pietà e dottrina; perché altrimenti non potrà ammetterli in buona coscienza.

- Bramerei, inoltre, che usasse fortezza in negare più benefizi a coloro che stanno già provveduti de’ beni della Chiesa, per quanto basta al loro mantenimento, secondo quel che conviene al loro stato. Ed in ciò si usasse tutta la fortezza avverso gl’impegni che s’affacciano.

- Bramerei, di più, che s’impedisse il lusso nei prelati, e perciò si determinasse per tutti (altrimenti a niente si rimedierà) si determinasse, dico, il numero della gente di servizio, giusta ciò che compete a ciascun ceto de’ prelati: tanti camerieri e non più; tanti servitori e non più; tanti cavalli e non più; per non dare più a parlare agli eretici. Di più, che si usasse maggior diligenza nel conferire i benefizi solamente a coloro che han servito la Chiesa, non già alle persone particolari.

- Di più, che si usasse tutta la diligenza nell’eleggere i vescovi (da’ quali principalmente dipende il culto divino e la salute dell’anime) con prendersi da più parti le informazioni della loro buona vita e dottrina necessaria a governare le diocesi; e che, anche per quelli che siedono nelle loro chiese, si esigesse da’ metropolitani e da altri, segretamente, la notizia di quei vescovi, che poco attendono al bene delle lor pecorelle.

- Bramerei ancora che si facesse intendere da per tutto che i vescovi trascurati, e che difettano o nella residenza o nel lusso della gente che tengono al loro servizio, o nelle soverchie spese di arredi, conviti e simili, saranno puniti colla sospensione o con mandar vicari apostolici a riparare i loro difetti; con darne l’esempio da quando in quando, secondo bisogna.

Ogni esempio di questa sorta farebbe stare attenti a moderarsi tutti gli altri prelati trascurati. Bramerei ancora che il Papa futuro fosse molto riserbato nel concedere certe grazie che guastano la buona disciplina; come sarebbe il concedere alle monache l’uscir dalla clausura per mera curiosità di vedere le cose del secolo, il concedere facilmente a’ religiosi la licenza di secolarizzarsi, per mille inconvenienti che ne vengono.

Sovra tutto desidererei che il Papa riducesse universalmente tutti i religiosi all’osservanza del loro primo Istituto, almeno nelle cose più principali. 

Or via, non voglio più tediarla. 

Altro non possiamo fare che pregare il Signore, che ci dia un Pastore pieno del suo Spirito, il quale sappia stabilir queste cose da me così accennate in breve, secondo come meglio converrà alla Gloria di Gesù Cristo».

30 Aprile 2025

Fonte: Redazione (qui)

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venerdì 12 settembre 2025

CHIESA IN AGONIA/5. L'IMPOSSIBILE GIUBILEO OMOSESSUALE.La Chiesa accolga i peccatori pentiti.


 a cura di Veronica Cireneo 

Eccoci giunti al tempo apocalittico della contraddizione in termini. Dal punto di vista degli obiettivi, evidentemente fraintesi, abbiamo una Chiesa che cerca l'unità a tutti i costi, mentre la Chiesa a tutti i costi dovrebbe custodire solo la Verità. Verità che però nella Divina Persona di Gesù Cristo si dichiara :"Spada che porta divisione". Dal punto di vista degli strumenti, invece,  abbiamo una Chiesa che per raggiungere l'unità approva un impossibile giubileo che più divisivo non c'è : quello LGBT. Se viene in mente ora il logo ufficiale del Giubileo con gli arcobaleniti tutti in fila a fare il trenino, ci si chiede se non fosse una dichiarazione di intenti...

Ad ogni modo, in questo quinto contributo della rubrica: "Chiesa in agonia", redatto dall'amica Margherita, possiamo toccare con mano tutta la frustrante indignazione che questo improbabile evento ha suscitato giustamente nei cattolici veri. Buona lettura.

§§§

Preceduti dalla loro croce arcobaleno  che con quella di Cristo, intrisa del Sangue Preziosissimo del Martirio,  non ha nulla in comune, il mondo dei trans, gay, lesbiche, queer e chi più ne ha più ne metta, il giorno 6 settembre ha attraversato la Porta Santa. 

Si sa. La Chiesa accoglie  i peccatori, anzi, meglio: da sempre la Chiesa accoglie i peccatori pentiti!

Quindi possiamo ragionevolmente pensare che tutti i 1300 presenti omosessuali abbiano interrotto le loro relazioni peccaminose per vivere in castità e purezza? Sarebbe bello,  ma dagli atteggiamenti non si evincerebbe, visto che coppie dello stesso stesso sono entrate per la Porta, mano nella mano, alcuni baciandosi in bocca così appassionatamente...

Se invece gli invertiti non fossero convertiti, chi ha consentito e non impedito una tale indecenza, dovrà rendere conto a Dio di aver scientemente profanato la Sua Casa e di aver dato scandalo ai credenti. 

Mi chiamo Margherita e sono una nonna cattolica che si batte perché le teorie gender non entrino nelle scuole dei nipoti. 

Allibita e addolorata ho assistito all'ingresso trionfale in San Pietro da parte di chi pratica con orgoglio ciò che la sana dottrina cattolica a partire da San Paolo condanna senza esitazione  e che Santa Caterina definisce :" quel peccato che schifa anche i demoni"

O voi che così fate: sappiatelo!  Nonostante le subdole blandizie di tanti preti infedeli al Vangelo, se siete impenitenti non siete nella Chiesa! Non vi basterebbe oltrepassare nemmeno migliaia di Porte Sante! Non servirà a nulla fintanto che non vi pentirete e cambierete vita.

No! Non potete nemmeno essere una famiglia, perché la famiglia come ha sottolineato papa Leone è solo quella fra un uomo e una donna.

No! Voi non potete avere figli, perché i figli sono i doni che Dio nel suo mirabile progetto ha riservato ad un uomo e ad una donna, coniugati, che si amano.

Senza conversione a Dio, voi sarete sempre vittime della menzogna e solo caricatura di una coppia, caricatura di una famiglia, caricatura di un padre e di una madre,  proprio allo stesso modo che satana è la  caricatura di Dio!

Volete essere benedetti? Volete essere nella Chiesa? Volete partecipare ai sacramenti e cibarvi del Santissimo Corpo e Sangue di Cristo? Convertitevi e credete al Vangelo, e vivete in castità e purezza. 

È questo che, se fossero onesti e fedeli, con amore e per il vostro bene spirituale, dovrebbero dirvi i fanta- preti, scimmie di satana che invece vi assecondano nella pratica del peccato, per la vostra immediata ed eterna perdizione !! Diffidate di chi vi sostiene! Sono guide cieche che vi conducono al burrone!

Con estrema costernazione credo veramente che l'elemento più evidente e destabilizzante di questa pseudo chiesa modernista sia: l'arroganza, la presunzione, la tracotanza, la protervia con cui pensa di poter sostituire la strada tracciata da Gesù e custodita nelle Sacre Scritture, nelle testimonianze dei Santi e dei padri della Chiesa, nel Catechismo e nella immutata e immutabile Dottrina Cattolica, con le proprie personali percezioni,  indicazioni, inclinazioni, istruzioni, aberrazioni, buonismo e sentimentalismi utili solo ad escludere il Creatore, a sovvertire il suo armonioso ordine divino e naturale, per essere osannati al Suo posto, come i veri audaci e vittoriosi. Il tutto operato attraverso il peccato della carne che è suggerito dal mondo e dal re che lo governa.

È proprio sulla coscienza di questi pseudo preti che ricadranno, per prime, le colpe delle anime di questi derelitti che potrebbero o avrebbero potuto viceversa essere salvate dalla dannazione eterna. Medico: cura te stesso! Vergogna!

Margherita 

12 settembre 2025.

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CUANDO LA SANTA SEDE ABOGA POR LA ABOMINACION H0MOSEXUALE. Monseñor Schneider.


Nessuno si illuda!
La Pace viene solo dalla pratica della Pura Verità 

Veronica Cireneo.  Sentiti ringraziamenti a José Arturo Quarracino per la traduzione in spagnolo e a Marco Tosatti per la pubblicazione su Stilum curiae di questo articolo che rappresenta al momento l'unico grido pubblico che si è levato dalla Chiesa contro l'accoglienza dell'abominio omosessuale in Vaticano. Buona lettura ai fratelli d'oltralpe.
Marco Tosatti. Queridos amigos y enemigos de Stilum Curiae, ofrecemos a vuestra atención este artículo publicado por los Aliados de la Eucaristía y del Evangelio, a quienes agradecemos su cortesía. Disfruten la lectura y difundan
CUANDO LA SANTA SEDE ABOGA POR LA ABOMINACIÓN HOMOSEXUAL.Palabras ardientes de Monseñor A. Schneìder 



Editado por Veronica Cireneo.Queridos amigos católicos, ofrecemos a vuestra atención las abrasadoras palabras de monseñor Athanasius Schneider sobre la ostentada celebración gay en la basílica de San Pedro en el Vaticano, el 6 de septiembre, por el imposible jubileo homosexual. Ante el silencio ensordecedor del Instituto Pontificio sobre el caso en cuestión, siempre esperando que no sea el de la bandera, uno se pregunta a qué tipo de paz se refiere Su Santidad, cuando al bendecir nos desea que esté con nosotros... Disfruten la lectura.

§§§

Cuando la herencia es una roca en el pie

León XIV prácticamente consintió la "abominación" homosexual en San Pedro

Atravesar la Puerta Santa y participar en el Jubileo sin arrepentimiento, promoviendo una ideología que rechaza abiertamente el sexto mandamiento de Dios, constituye una profanación de la Puerta Santa y se burla de Dios y del don de la indulgencia.

Las autoridades responsables de la Santa Sede han socavado y cuestionado efectivamente la validez del sexto mandamiento de Dios, particularmente su condena explícita de la actividad homosexual. Se mantuvieron al margen y permitieron que se burlaran de Dios y que sus mandamientos fueran desechados con desprecio.

Promover la sodomía y otras inmoralidades sexuales es una forma de idolatría indirecta.

El Catecismo señala que la Sagrada Escritura presenta los actos homosexuales como una grave depravación. La Tradición ha declarado siempre que los actos homosexuales son intrínsecamente desordenados.

Las autoridades de la Santa Sede han causado un gran daño al mostrar una sorprendente contradicción entre la enseñanza oficial de la Iglesia y su práctica. Estas autoridades de alto nivel han repudiado efectivamente la misma doctrina que se supone que deben defender.

 Los sacerdotes que alientan a las personas a participar en actividades homosexuales o en un estilo de vida homosexual son criminales espirituales y asesinos de almas.

El argumento de que León XIV no recibió una delegación homosexual no es convincente.

Si el Papa hubiera recibido a una delegación pro-LGBT+, habría sido realmente inédito y altamente escandaloso. El hecho de que el Papa León XIV no haya causado tal escándalo de ninguna manera justifica su consentimiento de facto a este evento.

En efecto, no es razonable presumir ingenuidad de su parte, dado que era totalmente predecible que una organización pro-LGBTQ+, o al menos algunos de sus miembros, usaran la Puerta Santa y la Basílica de San Pedro como plataforma para promover una ideología que desprecia y rechaza abiertamente la voluntad explícita de Dios, tal como está expresada en Su Santo Mandamiento.

Antes del pontificado del papa Francisco, los sucesores de Pedro no recibían oficialmente, ni posaban para fotografías, con aquéllos que, con palabras o acciones, rechazaban abiertamente la enseñanza doctrinal y moral de la Iglesia.

De hecho, el papa León XIV ha enviado un mensaje al mundo que no se aleja de sus enseñanzas y comportamientos heterodoxos y escandalosos.

Esto es particularmente preocupante, dado que la Santa Sede no ha ofrecido ninguna aclaración posterior y no ha corregido los mensajes triunfantes del padre James Martin que circularon en las redes sociales.

Fue nada menos que una humillación pública de nuestra Santa Madre Iglesia frente a la manifestación impúdica de los enemigos de los mandamientos de Dios.

Si el papa León XIV realizara actos públicos de arrepentimiento e incluso reparación, no perdería nada. Si no lo hiciera, perdería algo a los ojos de Dios. Y sólo Dios cuenta.

Nuestro Señor habló una vez a través de Santa Brígida de Suecia al papa Gregorio XI: "Comienza a reformar la Iglesia que he adquirido con mi sangre [...] porque hoy en día hay más veneración por un burdel que por mi Santa Iglesia".

 

Nuestro Señor habló una vez a través de Santa Brígida de Suecia al papa Gregorio XI: hay más veneración por un burdel que por mi Santa Iglesia".


Monseñor Athanasius Schneider 

10 de setiembre de 2025

 

Fuente (aquí)

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Publicado originalmente en italiano por Marco Tosatti el 11 de setiembre de 2025, en https://www.marcotosatti.com/2025/09/11/mons-schneider-quando-la-santa-sede-caldeggia-labominio-0m0sessul/

 

Traducción al español por: José Arturo Quarracino

 

§§§

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giovedì 11 settembre 2025

CHIESA IN AGONIA/4. L'IMPOSSIBILE GIUBILEO OMOSESSUALE. Dov'è l'urlo della Chiesa? Urge chiarezza. Giuseppe Aiello

a cura di Veronica Cireneo 

Cari amici cattolici, presentiamo sotto questo titolo come fosse un "cahier de doleance" le vostre inevitabili e dolenti lamentazioni suscitate dall'abominevole ed impossibile (vedasi questo articolo su San Pier Damiani) Giubileo omosessuale, ospitato nientepopodimeno che nella Basilica Romana di San Pietro il 6 settembre scorso. Impotenti abbiamo dovuto assistervi, mentre chi avrebbe potuto e dovuto intervenire con efficacia a  difendere la Sposa di Cristo, l'Eucarestia e il Vangelo purtroppo se ne è lavato le mani. Forse che, ripetendosi la storia, laddove c' è un Giuda , spunta sempre anche un Pilato? Ad ogni modo è l'ora di alzare le nostre voci all’unisono con le grida delle pietre. Come si salveranno le nuove generazioni  con questo "catechismo pratico distorto" offerto al Mondo sul piatto dorato dell' etere a reti più che unificate? Quanta pazienza ci vuole!

In attesa dei vostri contributi, che su richiesta possiamo pubblicare in forma anonima, vi presentiamo il quarto che ci ha raggiunto. È la seconda ed ultima parte di Giuseppe Aiello, in cui si chiede un pronunciamento chiaro  e ufficiale da parte della gerarchia ecclesiastica, al momento latitante. Buona lettura.

§§§

Urge chiarezza. Papa Leone XIV faccia sentire la sua voce

Nel mio precedente articolo avevo scritto come la strada larga che porta alla perdizione è molto battuta e che se non smettiamo di seguirla rischiamo seriamente di “giocarci” l’anima. Per invertire la rotta, però, abbiamo bisogno che qualcuno ci guidi. Da soli non possiamo minimamente pensare di riuscire a contrastare la corruttibilità alla quale siamo soggetti e se ci affidiamo a “lupi travestiti da agnelli“, anzichè migliorare questa condizione, finiamo nell’oscurità più assoluta. Solo affidandoci al Buon Pastore possiamo pensare di avere speranza.

Una speranza che, in questo mondo bellissimo come divina creazione, ma trasformato dal nostro voler essere il dio di noi stessi in un luogo pieno di insidie e malvagità, dovrebbe essere gridata ad alta voce da quella comunità che si chiama Chiesa attraverso un’opera costante di evangelizzazione.

Non mi sembra che questo stia accadendo,  negli ultimi decenni e soprattutto a partire dalla conclusione del Concilio Vaticano II che, non mi stancherò mai di dirlo, è stato voluto da quegli ambienti massonici che niente hanno a che fare con la vera Chiesa.

La marcia dal sapore propagandistico

Nei giorni dal 5 al 7 settembre 2025, ciò che poteva sembrare impossibile si è verificato. La comunità LGBTQIA+, chi più ne ha più ne metta, ha sventolato le proprie bandiere all’interno di una marcia verso San Pietro in occasione del Giubileo. Questo evento, il primo dopo 2000 anni di storia della Chiesa, segna in maniera netta la deriva verso cui la stessa sta scivolando.

Alla luce di quello che è accaduto e visto che chi poteva impedirlo ha permesso che questo vergognoso atto andasse di scena, c’è da pensare che si sia deciso di trasformare la Chiesa in uno “strumento” non più di salvezza delle anime ma di mera propaganda ultra modernista.

L’uomo al centro e Cristo nuovamente ignorato e crocifisso. La Comunità Cristiana Cattolica è sotto attacco da parte di frange e apparati  che La odiano, molto probabilmente perchè in essa riconoscono quella Verità che fa male: una Verità che identifica nel peccato la sola ragione per cui le persone soffrono.

In pratica ciò che insegna Gesù Cristo è talmente “pesante da digerire” che per certi ambienti ci vogliono “aggiustamenti” per far sì che la digestione avvenga senza dolore.

Perchè la Guida della Chiesa Cattolica Cristiana tace in merito?

Chi guida ha il compito di “Guidare” ciò che gli è stato affidato. Se Gesù Cristo ha deciso che a guidare la sua Chiesa sarebbe stato Pietro come primo Papa e a seguire tutti i successori, non ci può essere nessun altro uomo che non sia Papa a permettersi di guidarla al posto suo. A me sembra che siano tanti quelli che si sono messi al volante di questa auto impazzita in sostituzione del legittimo conduttore.

Questo non deve accadere e la speranza è che Papa Leone XIV sia successo a Bergoglio proprio per evitare che questa prassi ambigua continui. Le premesse di un cambio di rotta sembravano esserci  tutte, ma quando certi avvenimenti si manifestano qualche dubbio inizia ad imperversare.

E’ vero anche che Papa Leone XIV sembrerebbe aver preso le distanze dall’evento LGBTQIA+, definendo tale manifestazione come  non ufficiale, ma è altrettanto vero che il Papa, ufficiale o no, programmato o no, da certi “eventi” deve necessariamente prendere le distanze per mettersi in una posizione netta ed inequivocabile a favore della Verità.

Con fiducia e fede attendiamo dunque il gentile affacciarsi di Sua Santità dal Palazzo Apostolico, perché si degni di farci udire dalla sua viva voce chiare parole di condanna contro l'assalto del Vaticano da parte dell'orda degli arcobaleniti. 

Sempre sia Lodato Gesù Cristo.

Giuseppe Aiello,  9 settembre 2025

Sorgente qui e qui

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QUANDO LA SANTA SEDE CALDEGGIA L'ABOMINIO 0M0SESSUALE. Parole di fuoco di Monsignor A. Schneider


a cura di Veronica Cireneo 

Carissimi amici cattolici, offriamo alla vostra attenzione le parole roventi di Monsignor Athanasius Schneider circa la sbandierata oKKupazione gaya di San Pietro in Vaticano, il 6 settembre, per l'impossibile giubileo omosessuale. Dato il silenzio assordante dell'Istituto Papale sul caso di specie, sempre sperando che non sia quella della bandiera,  vien da chiedersi a quale tipo di pace si riferisca Sua Santità, quando benedicendo ci augura che sia con noi... Buona lettura.

 §§§

Quando l'eredità è un macigno al piede  


Leone XIV ha praticamente acconsentito all''abominio' omosessuale in San Pietro 

Attraversare la Porta Santa e partecipare al Giubileo senza pentimento, promuovendo un'ideologia che rifiuta apertamente il Sesto Comandamento di Dio, costituisce una profanazione della Porta Santa e deride Dio e il dono dell'indulgenza.

Le autorità responsabili della Santa Sede hanno effettivamente minato e messo in discussione la validità del Sesto Comandamento di Dio, in particolare la Sua esplicita condanna dell'attività omosessuale. Sono rimaste a guardare e hanno permesso che Dio venisse deriso e che i suoi comandamenti venissero messi da parte con disprezzo.

Promuovere la sodomia e altre immoralità sessuali è una forma di idolatria indiretta.

Il Catechismo osserva che la Sacra Scrittura presenta gli atti omosessuali come una grave depravazione. La tradizione ha sempre dichiarato che gli atti omosessuali sono intrinsecamente disordinati.

Le autorità della Santa Sede hanno causato un grande danno mostrando una contraddizione impressionante tra l'insegnamento ufficiale della Chiesa e la sua pratica. Queste autorità di alto livello hanno effettivamente ripudiato la stessa dottrina che sono tenute a sostenere.

I sacerdoti che incoraggiano le persone ad impegnarsi in attività omosessuali o in uno stile di vita omosessuale sono criminali spirituali e assassini di anime.

L'argomentazione secondo cui Leone XIV non avrebbe ricevuto una delegazione omosessuale non è convincente. 

Se il Papa avesse ricevuto una delegazione pro-LGBT+ sarebbe stato davvero senza precedenti e altamente scandaloso. Il fatto che Papa Leone XIV non abbia causato un tale scandalo non giustifica in alcun modo il suo consenso di fatto a questo evento. 

In effetti, è irragionevole presumere un'ingenuità da parte sua, dato che era del tutto prevedibile che un'organizzazione pro-LGBTQ+, o almeno alcuni dei suoi membri, avrebbero sfruttato la Porta Santa e la Basilica di San Pietro come piattaforma per promuovere un'ideologia che apertamente disprezza e rifiuta la volontà esplicita di Dio, come espressa nel Suo Santo Comandamento.

Prima del pontificato di Papa Francesco, i successori di Pietro non ricevevano ufficialmente, né posavano per fotografie con coloro che, con parole o azioni, rifiutavano apertamente l'insegnamento dottrinale e morale della Chiesa.

Papa Leone XIV ha di fatto inviato un messaggio al mondo che non prende le distanze dal loro insegnamento e comportamento eterodosso e scandaloso.

Questo è particolarmente preoccupante, dato che la Santa Sede non ha offerto alcun chiarimento successivo e non ha corretto i messaggi trionfanti di Padre James Martin circolati sui social media.

Non è stato altro che un'umiliazione pubblica della nostra Santa Madre Chiesa davanti all'esultanza spudorata dei nemici dei comandamenti di Dio.

Se Papa Leone XIV dovesse compiere atti pubblici di pentimento e persino di riparazione, non perderebbe nulla. Se non lo facesse, perderebbe qualcosa agli occhi di Dio. E solo Dio conta.

Nostro Signore una volta parlò attraverso Santa Brigida di Svezia a Papa Gregorio XI: "Comincia a riformare la Chiesa che ho acquistato con il mio sangue [...] perché al giorno d'oggi si mostra più venerazione per un bordello che per la mia Santa Chiesa".

Mons. Athanasius Schneider 

10 settembre 2025

Sorgente (qui)

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mercoledì 10 settembre 2025

COME SANTIFICARE OGNI MOMENTO DELLA GIORNATA? L'importanza delle giaculatorie. P. Corrado Gnerre.

a cura di Veronica Cireneo 

Sentiti ringraziamenti al professore C.Gnerre per le sue pratiche pillole di saggezza spirituale. Oggi ci parla delle giaculatorie che sono preghiere brevissime da recitare spesso durante la giornata e in particolare modo nei momento di necessità o pericolo, per avere un contatto e colloquio continuo con il Cielo, la Gran Madre di Dio e la Santissima Trinità, facilitando la personale e altrui santificazione. Buona lettura.

§§§

Il dovere di santificarsi è di ogni cristiano. Gesù lo dice chiaramente: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro Celeste" (Matteo 5). Ebbene, questa santificazione non è un obiettivo che deve palesarsi a fasi alterne: adesso sì, dopo no e più in là... non  so. No, deve essere una costante!

Resta però il fatto che la nostra vita è formata da attimi e situazioni diverse. Non fa nulla. Anzi, ciò ci deve far capire che i fatti, i momenti, le situazioni possono anche essere diversi, ma non deve mai sparire e mutare il desiderio di santificarsi.

• L’Abbé Freige, nel suo famoso: "Santifichiamo il momento presente", così scrive:

"Un mezzo per aiutarci a ben santificare il momento presente, sono le giaculatorie. In rapporto alla pratica della santificazione del momento presente, esse sono come il soffio di vento sul fuoco che si spegne, il colpo d’ala per l’uccello che librandosi nell’aria rallenta il volo; un buon cordiale per il viaggiatore affaticato". 

San Francesco di Sales […] raccomanda insistentemente questo mezzo.

Egli afferma che questo esercizio delle giaculatorie è alimento della devozione; che a rigore questo esercizio può sostituire tutti gli altri, ma che nessun altro potrebbe sostituirlo, ed aggiunge: “Vi scongiuro di abbracciarlo di tutto cuore, e di non lasciarlo più”. Siamovi dunque fedeli. 

Aspirate sovente a Dio - dice ancora il santo vescovo di Ginevra - con slanci brevi, ma ardenti del cuore. 

Ammirate la sua beltà, invocate il suo aiuto, gettatevi in spirito ai piedi della croce, adorate la sua bontà, interrogatelo spesso sulla vostra salvezza, donategli mille volte al giorno la vostra anima, fissate i vostri occhi interiori sulla sua dolcezza, tendetegli la mano come un piccolo bambino fa col suo padre, mettetelo sul vostro petto come un mazzolino profumato, fissatelo nella vostr’anima come uno stendardo, e fate che il cuore palpiti di amor di Dio”. 

Sì, siamo fedeli a questa pia pratica delle giaculatorie. Saremmo tanto meno scusabili di non averla, in quanto essa non domanda né un tempo lungo, né alcuna fatica.

Ad ogni istante, durante il lavoro, come durante la ricreazione, durante i viaggi come durante le notti insonni, nelle gioie come nelle pene, dappertutto, sempre, possiamo alzare il cuore a Dio e dare, con questo mezzo, a ciascuna particella del tempo prezioso che costituisce per noi il momento presente, il grado di santità che lo consacrerà alla Gloria di Dio e al bene della nostra anima. 

Corrado Gnerre 

9 settembre 2025

Sorgente (qui)

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CHIESA IN AGONIA/3. L'IMPOSSIBILE GIUBILEO OMOSESSUALE. La Strada larga che porta alla perdizione. Giuseppe Aiello (1' parte).



a cura di Veronica Cireneo 

Cari cattolici, presentiamo sotto questo titolo come fosse un "cahier de doleance" le vostre inevitabili e dolenti lamentazioni suscitate dall'abominevole ed impossibile (vedasi questo articolo su San Pier Damiani) Giubileo omosessuale, ospitato nientepopodimeno che nella Basilica Romana di San Pietro il 6 settembre scorso. Impotenti abbiamo dovuto assistervi, mentre chi avrebbe potuto e dovuto intervenire con efficacia a  difendere la Sposa di Cristo, l'Eucarestia e il Vangelo purtroppo se ne è lavato le mani. Forse che, ripetendosi la storia, laddove c' è un Giuda , spunta sempre anche un Pilato? Ad ogni modo è l'ora di alzare le nostre voci all’unisono con le grida delle pietre. Come si salveranno le nuove generazioni  con questo "catechismo pratico distorto" offerto al Mondo sul piatto dorato dell' etere a reti più che unificate? Quanta pazienza ci vuole!

In attesa dei vostri contributi, che su richiesta possiamo pubblicare in forma anonima, vi presentiamo il terzo che ci ha raggiunto. A firma di Giuseppe Aiello, in questa che è la prima parte di due, si occupa del generale chaos che affligge Stato e Chiesa. Buona lettura.

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La strada larga che porta alla perdizione.Necessità di invertire la rotta

Giuseppe Aiello. Cari Alleati, per la vostra rubrica: «Un impossibile Giubileo omosessuale», invio questo mio primo contributo - a cui seguirà un secondo - che tratta della drammaticità del momento presente riguardante Stato e Chiesa e della necessità di cambiare rotta. Invitante, ma catastrofica, è la strada larga della perdizione, ma sembra che siano rimasti davvero in pochi quelli che se lo ricordano ancora,..

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E’ davvero difficile comprendere cosa ci sia nella zucca della maggior parte dei personaggi che ricoprono una carica istituzionale, quando li vedi fare dichiarazioni, o peggio ancora scelte, che rasentano la follia. 

Proprio non riesco a capire perchè, per forza, devono distruggere tutto quello che di buono ancora è rimasto in questo povero pianeta. Quando questo accade, provo un profondo dispiacere nei confronti di queste persone “Very Important People“, che non vogliono assolutamente invertire la rotta verso scenari di pentimento.

La corruzione che hanno abbracciato e che molto probabilmente li ha mandati al potere, non ha fatto altro che aumentare il loro desiderio sfrenato di voler a tutti i costi comandare su tutto e tutti. In realtà anche loro, nonostante la ricchezza e il prestigio, non sono altro che pedine di altre forze che rappresentano il male in tutte le sue facce.

Un male che non guarda in faccia nessuno e che come fine ultimo ha quello di condurre questi “Big” lungo la strada larga che poi altro non è quella via che conduce alla perdizione. Da questa strada difficilmente si può tornare indietro (…). Sento ogni giorno commenti e opinioni varie che cercano di giustificare Tizio e condannare Caio o viceversa, ma la verità è che ormai il mondo ha raggiunto una condizione di immoralità tale, che la maggior parte delle persone non sa più a chi credere. 

Come ciechi brancoliamo nel buio e non ci accorgiamo che attorno a noi tutto sta crollando. La causa maggiore è che abbiamo perso completamente il senso della morale, che prima agiva come freno e successivamente ci faceva reagire di fronte a certe nefandezze. Tutto oggi viene valutato come “politicamente corretto” anziché come moralmente giusto.

Per convenienza personale abbiamo smesso di essere critici nei confronti di chi ha il coltello dalla parte del manico, anzi il più delle volte tentiamo di giustificarli. Semplicemente preferiamo nascondere la testa sotto il sacco anche quando, ingiustamente, un intero popolo viene fatto fuori - vedi il popolo Palestinese. Di fronte a certi avvenimenti catastrofici ognuno di noi deve sentirsi responsabile.

Se siamo arrivati a questo punto è perché, nonostante gli sbagli del passato, che hanno visto il mondo quasi sempre in balia di guerre, distruzione, disperazione e corruzione, l’umanità tutta è rimasta "un’umanità con la testa dura come il marmo”. Orgogliosi e, ancora di più, fanatici siamo diventati il “Dio” di noi stessi, convinti che il progresso e la medicina siano la via che conduce alla salvezza. Crediamo di vivere in un mondo dove la parola libertà sia sinonimo di “ogni cosa è lecita e normale”. 

Elogiamo le ingiustizie e cerchiamo di farle passare come verità a costo di distruggere chiunque ostacoli il cammino della menzognaViviamo in una realtà costruita ad hoc sull'inganno e il bello è che pur consapevoli accettiamo a mani basse tutte le bugie, che ci vengono propinate.

Siamo stolti se pensiamo che vivere senza Dio sia la cosa giusta da fare! Ad ogni modo la prova è sotto gli occhi di tutti. Se fossimo un mondo intellettualmente evoluto, come sosteniamo di essere, oggi non ci sarebbero guerre, né gente che muore di fame.

Roma. Piazza San Pietro. 6 settembre 2025

Le immoralità e soprattutto le eresie all’interno della Chiesa sembrano essere il nuovo mantra mondiale. È notizia non da poco - una di quelle che qualsiasi cattolico che si può definire tale non vorrebbe mai sentire - che, poco prima che si realizzasse in San Pietro l'impossibile giubileo omosessuale , Papa Leone XIV ha incontrato una suora omotransessualista e poco dopo padre Martin (qui)

E per non farsi mancare nulla aggiungiamo a queste anche la notizia di un Vescovo messicano, che senza colpo ferire, ha concelebrato la Messa insieme ad una “sacerdotessa”  anglicana , lesbica e sposata, ricevendo l'Eucarestia (qui)

Giunti a questo punto, il chaos sembra regnare e forse è venuto il momento, per chi si crede ancora Cristiano Cattolico, di intensificare la preghiera, visto che è l’unica arma che abbiamo a disposizione per contrastare il male che dilaga, affinché Gesù Cristo nostro Signore e Dio intervenga quanto prima, per porre fine a questo triste spettacolo. Sia lodato in eterno. Amen 

Giuseppe Aiello (1/2...continua

Mercoledi 10 settembre a.D. 2025

Sorgente (qui) e (qui)

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martedì 9 settembre 2025

CHIESA IN AGONIA/2. L'IMPOSSIBILE GIUBILEO OMOSESSUALE. Chiesa vilipesa e destabilizzazione delle anime


a cura di Veronica Cireneo 

Cari cattolici, presentiamo sotto questo titolo come fosse un "cahier de doleance" le vostre inevitabili e dolenti lamentazioni suscitate dall'abominevole ed impossibile (vedasi questo articolo su San Pier Damiani) Giubileo omosessuale, ospitato nientepopodimeno che nella Basilica Romana di San Pietro il 6 settembre scorso. Impotenti abbiamo dovuto assistervi, mentre chi avrebbe potuto e dovuto intervenire con efficacia a  difendere la Sposa di Cristo, l'Eucarestia e il Vangelo purtroppo se ne è lavato le mani. Forse che, ripetendosi la storia, laddove c' è un Giuda , spunta sempre anche un Pilato? Ad ogni modo è l'ora di alzare le nostre voci all’unisono con le grida delle pietre. Come si salveranno le nuove generazioni  con questo "catechismo pratico distorto" offerto al Mondo sul piatto dorato dell' etere a reti più che unificate? Quanta pazienza ci vuole! In attesa dei vostri contributi, che su richiesta possiamo pubblicare in forma anonima, vi presentiamo il secondo che ci ha raggiunto: la desolata confidenza di Nunzia. Buona lettura.

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Santa giornata a tutti voi, cari Alleati dell' Eucarestia.

Il mio cuore era gia turbato da tempo per quello che stava  accadendo all'interno della Chiesa, ma ho sperato che con il nuovo Papa la Chiesa Cattolica riaccendesse la sua luce per riaccendere quella delle anime che hanno perso completamente la Verità, e per confermare quelli che pur non avendola persa, hanno vissuto dubbi, tentennamenti e tribolazioni.


Ma quello che è successo con l'impossibile Giubileo omosessuale mi ha completamente destabilizzata, perché chi scrive ama Gesù, Maria e la Santa Chiesa Cattolica che è stata oltraggiata, umiliata e vilipesa e le nostre anime con lei agonizzano. Dio ci assista.

Nunzia

Martedì 9 settembre a.D. 2025

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