a cura di Veronica Cireneo
Storie come questa di Francesco, e ci scusiamo tanto per il ritardo con cui la pubblichiamo, ce ne arrivano a iosa... È di solo qualche giorno fa quest'altra dolente testimonianza giunta da Pordenone. Se ce lo avessero detto in anticipo che saremmo stati discriminati nella Casa di Dio, dai consacrati, nell'atto moralmente obbligatorio dell'Adorazione Eucaristica durante la Messa, al momento della Comunione fisica e spirituale con Gesù Cristo, non ci avremmo creduto. Eppure è accaduto ed accade. L' arroganza e la superbia di certi ministri - non possiamo più tacerlo - ha raggiunto un livello tale che può essere spiegato solo con la totale perdita della Fede, anche accompagnata da una sorta di invidia della Grazia altrui, peccato peraltro gravissimo contro lo Spirito Santo. Di una tristezza inaudita è l'involontaria e obbligatoria osservazione del livello d'inganno in cui sono irretiti tanti sacerdoti, falsi Cristi e falsi profeti, che si spingono al punto di farci vergognare di essere cattolici! Francesco a cui è stato recentemente imposto di non inginocchiarsi al momento della Comunione, ci chiede un consiglio. Lo daremo in fondo, visto che il problema è molto diffuso, dopo avervi consegnato la sua testimonianza. Buona, triste, lettura. Coraggio!
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Cara Veronica e gentili Alleati dell’Eucaristia,
mi rivolgo a voi con profondo rispetto e dolore interiore, per portarvi a conoscenza di una situazione che vivo con grande sofferenza spirituale e domandarvi possibilmente un'indicazione.
Mi è stato recentemente comunicato, sia dai sacerdoti della mia Parrocchia: Santa Maria Maddalena, che dal Vescovo di Bari, che non mi è più consentito ricevere la Santa Eucaristia rimanendo in ginocchio, perché – mi è stato detto – “la comunità parrocchiale deve seguire tutta la stessa prassi”.
Inizialmente, il parroco me lo presentava solo come consiglio, ma successivamente mi è stato imposto di non riceverLa più nel modo che è il più virtuoso.
Ultimamente infatti, quando ho provato a ricevere la Santa Eucaristia in ginocchio presso di lui, ha semplicemente atteso, immobile, senza offrirmeLa, finché non mi sono alzato in piedi. Solo allora me L’ha data.
Il viceparroco invece, me La concede ancora anche se si inginocchiato, ma ha chiaramente espresso che non lo fa volentieri. Mi aspetto, mentre spero che non accada, che arrivi a rifiutarmeLa anche lui, da inginocchiato.
Ritengo doveroso condividere quanto questa imposizione pesi sulla mia coscienza, poiché ricevere l’Eucaristia in ginocchio è per me un gesto di profonda adorazione e rispetto verso il Corpo di Cristo e non poterlo fare alla Sua Presenza è così mortificante da non poterlo descrivere. Come siamo arrivati a tanto? Se avete un suggerimento per il caso lo accoglierei più che volentieri.
Con rispetto e devozione, ringrazio per l’attenzione e la sensibilità. Che il Signore vi benedica nel vostro servizio.
Fraternamente, in Cristo
Francesco, da Bari
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Caro Francesco, il consiglio viene da Dio ed è estendibile a tutti quelli che si trovino nella tua stessa situazione.
- Prima raccomandazione: vai per primo a inginocchiarti a terra. Non attendere che si formi la fila, perché calpesteresti frammenti di Ostia che inevitabilmente cadono per mezzo di quelli che La ricevono con le mani. Muoviti quindi dal banco, prima che il sacerdote stesso lasci l'altare. Non bisogna obbedire ad ordini iniqui. Continua tranquillamente ad inginocchiarti. Se proprio lo desidera, si assumerà il sacerdote la responsabilità di negarti Cristo. Ma tu sei nel giusto. Perché dovresti cambiare? Per incarnare un errore? Non sarebbe né opportuno, né ragionevole.
- Se il sacerdote si rifiuta di comunicarti, resta comunque inginocchiato in preghiera ,mentre la fila per la Comunione scorre. Il tuo esempio resterà più a lungo nella memoria spirituale di chi ti osserva, sacerdote compreso, e sarà una prolungata consolazione per il Cuore umiliato di Gesù.
- Ti alzerai a fine distribuzione. Anche se non avessi ricevuto il Corpus Domini, per te resterebbe la Comunione Spirituale che ti otterrà comunque tutte le Grazie, nessuna esclusa, che Cristo aveva stabilito di donarti in quella specifica Comunione.
- Continua così. Altri ti seguiranno a ruota, perché dichiarare a Gesù Cristo il proprio amore inginocchiandosi alla Sua Presenza è il desiderio nascosto di molte anime che non trovano il coraggio di farlo da sole.
Dare l'esempio di adorazione pubblica in quel luogo parrebbe dunque essere la tua missione. Che è la missione stessa degli Alleati dell' Eucarestia, nati proprio per testimoniare la presenza Reale di Cristo nell'Ostia. Se poi poteste formare a Bari un gruppetto locale di fedeli pronti ad inginocchiarsi con te sarebbe preferibile, perché difficilmente il sacerdote potrebbe negare a tanti quello che trova il "coraggio" di negare ad uno solo.
Questi suggerimenti concreti vengono applicati da anni e in più parti dagli Alleati che, così facendo, hanno riportato la pratica della genuflessione in molte chiese dove era colpevolmente vietata. Perché lo facciamo? Perché ci rende felici obbedire e adorare il Signore come Egli merita e desidera. Gli altri sono liberi di fare come credono. Ma non si offendano se non li seguiremo. Non dal mondo, ma da Dio aneliamo ogni ricompensa.
Suggeriamo poi, laddove si abbia il desiderio di riportare un certo ordine e disciplina per tutto l'arco della celebrazione e non solo al momento della Comunione, di consultare e applicare il Vademecum degli Alleati. Redatto anni fa e ampiamente stampato e diffuso si è rivelato un'ottima arma per la battaglia nella fede: la nostra battaglia che conduciamo per collaborare alla Vittoria di Dio sulle tenebre del mondo.
Grazie per la tua testimonianza che ci dà l'occasione di rispondere ai tanti che ci chiedono consiglio sullo stesso tema e che aumentano ogni giorno di più. Purtroppo. Per questa ragione chiediamo ai nostri lettori che ove possibile, si diffonda questa testimonianza. Coraggio Francesco e grazie per tutto.
Sia lodato ed adorato in ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento dell' Altare. Fraternamente in Cristo...
Veronica Cireneo
martedì 3 giugno 2024
Chi vuole dare la propria testimonianza può rispondere sotto questo commentario o inviare un testo strutturato al seguente indirizzo mail degli Alleati alleatieucarestia@gmail.com
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