Carissimi amici cattolici, offriamo alla vostra spirituale attenzione le riflessioni di un seminarista, che abbiamo l'onore di enumerare tra le fila degli Alleati e che avete già avuto modo di conoscere ed apprezzare ( qui e qui ).
In questo brano ci parla dell'importanza della preghiera nella vita sacerdotale. Lo ringraziamo. Voglia Dio creare sacerdoti secondo il Suo Cuore e confermarli nella custodia della vera fede cattolica, che riparino ai pericolosi guasti prodotti da generazioni di lupi e tenebrosi voltagabbana, troppo spesso vestiti anche da preti. Buona lettura e meditazione ( parte I ).
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Sperando che quando scrivo la mia penna sia sempre ispirata dal Signore e che le mie affermazioni rimangano nei limiti dell' ortodossia, trovo conveniente preparare il terreno con la preghiera e l' adorazione, in modo che le parole abbiano "l' unzione del Signore".
Non solo in questo caso, ma in ogni attività della vita e della giornata, se nutriamo di preghiera l’ anima, tutto viene e risulta più facile, quasi da non doverci sforzare affatto. E accade tutto in modo molto naturale...
Il Signore usa sempre le nostre capacità, suoi doni, le conoscenze e le esperienze personali, ma se le condiamo con la preghiera, Egli le riveste della Sua Potenza.
"Cercate prima il Regno dei cieli.." dice il Signore. Sia questa allora la nostra preoccupazione, prima di compiere qualsiasi cosa.
Chi attinge ai principi cardine di una buona e sana vita spirituale, tutto il suo essere, l' intelletto, la volontà, la memoria, ed il corpo stesso, trovano giovamento dalle cose di Dio e dalle pratiche di devozione.
L' importanza fondamentale della preghiera per un sacerdote e non solo, è come un tesoro nascosto al mondo per cui vale la pena, una volta scoperta questa perla preziosa, vendere tutto e comprare il campo dove essa si trova.
Ma spesso molti sacerdoti e consacrati si affannano dietro la guida di infiniti gruppi parrocchiali: a fare apostolato su apostolato, alzandosi magari da una sedia all' altra, senza avere o trovare mai il tempo raccogliersi in preghiera, fino al punto che paradossalmente non trovano più gusto nell' adempiere il loro ministero ormai tutto intriso di attivismo, “ma vuoto di spirito” . Dimenticano anche di trovarsi nella Vigna del Signore e che il Signore ne è il proprietario. A causa di questa trascuratezza spirituale le anime vengono private dell’ alimento spirituale di cui i consacrati sono mediatori presso Dio.
Ed e così che assistiamo magari a prediche piene di parole, ma vuote di contenuti che non saziano lo spirito, anzi magari ci portano a distrazioni ed a viaggiare con la mente al di fuori dei confini delle mura della Chiesa in cui ci troviamo in quel momento.
I rimedi a questa inconsistenza delle prediche, i sacerdoti dovrebbero cercarli prima di tutto in una intensa unione con Dio, mediante la preghiera e la meditazione; nella mortificazione e nello studio, soprattutto della vita dei Santi dove troverebbero un modello da seguire che magari non trovano nei confratelli o nell' ambiente dove vivono o operano. Ricordo che il sacerdote è costituito principalmente per intercedere per il popolo, presso Dio.
Queste riflessioni che di seguito specifico meglio, valgono non solo per i sacerdoti, bensì anche per i laici e per qualsiasi cristiano che voglia agire secondo il Cuore di Cristo. Ovviamente secondo le personali possibilità e senza venire meno ai propri doveri di stato.
Per sintetizzare riassumo l'essenziale in 4 brevi punti.
Il sacerdote deve avere cura per la sua vita spirituale :
- dello studio/formazione cristiana permanente
- di compiere sacrifici/rinunce/mortificazioni
- di una intensa devozione alla Madonna
- dell' Adorazione eucaristica/ visite al Tabernacolo
• Per obbligo morale dello studio, si intende normalmente la Sacra Scrittura, il Catechismo, la vita dei santi, affinché anche l' intelletto abbia “il suo pane” che lo nutra e sul quale riflettere e sul quale la Grazia possa agire;
• Le rinunce e i sacrifici dispongono l' anima a non disperdere la Grazia che il Signore ci comunica. Questo permette di incanalare ogni nostra energia nelle cose di Dio ed a ricevere con più abbondanza ciò che il Signore vuole comunicarci, anche per comunicarlo noi agli altri.
Questi appena citati, anche se di secondaria importanza, sono mezzi indispensabili per raggiungere la santità, insieme alla devozione alla Madonna e all' adorazione Eucaristica che sono invece primari.
Lo studio ad un certo livello può non esser per tutti. Alcuni non hanno nemmeno molto tempo a disposizione per sedersi e leggere. Ma se c'è la Fede si può essere anche degli ignoranti dal punto di vista umano, come lo furono i giganti Santa Caterina, il Curato di Ars ecc.
Il Signore infatti quando si comunica non guarda tanto all' erudizione, quanto alla pratica delle virtù eroiche e riempie di vera Scienza Divina i Suoi servi fedeli. Riempie con i Doni dello Spirito Santo chi cerca la santità con una certa avidità e violenza contro il proprio ego, contro le proprie disordinate inclinazioni. Dice infatti il Signore: "Il Regno dei Cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono".
• Tra tutto la preghiera è la più fondamentale. Copre un compito tale che non si può e non si riesce a cominciare un cammino “se non si rivolgono le antenne verso la alto” . È impossibile infatti fare atti meritori se non si è sostenuti dalla grazia divina.
In nessun modo potrà vincere la battaglia contro il nemico infernale il soldato che non abbia la forza di indossare ed impugnare le armi di cui dispone: ossia i sacramenti, la Sacra Scrittura, le rinunce e sacrifici e se prima non si sia abbeverato alla fonte “di acqua viva” della preghiera e al "pane" dell' orazione. Infatti..
...tu preghi e le grazie piovono!
Un seminarista (fine prima parte. Continua...)
24 settembre 2025
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