sabato 31 maggio 2025

IL RITO ROMANO ANTICO: UN PATRIMONIO DA DIFENDERE. Supplica filiale a Sua Santità Papa Leone XIV.


a cura di Veronica Cireneo 

Carissimi, in questo articolo riportiamo il testo  della missiva, appena inviata con raccomandata postale all'indirizzo di  Sua Santità Papa Leone XIV .  Si tratta di una supplica filiale redatta a più mani, dove si domanda al Vicario di Cristo che vengano rimossi tutti gli ostacoli che impediscono, ai sacerdoti, di celebrare liberamente la Santa Messa Tradizionale. L'iniziativa ideata dai legali F.Fontana e R.De Petro è stata condotta e realizzata da "Iustitia in Veritate unitamente agli "Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo" - che già nell'autunno del 2023 avevano  inviato un appello ai Vescovi simile a questo. Massiccia è stata l'adesione di varie e pregiate associazioni, delle quali potete vedete la sigla in calce e ci scusiamo con quelle che non abbiamo potuto raggiungere, ma  volendo far recapitare la lettera per il giorno dell'imminente "Giubileo delle Associazioni", il tempo ci è stato tiranno. Con questa operazione, desideriamo  unire la voce italiana al coro mondiale contro l'inopportuna, quanto ingiustificata e crescente ostilità  verso la Messa di sempre, che si è recentemente levato, in  vario modo e a diverse latitudini: partito, di fatto, dalla Germania, per iniziativa del cardinal Muller (qui), ha raggiunto le Americhe (qui) per arrivare fino a noi. Nell'orante e fiduciosa attesa di una favorevole risposta ufficiale da parte della Santa Sede, ci impegnamo fin d'ora ad aggiornarvi tempestivamente circa l'esito dell'iniziativa. Madre del Buon Consiglio, ora pro nobis et pro Pontefice nostro Leone XIV. Così sia. 

§§§

SUPPLICA A SUA SANTITÀ PAPA LEONE XIV

Beatissimo Padre, 

grati per il dono che lo Spirito Santo ci ha elargito con la Vostra elezione a Sommo Pontefice della Chiesa Cattolica, ci teniamo a comunicarLe che quotidianamente La accompagniamo con la nostra filiale preghiera per implorare la Misericordia di Dio sulla Sua Persona e Sublime Opera di rappresentare, in Terra, Nostro Signore Gesù Cristo per pascere, con tutto l'amore di cui il Suo Cuore è capace, noi, Suo gregge.

Chi Le scrive è un gruppo di associazioni e realtà che, per iniziativa di Iustitia in Veritate in collaborazione con gli  Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo", approfittando del Giubileo delle Associazioni e Movimenti dell’8 giugno prossimo intendono presentare a Sua Santità la supplica di volerli esaudire in una richiesta che sta loro molto a cuore.

Quali sostenitori dell'importanza spirituale della liturgia - lex orandi, lex credendi, lex vivendi - abbiamo accolto con immensa gioia e speranza l'elogio delle liturgie orientali, formulato da Vostra Santità nei seguenti termini: «Quanto bisogno abbiamo di recuperare il senso del mistero così vivo nelle vostre liturgie ...[che] cantano la bellezza della salvezza e suscitano lo stupore per la grandezza divina che abbraccia la piccolezza umana!".

Condividiamo profondamente con Lei quanto sia necessario per la Fede recuperare il senso del Mistero, che in una liturgia non manipolata coinvolge l'intera persona, e come, per questo, sia da considerare più un'eredità da salvaguardare che uno strumento da controllare.

Con altrettanta felicità abbiamo condiviso l'appello all'unità nella carità contenuto nella Sua Omelia d’inizio Pontificato: "Vorrei che fosse il nostro primo grande desiderio una Chiesa unita segno di unità e di comunione".

Unità e comunione sono il sogno di milioni di cattolici, Santità, e sapendoLa concorde, nel nostro piccolo riteniamo che uno degli aiuti più efficaci per realizzare nei nostri tempi questo programma, nella Chiesa e della Chiesa, sia la celebrazione della Messa tridentina.  

L’equilibrio e la maturità liturgico-pastorale di Benedetto XVI manifestate nella promulgazione del Motu proprio “Summorum  pontificum” del 7 luglio 2006 e nella Sua lectio magistralis del 22 dicembre 2005 (discorso agli Uffici della curia), hanno evidenziato come sia essenziale abbandonare l’ermeneutica della frattura e seguire l’ermeneutica della continuità. 

Continuità meravigliosamente espressa nella Santa Messa della tradizione dove il Sacramento Eucaristico, godendo della massima venerazione, si rinnova quale Centro e Cuore dell'Unità della Chiesa Cattolica ed efficace mezzo per l’unità e per sanare le fratture. Sappiamo poi come la pace liturgica sia il presupposto di tutte le altre forme di pace.

Il rito antico lo sta peraltro riscoprendo un numero sempre maggiore di fedeli, perché la sofferenza spirituale che le restrizioni comportano in chi lo frequenta ha suscitato e continuamente suscita interesse e tenerezza anche in chi ne ignorava l'esistenza. 

Per non parlare poi di quanti troppo spesso sono discriminati nel rito riformato, del quale sempre Papa Benedetto XVI nella lettera di accompagnamento al Motu Proprio, evidenziava come col nuovo messale: “(...) in molti luoghi non si celebrava in modo fedele a quel messale, ma esso addirittura veniva inteso come un’autorizzazione o perfino come un obbligo alla creatività, la quale portò spesso a deformazioni della liturgia al limite del sopportabile”. 

Vediamo tra l’altro come, a fronte di un generale e vertiginoso calo di vocazioni, aumenti in maniera esponenziale il numero dei seminaristi negli ordini tradizionali e l'ortodossia attragga un numero sempre più crescente di fedeli.  

Non si stupisce di tutto ciò chi era presente in piazza San Pietro alla Celebrazione della Santa Messa Solenne della Sua intronizzazione, dove si sono visti molti fedeli inginocchiarsi, rispondere alle preghiere e ai canti in latino e, al momento della Comunione, ricevere la Sacra Ostia in bocca, grazie a molti sacerdoti perfettamente consci della legge universale della Chiesa, mai abrogata. 

E non è un caso se sacerdoti biritualisti sono pronti a testimoniare che, da quando hanno iniziato a celebrare il rito antico, raggiungono un più alto livello di concentrazione spirituale anche laddove fossero obbligati a celebrare il rito riformato.

La Messa tridentina, oggettivamente, permette di evitare gli abusi sottolineati da Benedetto XVI, tradotti poi nel documento della Congregazione del culto divino Redemptionis sacramentum, perché, impedendo qualsiasi atteggiamento di esaltazione, esibizionismo o protagonismo, in tale liturgia, dove le categorie dello spazio e del tempo si azzerano, si avverte in modo particolare la Bellezza e la Presenza di Dio e del Suo Regno Celeste, soprattutto grazie alla lingua latina che aiuta a trascendere il quotidiano per immergersi nell’atteggiamento di riverenza e adorazione che si deve alla Maestà Divina.

Oggi, però, i luoghi ove si celebra la Santa Messa con tale rito sono incredibilmente limitati e, in certe Diocesi, sono stati del tutto o quasi azzerati a seguito di provvedimenti che abbiamo dovuto accettare, vivendo dolorosamente le limitazioni applicate a questa meravigliosa liturgia che è, come Vostra Santità ha affermato: “un'eredità da salvaguardare e non uno strumento da controllare".

Ci facciamo pertanto portavoce di tantissimi che in Italia e nel mondo sono affezionati alla Santa Messa tradizionale cattolica, cosiddetta tridentina che, celebrata da sempre da innumerevoli vescovi e sacerdoti, ha suscitato nella storia della Chiesa tanti Santi e Martiri.

Alle nostre associazioni e gruppi, alcuni elencati in calce, aderiscono persone di ogni status: studenti, impiegati, casalinghe, insegnanti, medici, giornalisti, disoccupati, vaticanisti, giuristi, accademici, pensionati, liberi professionisti, famiglie intere, religiosi, religiose, sacerdoti, nonché quanti sono ritornati alla fede cattolica, dopo anni di lontananza o tiepidezza, accomunati dal fervente desiderio di pregare nel modo che ogni coscienza ritiene più consono al nutrimento spirituale. Lo stesso che fu dei nostri padri nella Fede.

Anche sostenuti e confortati dal can. 212 §2 del Codice di Diritto Canonico e per aver intuito la bontà del Vostro Cuore di Pastore, ci rivolgiamo dunque alla Vostra Santità con profonda umiltà e fiducia affinché, con la Sua benevolenza, vengano meno le restrizioni applicate alla liturgia tridentina, così che ogni fedele possa sentirsi libero di cercare e partecipare almeno settimanalmente alla Messa in Rito Romano Antico a vantaggio della propria crescita spirituale e a maggior Gloria di Dio.

Dichiarandoci disponibili per qualunque Sua necessità, imploriamo la Vostra Apostolica Benedizione affidando il Suo Ministero a Maria Santissima, Madre del Buon Consiglio che ha voluto suggerirci tutte e ciascuna delle parole scorse sotto ai Suoi occhi in questa lettera. Questo è il tempo di Amare l’Amore non Amato. 

Avv. Francesco Fontana

Milano, 31 maggio 2025 – Visitazione di Maria.

***

Sigle associazioni e gruppi primi firmatari e referenti

1) Iustitia in Veritate, www.iustitiainveritate.org - iustitiainveritate@gmail.com 

Presidente Avv. Francesco Fontana;

2) Alleati dell' Eucarestia e del Vangelo 

mail alleatieucarestia@gmail.com 

blog www.alleatieucarestiaevangelo.it 

Can.https://YOUTUBE.com/@alleatieucarestia 

co-fondatrice Veronica Cireneo 

referente spirituale Don Guglielmo Fichera: guglielmofichera@libero.it

3) Stilum Curiae;

4) Liberi in Veritate;

5) Cronache di Cielo e Terra;

6) La Brigata per la Difesa dell'ovvio;

7) Il cammino dei 3 sentieri;

8) Himmel Edizioni;

9) Spirito di Verità TV;

10) Fede e Cultura ( Foggia)

11) Fede & Cultura (Verona);

12) Paolo Gulisano blog

13) Popolo di San Marco

***

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•MAIL: alleatieucarestia@gmail.com (per comunicazioni e testimonianze)


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10 commenti:

Anonimo ha detto...

Deo gratias 🙏

Anonimo ha detto...

Grazie

Anonimo ha detto...

Prima dovete verificare se Leone XIV è un vero papa o un antipapa! Sacrosanta la Messa Vetu Sordo, ma prima, come veri cristiani, dovreste pretendere da quello che chiamate papa, il rinnegamento di tutte le eresie manifestate dal precedente antipapa Una tra tutte che Gesù Cristo è Dio ed è l'Unico Salvatore. Rinnegare l'adorazione della Pachiama, e di seguito tutte le altre eresie che voi già sapete e sottovalutate.

Anonimo ha detto...

Ringrazio sentitamente per la richiesta inviata al Santo Padre Leone XIV.
Che Dio conceda l'approvazione di quanto è stato espresso con tanto amore
e fedeltà a favore della Santa Messa Tridentina!!

Rosa ha detto...

Grazie

Veronica Cireneo ha detto...

Prima cosa l'analisi della propria coscienza, poi la pratica puntuale e amorevole del proprio dovere di stato, poi se ci avanza il tempo fare quello che si ritiene opportuno anziché imporlo agli altri che , viceversa, hanno già fatto il possibile e anche qualcosa po' di più. Ah,! Non manchi la gentilezza. È questione di rispetto. Saluti cari

Anonimo ha detto...

Bravissimi!!!Tra tante chiacchiere solo gli alleati fanno qualcosa di concreto per difendere la fede... Grazie

Anonimo ha detto...

preghiamo

Anonimo ha detto...

La richiests è bella e legittima, ma lasciate lavorare in pace il Papa. Eredita un disastro. Saprà Lui cosa fare e quando opererare. Non state a stuzzicare continuamente ...

Anonimo ha detto...

Anch'io ringrazio sentitamente per la richiesta fatta al santo padre Leone XIV, mettiamo tutto nelle mani di Dio e preghiamo.

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