lunedì, settembre 22, 2025

COMUNIONE SULLA MAN0? COLPA DELLA VILTA' DEI PRETI. Monsignor Ics







a cura di Veronica Cireneo 


L'articolo riguardante la distribuzione della  Comunione nella storia della Chiesa a firma del professore Gnerre, rilanciato da Stilum Curiae, è stato raggiunto dalla replica di Monsignor Ics, che finalmente formula una netta accusa nei confronti di un clero, etichettato per l'occasione come principale responsabile della sciatteria sacrilega con cui si è giunti a trattare l'Eucarestia. Lungi dal contraddirlo, Lo ringraziamo di cuore, anche a nome di quei prelati che non trovano in loro stessi il coraggio dell'ammissione di colpa e della conversione. Taluni così mediocri nella preparazione, vagano anche un po' troppo disadattati sulla via della fede, che se non ci fosse da piangere sarebbero pure divertenti. Tant'è. Buona lettura, possibilmente...

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Marco Tosatti. Carissimi StilumCuriali, mons. Ics ha letto l’articolo degli Alleati dell’Eucarestia e del Vangelo sulla comunione, pubblicato questa mattina, e ci ha inviato a tamburo battente questo commento. Buona lettura e diffusione.

§§§


La risposta di Monsignor Ics 

a Corrado Gnerre.

Carissimo Gnerre, grazie per aver ricordato quanto lei ha scritto sulla essenzialità di dare e ricevere la Eucarestia in bocca e mai sulle mani. Piuttosto ci si mortifichi e si faccia una Comunione Spirituale. 

Anch'io dissento totalmente dalla sentenza, frequente in taluni movimenti o prelature, che se il sacerdote rifiuta di darLa in bocca, si prenda in mano piuttosto che fare a meno della Santa Eucarestia. Ma non commento oltre, questo punto.

Va detto che il Vescovo argentino Monsignor Laise aveva preparato, a suo tempo, un documento di Magistero per conto di Benedetto XVI sul divieto/scoraggiamento della Comunione in mano. Papa Benedetto non ebbe il tempo per un Motu Proprio in proposito, ma su questo Laise pubblicò un libro.

• Ciò che vorrei dire, caro Gnerre, è che siamo noi sacerdoti che abbiamo nel tempo permesso questo sacrilegio. Come? Non abbiamo insegnato che cosa è la Sacra Eucarestia.

• Molto tempo fa la pratica della Comunione frequente non era praticata, proprio per rafforzarne l’ esigenza di preparazione alla Stessa.

• San Giovanni d’Avila insegnava la preparazione a ricevere Cristo, nella propria casa, sotto il proprio tetto e NON a partecipare “alla Tua mensa”. Ma quale mensa!?

Siamo stati noi sacerdoti a perdere il coraggio di continuare ad insegnare Chi È:  “il Pio Pellicano di cui una sola stilla di Sangue può salvare tutto il mondo…”, e il coraggio di continuare ad insegnare di non adattarsi a disposizioni inaccettabili.

E dovremmo sapere il motivo per cui ciò è accaduto. È accaduto per la cattiva  interpretazione che confonde prudenza con viltà. Sappiamo almeno riconoscerlo. Grazie

Monsignor Ics

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23 settembre 2025.

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