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| P. Joachim Heimerl, di Heimthal |
Veronica Cireneo. Carissimi, offriamo alla vostra attenzione le considerazioni sulla Fede e sulla Messa Tradizionale di padre Joachim Heimerl - accompagnate da un invito rivolto sia ai sacerdoti che ai fedeli - ed esposte in un articolo precedentemente apparso su Stìlum Curiae. Buona lettura
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Ci sono solo poche cose per cui vale la pena lottare.
Se certi sistemi statali o ideologie moderne appartengano a queste cose è discutibile, anche se la maggior parte dei vescovi e il Papa lo sostengono.
Tuttavia, tra le cose per cui vale la pena lottare ci sono la fede cattolica e la sua autentica espressione nella Santa Messa. Ed è chiaro che questa non può che essere la Messa che la Chiesa celebra fin dai tempi antichi.
Tuttavia, è anche chiaro che con la cosiddetta “nuova Messa” di Paolo VI è giunta una nuova fede, ed è proprio qui che risiede il problema: in definitiva, la Chiesa si è divisa sulla “nuova Messa” e sulla nuova fede, e lo testimonia l’aspra lotta condotta contro la Messa tradizionale.
Nessuno può essere cattolico se non è d’accordo con la fede tradizionale e la Messa tradizionale, se le rifiuta o, come Papa Francesco, se addirittura si oppone ad esse, ed è questa contraddizione in se stessa che sta lentamente distruggendo la “nuova Chiesa”.
Ma che dire di coloro che sono rimasti fedeli alla fede cattolica e quindi alla Messa tradizionale?
Esiste davvero una lotta unita per la causa cattolica?
Vorrei che fosse così, ma le contraddizioni all’interno della Chiesa hanno da tempo influenzato i vari gruppi all’interno della tradizione.
Le confraternite di San Pio e di San Pietro ne sono un simbolo: una segue la retta via cattolica, l’altra ritiene che sia imperativo sottomettersi al Papa a tutti i costi, perché il Papa è, dopotutto, il Papa, e perché non si può essere “cattolici” senza il Papa, una sorta di “deus in terris”. Un tempo era così; questo è vero, ma quei tempi sono finiti almeno dopo lo sfortunato pontificato di Francesco.
Da allora, l’eresia, l’apostasia e l’idolatria hanno conquistato la Chiesa e, invece di lottare per la fede tradizionale e la Messa tradizionale, coloro che sono ancora veramente cattolici si rivolgono costantemente a Roma per chiedere il permesso per ciò che è sempre stato permesso e non può mai essere proibito, ovvero la Messa tradizionale.
Papa Pio V le concesse validità “eterna”, le diede un carattere quasi dogmatico e vincolò i sacerdoti a questa forma del Rito Romano una volta per tutte.
Ma chi avrebbe mai pensato che nella Chiesa cattolica “eterno” non significasse “per sempre”?
E chi avrebbe mai pensato che non ci fosse praticamente nessuno che osasse sfidare un papa che pensa di poter disporre della Santa Messa, imporle divieti e creare eccezioni, come se fosse lui l’unico signore del culto divino?
La cosa più sacra può davvero risiedere nella discrezione di una persona e della sua alta carica? Difficilmente!; E se così fosse: che valore avrebbe allora il sacro?
Devo confessare: ho un debole segreto per Martin Lutero, ma non avrei mai pensato di rivelarlo in relazione alla Messa tradizionale.
La mia debolezza, tuttavia, riguarda solo la frase più famosa di Lutero, quella che pronunciò davanti all’imperatore alla Dieta di Worms: “Eccomi qui, non posso fare altro. Che Dio mi aiuti”.
Cari amici della Santa Messa tradizionale, cari cattolici nel vero senso della parola! Quando e dove pronunci questa o una frase simile e in tal modo difendi con decisione la vera fede cattolica?
Non basta semplicemente sopportare l’odio romano per la “vecchia” Messa o spiritualizzarla come un “male necessario” per semplicità, perché tutto questo non viene da Dio, ma al massimo dal diavolo, ed è proprio a questo che dobbiamo resistere a tutti i costi.
Cari fratelli, celebrate la Messa latina tradizionale! Non avete bisogno di alcun permesso per farlo, perché questo permesso vi è stato concesso attraverso l’ordinazione. Pio V lo ha confermato e la storia della Chiesa lo testimonia! Se questo non vi basta, allora niente è abbastanza (...).
Probabilmente lo sentiamo tutti: all’interno della Chiesa, siamo impegnati in una battaglia finale per le verità della fede cattolica.
Che questa sia una battaglia per la Messa tradizionale è ovvio, e qui spetta a ciascuno di noi difendere la propria posizione, anche se ciò significa farsi valere come Lutero alla Dieta di Worms!
P. Joachim Heimerl
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