mercoledì, dicembre 31, 2025

Perché è conveniente celebrare la Messa nella lingua latina? Alleati per la Messa Antica. Programmazione 2026

  

a cura di Veronica Cireneo 

Il latino è la lingua che meglio rappresenta la Sposa di Cristo e la liturgia della Chiesa Cattolica. Da sempre utilizzata e diffusa da diventare universalmente riconosciuta, ha reso in passato molto agevole la partecipazione alla Santa Messa in qualsiasi nazione Cattolica estera ci si trovasse, per vacanze o motivi di lavoro, a trascorrere dei periodi più o meno prolungati. Non è più così, purtroppo, da quando la Messa riformata viene celebrata in volgare, dato che la lingua di una Nazione non corrisponde a quella di un'altra. Con questo articolo di Don Matthias Gaudron intendiamo offrire un' interessante analisi storico-teologico, che sostiene l'utilità del latino nelle celebrazioni liturgiche.

A corredo del brano, proponiamo in calce, il consueto appello di reclutamento fedeli che, per il nuovo anno, non è più solo finalizzato a celebrare Messe Antiche nelle case da parte di sacerdoti di passaggio, fuori diocesi, ma sarà anche finalizzato ad organizzare cenacoli di preghiera domestici e catechesi sacerdotali in presenza. Attenzione agli indirizzi mail, che per motivi di comodità tecnica abbiamo modificato, annullando i precedenti. Ringraziamo Dio per l'anno che si sta concludendo in queste ore e mettiamo nelle Sue Mani Benedette ogni giorno e ogni opera dell'anno che verrà. Lieto, fruttuoso e sereno anno nuovo a tutti. Un grazie di cuore anche ai nostri affezionati lettori, autori, collaboratori e commentatori. Che siete tanti. Buona lettura e diffusione 

§§§



Nella liturgia non si può usare la lingua corrente

Come si dismettono gli abiti da lavoro, così è oltremodo conveniente che la lingua della santa liturgia per celebrare il culto divino non sia quella di tutti i giorni.

La lingua volgare non concorda con l’azione sacra. In Occidente, il latino è stato per secoli la lingua della liturgia. In altre parti della Chiesa ed anche in numerose religioni non cristiane vi è anche una lingua sacra. La fissità della lingua liturgica, a fronte dell’evolversi della lingua volgare, sembra una costante in tutta l’umanità.

I Greci scismatici, nella liturgia usano il greco antico; i Russi usano lo slavo. Al tempo di Cristo, gli Ebrei usavano per la liturgia l’ebraico antico, che non era la lingua corrente (e né Gesù, né gli Apostoli hanno biasimato questa usanza). La stessa cosa avviene nell’islam (l’arabo letterario, lingua per la preghiera, non è più compreso dalla massa) e in certe religioni orientali. Anche i pagani romani, per il loro culto avevano delle formule arcaiche divenute incomprensibili.

L’uomo ha per natura il senso del sacro: egli comprende d’istinto che il culto divino non dipende da lui e che deve rispettarlo e trasmetterlo così come l’ha ricevuto, senza permettersi di stravolgerlo. L’impiego di una lingua fissa e sacra nella religione è conforme alla psicologia umana al pari alla natura immutabile delle realtà divine.

Il senso del mistero

La Messa realizza dei misteri ineffabili che nessun uomo può comprendere perfettamente. Questo carattere misterioso trova la sua espressione nell’impiego di una lingua misteriosa, che non è immediatamente compresa da tutti (è anche per questo che certe parti della Messa vengono recitare a bassa voce). La lingua vernacolare, al contrario, dà l’impressione superficiale di una comprensione che in realtà non c’è.

Le persone pensano di comprendere la Messa perché è celebrata nella loro lingua madre. In effetti, esse generalmente non sanno alcunché dell’essenza del Santo Sacrificio.

Non si tratta di ergere un muro che maschera tutto, ma, al contrario, di fare apprezzare meglio le prospettive; e per far questo occorre tenere una certa distanza.

Per penetrare un po’ nel mistero della Messa, la prima condizione è riconoscere umilmente che in realtà si tratta di un mistero, qualcosa che ci supera.

L’impiego del latino nella liturgia comporta il senso del mistero anche per coloro che conoscono questa lingua. Il fatto stesso che si tratti di una lingua speciale, distinta dalla lingua madre e dalla lingua ordinaria (una lingua che, di per sé, non è immediatamente compresa da tutti, anche se, di fatto, è compresa) è sufficiente a dare una certa distanza, che incoraggia il rispetto.

• Una minore comprensione?

Lo studio del latino cristiano deve essere vivamente incoraggiato. Lo sforzo che esso richiede contribuirà ad elevare verso il mistero – mentre la lingua volgare tende ad abbassare al livello umano. Il Concilio di Trento prescrive al sacerdote di predicare spesso sulla Messa e di spiegare i riti ai fedeli. I fedeli inoltre hanno il messalino in cui le preghiere latine sono tradotte. In questo modo, essi possono avere accesso alle belle preghiere della liturgia senza che i vantaggi del latino vadano perduti. L’esperienza dimostra inoltre che nei nostri paesi latini la comprensione del latino liturgico (se non in tutti i particolari almeno in maniera complessiva) è relativamente facile per chi si interessa.

Lo sforzo di attenzione richiesto favorisce la vera partecipazione dei fedeli alla liturgia: quella dell’intelligenza e della volontà. Mentre la lingua volgare rischia al contrario di incoraggiare la pigrizia.

Per vivere nello spirito di preghiera tutte le proprie attività, bisogna saper lasciare queste attività per un certo tempo per dedicarsi solo alla preghiera.  E lo stesso qui: usare, di tanto in tanto, un linguaggio sacro per prendere coscienza della trascendenza di Dio, sarà un aiuto, e non un impedimento, alla preghiera in ogni momento.

•L'unità della Chiesa

La fede immutabile richiede uno strumento proporzionato: una lingua che sia la più immutabile possibile, tale che possa servire da riferimento. Ora, il latino, che non è più una lingua corrente, non cambia più o quasi. Invece in una lingua corrente le parole possono subire rapidamente dei cambiamenti notevoli di significato e di registro (possono assumere una connotazione peggiorativa o ridicola che non avevano prima). L’uso di una tale lingua può dunque comportare facilmente degli errori o delle ambiguità, mentre l’uso del latino preserva sia la dignità sia l’ortodossia della liturgia (1).

Impiegata nella liturgia per quasi duemila anni, la lingua latina è stata come santificata. E’ confortante poter pregare con le stesse parole che i nostri antenati e tutti i sacerdoti e i monaci hanno usato per secoli. Così, unendo la nostra preghiera alla loro, sentiamo in maniera concreta la continuità della Chiesa attraverso i tempi. Il tempo e l’eternità si uniscono.

Il latino non manifesta solo l’unità della Chiesa attraverso i tempi, ma anche attraverso lo spazio (2). Favorendo l’unione con Roma (così è stata preservata la Polonia dallo scisma slavo) esso unisce tra loro tutte le nazioni cristiane.

Prima del concilio Vaticano II, la Messa di rito romano era celebrata dappertutto con la stessa lingua. I fedeli ritrovavano sui cinque continenti la Messa della loro parrocchia. Oggi questa immagine dell’unità è distrutta.

Non vi è più alcuna unità nella liturgia: né nella lingua, né nei riti; al punto che chi assiste ad una Messa celebrata in una lingua che non conosce troverà molto difficile persino identificare le parti principali.

Il latino manifesta cosa è la Chiesa

La nostra Chiesa è Una, Santa, Cattolica e Apostolica. 

La lingua latina contribuisce a suo modo ad ognuna di queste caratteristiche (3):

- per la sua genialità (lingua imperiale), il suo carattere ieratico (lingua “morta), e soprattutto la consacrazione che ha ricevuto, insieme all’ebraico e al greco sul titulum della croce (4), serve in modo eccellente la santità della liturgia;

- per il suo uso universale e sovranazionale (non è più la lingua di alcun popolo), manifesta la sua cattolicità;

- per il suo legame vivo con la Roma di San Pietro, e con tanti Padri e Dottori della Chiesa che furono allo stesso tempo eco degli Apostoli e artigiani del latino liturgico (essi forgiarono non solo le orazioni, gli inni e i responsori, ma lo stesso latino cristiano, che è in molti modi un rinnovamento completo del latino classico), è il garante della sua apostolicità, infine

- attraverso il suo uso ufficiale, che ne fa la lingua di riferimento per il magistero, il diritto canonico e la liturgia, contribuisce efficacemente alla triplice unità della Chiesa: unità di fede, unità di governo e unità di culto.

Don Matthias Gaudron

Fonte

•••

APPELLO-RECLUTAMENTO FEDELI PER: MESSA ANTICA, CENACOLI E CATECHESI DOMESTICHE IN PRESENZA.

Gli Alleati dell' Eucarestia sono nati per difendere i diritti di Dio e dei fedeli che vogliono ricevere l'Ostia, dal sacerdote, in ginocchio e in bocca, diritto che si vedono spesso negato nelle Messe riformate, amano il rito antico: la Santa Messa di sempre in cui facilmente si percepisce il Sacro Mistero farsi presente. 

Essendo un movimento concreto, che vuole operare sia intimamente che nella realtà territoriale e su insistente richiesta da parte di alcuni, che ne sentono maggiormente la necessità spirituale, per l'anno a venire intendiamo organizzare incontri in presenza tra fedeli, nelle case, per raggiungere un triplice scopo:

• attivare catechesi con sacerdoti locali. Chiediamo ai sacerdoti  di accompagnarci a comprendere e amare sempre più il Sacrificio Eucaristico e i temi fondamentali della nostra Fede, dottrinali e magisteriali, attraverso incontri formativi domestici in presenza, possibilmente a cadenza regolare.

• realizzare Cenacoli di Preghiera, incontri organizzati in presenza, nelle nostre case per la recita del santo Rosario quotidiano o settimanale. Meglio se presieduti da un consacrato, ma se impossibilitati, vanno bene anche senza. 

• celebrare Messe Antiche domestiche con sacerdoti di passaggio, provenienti  da qualsiasi Diocesi.

- I sacerdoti desiderosi di celebrare in rito antico fuori dalla propria Diocesi,  scriveranno una maìl all'indirizzo del referente di zona, per accordarsi sul giorno e l’orario dell'arrivo e della celebrazione. Il celebrante sarà solo pregato di esibire il celebret valido. 

- Se ci sono chiesette private fuori mano o luoghi idonei per poter celebrare, tanto meglio, ma vanno benissimo anche le case (per offrire ospitalità scrivere a alleatimessaecenacoli3@gmail.com)

- Cerchiamo di reclutare un certo numero di fedeli interessati alla Messa di sempre, per la riduzione delle spese liturgiche, di vitto e alloggio e di trasferta del sacerdote (i fedeli interessati scrivano una mail al referente locale)

Al momento gli Alleati che hanno messo gentilmente a disposizìone la propria abitazione per Messe, cenacoli e catechesi, a cui può scrivere sia il sacerdote di passaggio che il fedele interessato ad usufruire delle pie attività programmate, sono presenti in queste 6 aree geografiche:

1) PADOVA. Luca -  Cell:  3484360088.

2) BIELLA. Maria alleati.messaantica@yahoo.com

3) ADRIA/ROVIGO. Matteo matdavi@gmail.com

4) MÈSSINA, Angela angelamaggiolino@gmail.com 

5) CAMPOBASSO. Guido - riccimario81@gmail.com

6) CIVITAVECCHIA/VITERBO

Piera: leicichiama@gmail.com

- Chiunque voglia fare altrettanto, mettere cioè a disposizione la propria abitazione per realizzare gli incontri proposti scriva alla Redazione all'indirizzo alleatimessaecenacoli3@gmail.com  indicando i propri dati anagrafici, telefono, provincia di residenza e una mail, indicando il modo preferito per essere contattati dai fedeli (mail o cellulare). Al prossimo appello di reclutamento la nuova città verrà inserita in questo elenco. I dati personali resteranno riservati. 


Buon anno nuovo, amici. Insistiamo sulla conversione del cuore

A noi la battaglia, a Dio la Vittoria.


31 dicembre a.d 2025

***

Grazie per aver letto questo articolo. Se ti è piaciuto condividilo con i tuoi contatti e su altri social. Grazie 

Puoi lasciare un commento e, per restare aggiornato, unirti agli Alleati cliccando sui seguenti link:

• CANALE TELEGRAM DEGLI ALLEATI DELL'EUCARESTIA  

• CANALE TELEGRAM DI VERONICA CIRENEO

• CANALE YOUTUBE

• SITO INTERNET

• MAIL  (per comunicazioni, segnalazioni, testimonianze, riflessioni personali, invio articoli e per proporsi come collaboratori)

•  MAIL MESSA/CENACOLI (per Messe, catechesi e cenacoli domestici in presenza)

        
          














Nessun commento:

Post in evidenza

Perché è conveniente celebrare la Messa nella lingua latina? Alleati per la Messa Antica. Programmazione 2026

   a cura di Veronica Cireneo  Il latino è la lingua che meglio rappresenta la Sposa di Cristo e la liturgia della Chiesa Cattolica. Da semp...