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Don Alberto Secci |
a cura di Veronica Cireneo
In questo quinto contributo della rubrica: "Portiamo la Messa antica in ogni Diocesi", gli Alleati di Biella ci presentano la prima parte del pensiero di don Alberto Secci sulla correttezza dell' atteggiamento da tenere nei confronti della liturgia. Il sacerdote - anche appassionato di pittura -presso la città di Vocogno (Verbania) celebra la Santa Messa esclusivamente in rito romano antico, ritenendo il biritualismo una scelta abbastanza incomprensibile e pericolosa. Conclude l'articolo il consueto appello per il reclutamento di nuovi fedeli per la Messa Antica, a Biella. Buona lettura, adesione e diffusione.
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Don Secci nel suo studio, mostra un autoritratto §§§ |
Nelle Diocesi rimane una mentalità negativa o sospettosa al riguardo del rito tradizionale. Si pensa che questo ritorno al rito antico sia una concessione, un indulto, un atto di bontà del Santo Padre (BenedettoXVI) a favore di quei cattolici, sacerdoti e fedeli che non si sono ancora adattati alla modernità.
Se le cose stessero così, sarebbe un falso indicare che la Messa tradizionale non fu mai abolita!
Ogni sacerdote può, senza chiedere a nessuno, celebrare secondo il Messale tradizionale. Questa affermazione sembra rimasta chiusa nelle stanze delle curie, per paura che “un simile male si diffonda”.
Il rito tradizionale deve invece, in modo salutare, influenzare positivamente la Chiesa tutta, caduta in una delle sue crisi più spaventose.
In quali seminari si insegna la Tradizione liturgica della Chiesa ai chierici? Perché si continua a non insegnare la Messa tradizionale ai seminaristi? Perché di fatto si vieta loro di assistere alla Messa tradizionale?
Ha del tragicamente ridicolo il far assistere ai riti della Chiesa orientale, invitare i preti ortodossi, e vietare la presenza di quei preti che hanno abbracciato la Tradizione.
Si danno le chiese alle comunità ortodosse, separate da Roma non solo per insignificanti motivi disciplinari, ma per questioni dogmatiche, e non si concedono Parrocchie personali di rito tradizionale, sperando che i fedeli e i sacerdoti si stanchino di domandarle
(...) dalla Messa tradizionale deve venire tutta un’opera di edificazione delle anime, tutta una educazione cristiana, tutta un’opera di santificazione, di cui il mondo ha estremamente bisogno.
La Messa tradizionale esiste per lo scopo stesso per cui esiste la Chiesa: salvare le anime. Non ha senso concederla per “intrattenere” i fedeli, per dare loro un brivido estetico! No: la Messa tradizionale c’è per santificare gli uomini, per edificare la Chiesa, per far rinascere le parrocchie, per ricostruire le scuole, per curare gli ammalati, per ridare speranza agli afflitti… in una parola per fare il Cristianesimo. Non può restare agli “arresti domiciliari”.
Se avessimo ritenuto che la Messa com’è celebrata nella quasi totalità delle chiese andasse bene, non avremmo deciso di passare totalmente al rito antico.
Sia ben chiaro: non stiamo dicendo che la Messa nel Novus Ordo (la Messa di Paolo VI, riformata dopo il Concilio Vaticano II) non sia valida! Ci mancherebbe! Affermare questo sarebbe non ragionare più in modo cattolico!
Certo che la Messa di Paolo VI è valida, certo che è una vera Messa, solo che è così ridotta nel suo esprimere il senso cattolico del Santo Sacrifico di Cristo, da non educare compiutamente i fedeli ed anche i sacerdoti che la celebrano.
Molti diranno: “Ma se è una vera Messa, se è valida, di che cosa vi preoccupate?”.
Ci preoccupiamo di crescere in un senso cattolico della vita, vogliamo vivere integralmente una vita cristiana, per questo vogliamo vivere con la Messa della Tradizione.” (fonte)
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APPELLO-RECLUTAMENTO FEDELI PER LA MESSA ANTICA NELLA DIOCESI BIELLESE.
• Noi Alleati di Biella siamo innamorati di questa Messa in cui percepiamo il Sacro farsi presente. Per questo abbiamo iniziato a fare le nostre mosse per avviare una Messa Tridentina celebrata con regolarità nella nostra città.
• Come già comunicato, abbiamo trovato una Chiesa consacrata, privata, a pochi km dal centro abitato. Siamo aperti a valutare altre Chiese o luoghi idonei sul territorio, se qualcuno volesse offrirci la possibilità.
• Cerchiamo altri fedeli, innamorati come noi della Messa di Sempre, che vogliano unirsi a noi per aumentare il numero, necessario per la riduzione delle spese
• Cerchiamo altresì sacerdoti anche extra-diocesani disposti a celebrare, che vengano saltuariamente a trovare amici o parenti biellesi e sacerdoti diocesani che possano accompagnarci a comprendere e amare sempre più la verità del Sacrificio Eucaristico nella forma tradizionale.
Poniamo il nostro desiderio nelle mani della Madre della Chiesa, Maria Santissima, rendendoci disponibili ad aiutare, con consigli e suggerimenti, fedeli di altre Diocesi che vogliano attivare la Messa antica nella loro provincia.
Per contattarci via mail, questo è l'indirizzo: alleati.messaantica@yahoo.com
Vi aspettiamo numerosi, mentre anticipiamo che il prossimo articolo verterà sulla parte seconda di questo stesso articolo.
Fraternamente in Cristo ➕
Alleati di Biella del Rito Antico (...segue)
Martedì 13 agosto 2025
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1 commento:
Per altro, in questi tempi di confusione, la scelta del Rito Antico offre il grosso vantaggio di 'bypassare' (se ho capito bene) la controversa formula dell' 'una cum Papa nostro':
https://sfero.me/article/-scherzo-prete-benedetto-xvi-nome
Forse è questa una delle principali ragioni per cui i nemici della Chiesa vorrebbero eradicare la Messa Vetus Ordo, mentre alcuni Cardinali fedeli alla Tradizione (tra cui Burke e Koch) vorrebbero invece di togliervi ogni restrizione:
https://www.lifesitenews.com/news/cardinal-koch-it-is-desirable-for-pope-leo-to-lift-restrictions-on-latin-mass/
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