a cura di Veronica Cireneo
Sentiti ringraziamenti al professore C.Gnerre per le sue pratiche pillole di saggezza spirituale. Oggi ci parla delle giaculatorie che sono preghiere brevissime da recitare spesso durante la giornata e in particolare modo nei momento di necessità o pericolo, per avere un contatto e colloquio continuo con il Cielo, la Gran Madre di Dio e la Santissima Trinità, facilitando la personale e altrui santificazione. Buona lettura.
§§§
Il dovere di santificarsi è di ogni cristiano. Gesù lo dice chiaramente: "Siate perfetti come è perfetto il Padre vostro Celeste" (Matteo 5). Ebbene, questa santificazione non è un obiettivo che deve palesarsi a fasi alterne: adesso sì, dopo no e più in là... non so. No, deve essere una costante!
Resta però il fatto che la nostra vita è formata da attimi e situazioni diverse. Non fa nulla. Anzi, ciò ci deve far capire che i fatti, i momenti, le situazioni possono anche essere diversi, ma non deve mai sparire e mutare il desiderio di santificarsi.
• L’Abbé Freige, nel suo famoso: "Santifichiamo il momento presente", così scrive:
"Un mezzo per aiutarci a ben santificare il momento presente, sono le giaculatorie. In rapporto alla pratica della santificazione del momento presente, esse sono come il soffio di vento sul fuoco che si spegne, il colpo d’ala per l’uccello che librandosi nell’aria rallenta il volo; un buon cordiale per il viaggiatore affaticato".
• San Francesco di Sales […] raccomanda insistentemente questo mezzo.
Egli afferma che questo esercizio delle giaculatorie è alimento della devozione; che a rigore questo esercizio può sostituire tutti gli altri, ma che nessun altro potrebbe sostituirlo, ed aggiunge: “Vi scongiuro di abbracciarlo di tutto cuore, e di non lasciarlo più”. Siamovi dunque fedeli.
“Aspirate sovente a Dio - dice ancora il santo vescovo di Ginevra - con slanci brevi, ma ardenti del cuore.
Ammirate la sua beltà, invocate il suo aiuto, gettatevi in spirito ai piedi della croce, adorate la sua bontà, interrogatelo spesso sulla vostra salvezza, donategli mille volte al giorno la vostra anima, fissate i vostri occhi interiori sulla sua dolcezza, tendetegli la mano come un piccolo bambino fa col suo padre, mettetelo sul vostro petto come un mazzolino profumato, fissatelo nella vostr’anima come uno stendardo, e fate che il cuore palpiti di amor di Dio”.
Sì, siamo fedeli a questa pia pratica delle giaculatorie. Saremmo tanto meno scusabili di non averla, in quanto essa non domanda né un tempo lungo, né alcuna fatica.
Ad ogni istante, durante il lavoro, come durante la ricreazione, durante i viaggi come durante le notti insonni, nelle gioie come nelle pene, dappertutto, sempre, possiamo alzare il cuore a Dio e dare, con questo mezzo, a ciascuna particella del tempo prezioso che costituisce per noi il momento presente, il grado di santità che lo consacrerà alla Gloria di Dio e al bene della nostra anima.
Corrado Gnerre
9 settembre 2025
Sorgente (qui)
***
Per restare aggiornato unisciti agli Alleati dell'Eucarestia cliccando sui seguenti link:
•CANALE TELEGRAM DEGLI ALLEATI DELL'EUCARESTIA
• CANALE TELEGRAM DI VERONICA CIRENEO
• MAIL (per comunicazioni, segnalazioni, testimonianze, invio articoli e riflessioni personali)
Benvenuti
Nessun commento:
Posta un commento