martedì 29 luglio 2025

"SED LIBERA NOS A MALO" : IL POTERE DEL DEMONIO E LA FORZA DELLA PREGHIERA. Riflessione sul Pater Noster di don Mario Proietti


a cura di Veronica Cireneo 

Una breve e molto significativa riflessione sulla potenza del "Pater Noster" :  arma consegnataci da Gesù Cristo, da scagliare con quotidiana efficacia contro le forze del male. Don Mario Proietti

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Don Mario Proietti 

Un amico (….) mi ha chiesto quali siano le azioni ordinarie e straordinarie del demonio sull’uomo e sulle cose. Ne parliamo oggi, proprio mentre la liturgia ci propone il Vangelo in cui Gesù insegna a pregare: «Signore, insegnaci a pregare» (Lc 11,1). 

La risposta del Maestro non è un trattato, ma la consegna di un’arma: il Padre nostro

Non è solo la preghiera più bella, ma la più potente contro le insidie del male, perché termina con un grido: «Liberaci dal male», che il Catechismo interpreta così: «Il termine ‘male’ in questa domanda non è astratto: indica una persona, Satana, il Maligno» (CCC 2851).

Ecco allora il realismo della fede: il demonio esiste, agisce, ma NON è onnipotente

Il Catechismo afferma: «Il potere di Satana non è infinito; egli non è che una creatura, potente per il fatto che è puro spirito, ma pur sempre creatura: non può impedire l'edificazione del Regno di Dio» (CCC 395). 

San Tommaso insegna che non può muovere la nostra volontà, ma agisce «per modum persuasivum», cioè con suggestioni, illusioni, eccitazioni disordinate (Summa Theologiae, I, q.114, a.3). La Scrittura lo chiama «omicida fin dal principio» e «padre della menzogna» (Gv 8,44).

La sua azione si manifesta in due modi. L’azione ordinaria è la tentazione: insinuare pensieri contrari alla legge di Dio, confondere la coscienza, alterare il giudizio. È l’inganno che spinse Eva a credere al serpente, e che ancora oggi porta tanti a sostituire la verità con la menzogna.

Poi ci sono le azioni straordinarie, rare ma possibili: infestazioni, vessazioni, ossessioni e, nei casi più gravi, la possessione, in cui il demonio prende possesso del corpo, non dell’anima. In questi casi la Chiesa interviene con la forza di Cristo attraverso l’esorcismo solenne (Rituale Romanum).

Come vincere questa lotta? Gesù oggi ce lo dice: pregare sempre e non stancarsi. «Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto» (Lc 11,9).

La vittoria non è frutto di strategie psicologiche, ma della Grazia. 

San Paolo lo proclama: «Rivestitevi dell’armatura di Dio per poter resistere alle insidie del diavolo» (Ef 6,11). 

Questa armatura è fatta di fede, sacramenti, Parola, Rosario, umiltà e perseveranza. 

È il grido del Padre Nostro che diventa difesa quotidiana, la preghiera che Cristo ci ha consegnato come scudo contro il Maligno: «et ne nos inducas in tentationem, sed libera nos a Malo».

Non dimentichiamolo: il demonio è forte, ma infinitamente più forte è il Sangue di Cristo che lo ha vinto per sempre. Perciò, nella preghiera fiduciosa e perseverante, nella vita di grazia, nella comunione con la Chiesa, il male non ha l’ultima parola. Come scrive San Giovanni: «Colui che è in voi è più grande di colui che è nel mondo» (1 Gv 4,4).

Don Mario Proietti,

Domenica 27 luglio 2025

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