Ci hanno cacciato dalle chiese!
Non era difficile, allora, intravedere in talare - quell’abito che come il suono delle campane ricorda al mondo che non crede, che non spera e che non ama, che: Dio esiste! - sacerdoti inginocchiati in preghiera, rosario in mano, interrompere volentieri il santo dialogo, per disporsi su richiesta, ad eseguire quelle corpose e limpide confessioni, che colpivano chiaramente e duramente il peccato, mentre il peccatore veniva preso a cuore, seguito, accompagnato e indirizzato sulla via sicura della salvezza.
Com’era bello sapere di avere una guida competente nella sfera spirituale e un esempio a cui fare riferimento nel momento del bisogno! Veniva facile obbedire a quei pastori, anche quando essi ci ordinavano atteggiamenti e stili di vita, contrari ai viziati usi e costumi che in confessione avevamo manifestato, accusandoci.
E, la Domenica, la celebrazione della Santa Messa in cui il sacerdote spezzava la Parola di Dio e il Suo Corpo, per nutrirci di ciò che non transita giacché eterno, veniva eseguita con tale regolarità e devozione da sentirsi diventare, al parteciparvi, stabili come sulla roccia, anche rientrando a casa.
Rivolto ad oriente, spalle al popolo, il Ministro del Sole si immolava sul Calvario, Ipse Christus, come canale di Grazia del Sacrificio Perpetuo a beneficio proprio, del mondo intero e trapassato, a cui ci faceva partecipi comunicandoci, in ginocchio e sulla lingua, il Santissimo Sacramento, dopo averci nutrito di corpose e cristocentriche omelie, piene d’amore e di dettagli teologici e pratici sulla Persona e Divinità di Gesù Cristo. Il catechismo, e non la politica, la faceva da padrone.
In quelle occasioni alle donne era permesso anche di versare senza imbarazzo qualche lacrima, dato che l’uso diffuso e consueto del velo muliebre, segno di sottomissione allo Spirito Santo, si faceva difensore e custode di quelle lacrime che, lateralmente, come barriera ad indiscrezioni altrui, segretava.
Nelle Messe riformate, invece, alla sopravvivenza delle quali la gerarchia ecclesiastica tiene molto, accade di tutto: accade tutto tranne quello che ha a che fare con la Volontà Dio.
È diventato quasi impossibile ormai riconoscersi in questa chiesa moderna che sembra una navicella alla deriva, guidata più da Caronti che da Santi! Piuttosto è evidente che questa chiesa così come appare, non è utile. Che è dannosa, quando non traumatizzante, per la fede. Dispiace evidentemente a Cielo e Terra la rarefazione delle presenze, quasi desertificazione delle chiese.
Ma come si poteva soprassedere alla violenza esercitata sulle anime nostre (“Quando avrete modernizzato la Chiesa, chi era dentro uscirà e chi era fuori non entrerà”, affermò Papa Pio X), che condisce senza tregua le moderne Celebrazioni Eucaristiche dove, contro ogni diritto di Dio e della Sua creatura, i più dei consacrati impongono pratiche sanitarie al posto delle pie, come conditio sine qua non per la partecipazione al sacro rito?
E l’abominevole pratica della Comunione sulle mani? Sì: impongono la comunione sulle mani, quindi obbligano il fedele ad oltraggiare Cristo Stesso e ad infrangere il 1° Comandamento. (Eppure l’Aquinate disse che solo le cose consacrate possono toccare l’ostia e che le cose consacrate sono: il calice, il corporale e le mani del sacerdote).
Non solo. Vietano di inginocchiarsi in chiesa: in certi casi con tanto di cartello esplicativo, appeso sui portoni, o ben visibile alle pareti, recante la dicitura: “VIETATO INGINOCCHIARSI”.
Ma chi sono veramente questi ecclesiastici che stabiliscono ed impongono che in chiesa si faccia ciò che non si deve fare, che non si è mai fatto e che è contrario alla Volontà di Dio, degli Angeli, di Maria SS e di tutti i Santi?
Chi sono veramente costoro? Non hanno sentito essi la vocazione? E da chi è stata giudicata valida? Non hanno frequentato i seminari? Chi li ha istruiti? Su quali testi si sono preparati? Non sono stati consacrati? E allora come è possibile che questo clero del III millennio non sappia: che la chiesa è l’ospedale dell’anima;
Come sia possibile non lo sappiamo, ma sappiamo che non prenderemo ordini incondizionatamente, da questo clero ambiguo, in certi casi palesemente prostituito.
Ma i sacerdoti rimasti fedeli al Maestro e alla Missione ci sono?
Certo che ci sono, ma sono così in contraddizione con la moda dei tempi che sono malvisti: alcuni addirittura scomunicati, sospesi a divinis come pericolosi eretici!
Ma che valore possono avere queste sospensioni? Sarebbe come se Schettino, comandante della nave tristemente nota per essersi schiantata sugli scogli, bocciasse Amerigo Vespucci all’esame di nautica. (mi scuso, se viene da ridere!).
Ai sacerdoti che Gesù vede già nella Gloria, Egli si manifesta all’improvviso, come un ladro di notte, per recuperarli, ristabilire in loro l’ordine della Fede, della Speranza e della Carità, e liberarli dalla dittatura della menzogna, che li vorrebbe, quali primizie, prede e vittime.
Avete saputo, ad esempio, come si è comportato Gesù col don colombiano di Bogotà, del quartiere di Claret? Ve lo racconto: è accaduto, intorno alla metà del febbraio appena trascorso, che il 33enne padre Fredy Leonardo Herrera Fuentes, durante la celebrazione della Santa Messa, un attimo prima di iniziare l’omelia, ebbe all’improvviso la visione di Gesù calpestato dai fedeli che prendono la comunione in piedi e sulle mani, provando sul suo corpo il dolore dello schiacciamento e nel cuore quello dell’offesa da piegarsi in due di fronte all’ambone, singhiozzante e in lacrime. Risollevatosi a fatica, mentre la platea versava in un silenzio interrogativo assordante, sempre singhiozzando, dal microfono proclamò: “Da oggi in poi in questa chiesa la Comunione verrà distribuita solo sulla lingua e in nessun altro modo. Perché Dio è vivo nell’ostia”. Vedete su YouTube quello splendido miracolo di consapevolezza divina e folgorazione [QUI].
Sono interventi del Salvatore, lanciati in quelle occasioni in cui non si abbia tempo di fare calcoli. Egli confida evidentemente nel fatto che un numero sempre più ampio di anime sappia che la Comunione sulle mani non corrisponde alla Sua Volontà, anche se la permette.
Ci sono anime, tra voi che leggete, che intendano quanto deve soffrire Gesù di vedersi oltraggiato nell’abominio della Comunione in mano, se cadono inevitabilmente frammenti di particole, regolarmente calpestati dai fedeli in coda, da portarli da sotto le scarpe chissà dove?
Oh, anime che avete saputo: astenetevi dal toccare l’Ostia Santa con le vostre mani! Preferite la Comunione Spirituale, che salvò la fede dei nipponici, quando in Giappone vennero vietate le Messe per due o tre secoli e che spesso nei monasteri i frati recitano ogni quarto d’ora. È in uso la seguente:
COMUNIONE SPIRITUALE
Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separarmi da te.
Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia”.
Proseguiremo l’argomento, a Dio piacendo, in un futuro prossimo, con qualche altro intervento di approfondimento sull’Eucarestia.
Cordialmente in Gesù e Maria
Veronica Cireneo ( nel 2022)
Grazie per aver letto questo articolo. Se ti è piaciuto sostienici con un like, un commento o condividilo con i tuoi contatti e su altri social. Grazie molte per la gradita collaborazione.
Contatti per restare aggiornati in tempo reale sulle attività degli Alleati dell'Eucarestia:
• CANALI TELEGRAM - t.me/alleanza3
•YOUTUBE https://YOUTUBE.com/@alleatieucarestiaevangelo
•BLOG https://alleatieucarestiaevangelo.blogspot.com
•MAIL: alleatieucarestia@gmail.com (per comunicazioni e testimonianze)