giovedì 5 giugno 2025

LA TENEREZZA della COMUNIONE con le MANI GIUNTE. Come era, come sta diventando e la Comunione Spirituale. (parte I/VII)

La tenerezza della Comunione con le mani giunte – Parte Prima
di Veronica Cireneo 

Questo è il primo di una serie di sette articoli sull'Eucarestia che la sottoscritta elaborò nell' anno 2022 in piena crisi socio-sanitaria quando la Comunione sulla mano divenne un obbligo. Non per la scrivente che mai toccò un'Ostia consacrata, con il risultato di sentirsi attribuire molti epiteti tra cui quello di: pazza fanatica, retrograda che furono tra gli altri i più simpatici. E solo quando un giorno, un sacerdote iperinoculato nel vedermi inginocchiata al momento della Comunione, paonazzo perse le staffe (ne parleremo nella V parte) , anche tentando una colluttazione che cadde nel vuoto a causa della mia assoluta mancata reazione, capii che quello che stavo facendo non avrei mai dovuto smettere di farlo. Capii che il mondo si era davvero dimenticato della Presenza Reale di Cristo nell'Ostia e che ci voleva qualcuno , molti qualcuno, che si offrissero per darne testimonianza. Nacquero così nel 2023 gli Alleati dell'Eucarestia: oggi circa 4000 membri sparsi in tutt'Italia che molto hanno sensibilizzato il popolo di Dio dando ovunque esempio di devozione e genuflessione di fronte al Corpus Domini, contro il trand e nonostante i detrattori laici e consacrati . Alta sarà la ricompensa celeste. Lodiamo il Signore
Grazie a tutti. Buona lettura.

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Prenderò in prestito l’incipit con cui il dottor Angelicus, San Tommaso D’Aquino, iniziava le Sue lezioni: “Questa è una mela. Chi non è d’accordo può andare via” per dire che alla fine ce l’hanno fatta! Sì!
Ci hanno cacciato dalle chiese!
   

Ci fu un tempo in cui lo Stato, la Chiesa e gli abitanti della Nazione sembravano costituire un’unica Famiglia. Era il tempo in cui qualsiasi problema capitasse, si sapeva di potersi vantaggiosamente recare in un luogo intimo ed anche fisico, in cui andare a riversare i propri affanni. Dove? Come dove? Lì, davanti al Tabernacolo! Sempre posto in bella vista al centro dell’Altare Maggiore (“Non separate il tabernacolo dall’altare” ebbe a dire Papa Pio XII), con tanto di fiammella laterale attiva ad indicare la Presenza Viva, Attenta, Generosa e Amorosa del nostro Redentore, in attesa di noi.

Non era difficile, allora, intravedere in talare - quell’abito che come il suono delle campane ricorda al mondo che non crede, che non spera e che non ama, che: Dio esiste! -  sacerdoti inginocchiati in preghiera, rosario in mano, interrompere volentieri il santo dialogo, per disporsi su richiesta, ad eseguire quelle corpose e limpide confessioni, che colpivano chiaramente e duramente il peccato, mentre il peccatore veniva preso a cuore, seguito, accompagnato e indirizzato sulla via sicura della salvezza.

Com’era bello sapere di avere una guida competente nella sfera spirituale e un esempio a cui fare riferimento nel momento del bisogno! Veniva facile obbedire a quei pastori, anche quando essi ci ordinavano atteggiamenti e stili di vita, contrari ai viziati usi e costumi che in confessione avevamo manifestato, accusandoci.

E, la Domenica, la celebrazione della Santa Messa in cui il sacerdote spezzava la Parola di Dio e il Suo Corpo, per nutrirci di ciò che non transita giacché eterno, veniva eseguita con tale regolarità e devozione da sentirsi diventare, al parteciparvi, stabili come sulla roccia, anche rientrando a casa.

Rivolto ad oriente, spalle al popolo, il Ministro del Sole si immolava sul Calvario, Ipse Christus, come canale di Grazia del Sacrificio Perpetuo a beneficio proprio, del mondo intero e trapassato, a cui ci faceva partecipi comunicandoci, in ginocchio e sulla lingua, il Santissimo Sacramento, dopo averci nutrito di corpose e cristocentriche omelie, piene d’amore e di dettagli teologici e pratici sulla Persona e Divinità di Gesù Cristo. Il catechismo, e non la politica, la faceva da padrone.

In quelle occasioni alle donne era permesso anche di versare senza imbarazzo qualche lacrima, dato che l’uso diffuso e consueto del velo muliebre, segno di sottomissione allo Spirito Santo, si faceva difensore e custode di quelle lacrime che, lateralmente, come barriera ad indiscrezioni altrui, segretava. 

Tutto era così intimo, delicato, riservato, profumato di incenso e di sacro e così è ancora oggi nelle Messe Antiche, che si avviano ad abolire! Ma non ci riusciranno mai e in futuro ne vedremo le ragioni.

Nelle Messe riformate, invece, alla sopravvivenza delle quali la gerarchia ecclesiastica tiene molto, accade di tutto: accade tutto tranne quello che ha a che fare con la Volontà Dio.

È diventato quasi impossibile ormai riconoscersi in questa chiesa moderna che sembra una navicella alla deriva, guidata più da Caronti che da Santi! Piuttosto è evidente che questa chiesa così come appare, non è utile. Che è dannosa, quando non traumatizzante, per la fede. Dispiace evidentemente a Cielo e Terra la rarefazione delle presenze, quasi desertificazione delle chiese.

Ma come si poteva soprassedere alla violenza esercitata sulle anime nostre (“Quando avrete modernizzato la Chiesa, chi era dentro uscirà e chi era fuori non entrerà”, affermò Papa Pio X), che condisce senza tregua le moderne Celebrazioni Eucaristiche dove, contro ogni diritto di Dio e della Sua creatura, i più dei consacrati impongono pratiche sanitarie al posto delle pie, come conditio sine qua non per la partecipazione al sacro rito?

E l’abominevole pratica della Comunione sulle mani? Sì: impongono la comunione sulle mani, quindi obbligano il fedele ad oltraggiare Cristo Stesso e ad infrangere il 1° Comandamento. (Eppure l’Aquinate disse che solo le cose consacrate possono toccare l’ostia e che le cose consacrate sono: il calice, il corporale e le mani del sacerdote).

Non solo. Vietano di inginocchiarsi in chiesa: in certi casi con tanto di cartello esplicativo, appeso sui portoni, o ben visibile alle pareti, recante la dicitura: “VIETATO INGINOCCHIARSI”. 
Alcune volte, nei casi di resistenza o recidiva, i guardiani del “sars bau-bau”, allo scopo di risultare più persuasivi agli occhi dei detrattori psico-pandemici, cercano ausilio nella minaccia di appellarsi alla forza pubblica. In certe chiese il problema viene risolto alla radice, attraverso l’eliminazione dei banchi, a loro volta sostituiti con sedie, sistemate a quella “perfetta distanza di sicurezza” che sappiamo: il mitico metro.

Ma chi sono veramente questi ecclesiastici che stabiliscono ed impongono che in chiesa si faccia ciò che non si deve fare, che non si è mai fatto e che è contrario alla Volontà di Dio, degli Angeli, di Maria SS e di tutti i Santi?

Chi sono veramente costoro? Non hanno sentito essi la vocazione? E da chi è stata giudicata valida? Non hanno frequentato i seminari? Chi li ha istruiti? Su quali testi si sono preparati? Non sono stati consacrati? E allora come è possibile che questo clero del III millennio non sappia: che la chiesa è l’ospedale dell’anima; 
che il Direttore Sanitario è Gesù Cristo; che esiste un Catechismo; che la confessione è la condizione assoluta per lo stato minimo di dignità; che in chiesa si sta in ginocchio, come Maria sotto la Croce; e che la Comunione va data sulla lingua, fatto salvo l’indulto nei casi eccezionali come stabilito?

Come sia possibile non lo sappiamo, ma sappiamo che non prenderemo ordini incondizionatamente, da questo clero ambiguo, in certi casi palesemente prostituito.

Ma i sacerdoti rimasti fedeli al Maestro e alla Missione ci sono? 
Certo, che ci sono! Come potrebbe Gesù l’Altissimo, l’Onnipotente, Re della Carità, Freccero d’Amore, sempre intento nel Tabernacolo a costruire dardi, mancare il bersaglio dei cuori dei Suoi Ministri che diffonderanno il Suo Verbo e consacreranno il Suo Corpo e il Suo Sangue Preziosissimo fino alla fine dei tempi come da Lui stabilito con il concorso e l’approvazione del Padre e dello Spirito Santo? (e anche se c’è qualche autorevole incompetente in materia che sostiene che le Persone della SS Trinità sono in lite tra loro, si sappia che è falso come il cinghiale bianco!).

Certo che ci sono, ma sono così in contraddizione con la moda dei tempi che sono malvisti: alcuni addirittura scomunicati, sospesi a divinis come pericolosi eretici!

Ma che valore possono avere queste sospensioni? Sarebbe come se Schettino, comandante della nave tristemente nota per essersi schiantata sugli scogli, bocciasse Amerigo Vespucci all’esame di nautica. (mi scuso, se viene da ridere!).

Ai sacerdoti che Gesù vede già nella Gloria, Egli si manifesta all’improvviso, come un ladro di notte, per recuperarli, ristabilire in loro l’ordine della Fede, della Speranza e della Carità, e liberarli dalla dittatura della menzogna, che li vorrebbe, quali primizie, prede e vittime.

Avete saputo, ad esempio, come si è comportato Gesù col don colombiano di Bogotà, del quartiere di Claret? Ve lo racconto: è accaduto, intorno alla metà del febbraio appena trascorso, che il 33enne padre Fredy Leonardo Herrera Fuentes, durante la celebrazione della Santa Messa, un attimo prima di iniziare l’omelia, ebbe all’improvviso la visione di Gesù calpestato dai fedeli che prendono la comunione in piedi e sulle mani, provando sul suo corpo il dolore dello schiacciamento e nel cuore quello dell’offesa da piegarsi in due di fronte all’ambone, singhiozzante e in lacrime. Risollevatosi a fatica, mentre la platea versava in un silenzio interrogativo assordante, sempre singhiozzando, dal microfono proclamò: “Da oggi in poi in questa chiesa la Comunione verrà distribuita solo sulla lingua e in nessun altro modo. Perché Dio è vivo nell’ostia”. Vedete su YouTube quello splendido miracolo di consapevolezza divina e folgorazione [QUI].

Sono interventi del Salvatore, lanciati in quelle occasioni in cui non si abbia tempo di fare calcoli. Egli confida evidentemente nel fatto che un numero sempre più ampio di anime sappia che la Comunione sulle mani non corrisponde alla Sua Volontà, anche se la permette. 
Ma chi Lo ama non può non sapere che: un conto è ciò che Dio permette. Un conto è la Sua Volontà.

Ci sono anime, tra voi che leggete, che intendano quanto deve soffrire Gesù di vedersi oltraggiato nell’abominio della Comunione in mano, se cadono inevitabilmente frammenti di particole, regolarmente calpestati dai fedeli in coda, da portarli da sotto le scarpe chissà dove? 

Si sappia che su questo barbaro costume Gesù confidò alla mistica tedesca Justine Klotz le seguenti parole di minaccia: “Se non interromperete questo abominio, permetterò che la terra non produca mai più alcun frutto”.

Mentre, tra le parole dei santi, colpiscono su tutte quelle di Madre Teresa di Calcutta: “Fra i tanti mali presenti nel mondo, nessuno mi rende tanto triste, come vedere la Comunione afferrata con le mani”.

Oh, anime che avete saputo: astenetevi dal toccare l’Ostia Santa con le vostre mani! Preferite la Comunione Spirituale, che salvò la fede dei nipponici, quando in Giappone vennero vietate le Messe per due o tre secoli e che spesso nei monasteri i frati recitano ogni quarto d’ora. È in uso la seguente:

COMUNIONE SPIRITUALE

Gesù mio, io credo che sei realmente presente nel Santissimo Sacramento.

Ti amo sopra ogni cosa e ti desidero nell’ anima mia. Poiché ora non posso riceverti sacramentalmente, vieni almeno spiritualmente nel mio cuore.

Come già venuto, io ti abbraccio e tutto mi unisco a te; non permettere che mi abbia mai a separarmi da te.

Eterno Padre, io ti offro il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo in sconto dei miei peccati, in suffragio delle anime del purgatorio e per i bisogni della Santa Chiesa. Credo in Te, spero in Te, Ti amo. Così sia”.


Proseguiremo l’argomento, a Dio piacendo, in un futuro prossimo, con qualche altro intervento di approfondimento sull’Eucarestia.

Intanto teniamo a mente, fratelli che qui siete, che su questo tema si gioca la salvezza dell’anima propria e che la salvezza dell’anima è indipendente dalle mode! A presto!

Cordialmente in Gesù e Maria

Veronica Cireneo ( nel 2022)
co-fondatrice e referente degli Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo)

Giovedì 5 giugno 2025

*Prima di una serie di sette riflessioni sull'Eucarestia, scritte in epoca pandemica che pubblicheremo via via, e che a posteriori si sono rivelate germe e motivo propulsore della nascita del movimento degli Alleati dell'Eucarestia e del Vangelo. 

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mercoledì 4 giugno 2025

COLLOQUIO TELEFONICO TRA LEONE XIV E V.PUTIN per una soluzione diplomatica.

 

a cura di Veronica Cireneo 
Nella telefonata odierna avvenuta tra Papa Leone e V. Putin, Sua Santità ha chiesto allo zar di fare un gesto che favorisca la pace. Cosa alla quale si sarebbe detto favorevole se non fosse che Kiev sta cercando l'escalation.

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Il direttore della Sala Stampa della Santa Sede ha confermato la telefonata avvenuta nel pomeriggio. Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace e ha sottolineato l’importanza del dialogo tra le parti per cercare soluzioni al conflitto

Oggi pomeriggio “c’è stata una conversazione telefonica tra Papa Leone XIV e il Presidente Putin”. Lo ha confermato in serata il direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Matteo Bruni. “Nel corso della telefonata, oltre alle questioni di mutuo interesse - ha riferito Bruni - è stata prestata particolare attenzione alla situazione in Ucraina e alla pace. Il Papa ha fatto un appello affinché la Russia faccia un gesto che favorisca la pace, ha sottolineato l’importanza del dialogo per la realizzazione di contatti positivi tra le parti e cercare soluzioni al conflitto”.

Si è parlato, inoltre, “della situazione umanitaria, della necessità di favorire gli aiuti dove necessario, degli sforzi continui per lo scambio dei prigionieri (...)”.

“Papa Leone - ha concluso Bruni - ha fatto riferimento al Patriarca Kirill, ringraziando per gli auguri ricevuti all’inizio del suo pontificato e ha sottolineato come i comuni valori cristiani possano essere una luce che aiuti a cercare la pace, difendere la vita e cercare un’autentica libertà religiosa”.

martedì 4 giugno 2025

 Fonte Qui


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martedì 3 giugno 2025

COME PESA SULLA MIA COSCIENZA IL DIVIETO DI INGINOCCHIARMI DAVANTI ALL' EUCARESTIA! NON POSSO OBBEDIRE! I suggerimenti degli Alleati dell' Eucarestia.


a cura di Veronica Cireneo 

Storie come questa di Francesco, e ci scusiamo tanto per il ritardo con cui la pubblichiamo, ce ne arrivano a iosa... È di solo qualche giorno fa quest'altra dolente testimonianza  giunta da Pordenone. Se ce lo avessero detto in anticipo che saremmo stati discriminati nella Casa di Dio, dai consacrati, nell'atto moralmente obbligatorio dell'Adorazione Eucaristica durante la Messa, al momento della Comunione fisica e spirituale con Gesù Cristo, non ci avremmo creduto. Eppure è accaduto ed accade. L' arroganza e la superbia di certi ministri - non possiamo più tacerlo - ha raggiunto un livello tale che può essere spiegato solo con la totale perdita della Fede, anche accompagnata da una sorta di invidia della Grazia altrui, peccato peraltro gravissimo contro lo Spirito Santo. Di una tristezza inaudita è l'involontaria e obbligatoria osservazione del livello d'inganno in cui sono irretiti tanti sacerdoti, falsi Cristi e falsi profeti, che si spingono al punto di farci vergognare di essere cattolici! Francesco a cui è stato recentemente imposto di non inginocchiarsi al momento della Comunione, ci chiede un consiglio. Lo daremo in fondo, visto che il problema è molto diffuso, dopo avervi consegnato la sua testimonianza. Buona, triste, lettura. Coraggio!

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Cara Veronica e gentili Alleati dell’Eucaristia,

mi rivolgo a voi con profondo rispetto e dolore interiore, per portarvi a conoscenza di una situazione che vivo con grande sofferenza spirituale e domandarvi possibilmente un'indicazione.

Mi è stato recentemente comunicato, sia dai sacerdoti della mia Parrocchia: Santa Maria Maddalena, che dal Vescovo di Bari, che non mi è più consentito ricevere la Santa Eucaristia rimanendo in ginocchio, perché – mi è stato detto – “la comunità parrocchiale deve seguire tutta la stessa prassi”.

Inizialmente, il parroco me lo presentava solo come consiglio, ma successivamente mi è stato imposto di non riceverLa più nel modo che è il più virtuoso. 

Ultimamente infatti, quando ho provato a ricevere la Santa Eucaristia in ginocchio presso di lui, ha semplicemente atteso, immobile, senza offrirmeLa, finché non mi sono alzato in piedi. Solo allora me L’ha data. 

Il viceparroco invece, me La concede ancora anche se si inginocchiato, ma ha chiaramente espresso che non lo fa volentieri. Mi aspetto, mentre spero che non accada, che arrivi a rifiutarmeLa anche lui, da inginocchiato.

Ritengo doveroso condividere quanto questa imposizione pesi sulla mia coscienza, poiché ricevere l’Eucaristia in ginocchio è per me un gesto di profonda adorazione e rispetto verso il Corpo di Cristo e non poterlo fare alla Sua Presenza è così mortificante da non poterlo descrivere. Come siamo arrivati a tanto? Se avete un suggerimento per il caso lo accoglierei più che volentieri.

Con rispetto e devozione, ringrazio per l’attenzione e la sensibilità. Che il Signore vi benedica nel vostro servizio.

Fraternamente, in Cristo

Francesco, da Bari

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Caro Francesco, il consiglio viene da Dio ed è estendibile a tutti quelli che si trovino nella tua  stessa situazione. 

- Prima raccomandazione: vai per primo a inginocchiarti a terra.  Non attendere che si formi la fila, perché calpesteresti frammenti di Ostia che inevitabilmente cadono per mezzo di quelli che La ricevono con le  mani. Muoviti quindi dal banco, prima che il sacerdote stesso lasci l'altare. Non bisogna obbedire ad ordini iniqui. Continua tranquillamente ad inginocchiarti. Se proprio lo desidera, si  assumerà  il sacerdote la responsabilità di negarti Cristo. Ma tu sei nel giusto. Perché dovresti cambiare? Per incarnare un errore? Non sarebbe né opportuno, né ragionevole.

- Se il sacerdote si rifiuta di comunicarti, resta comunque inginocchiato in preghiera ,mentre la fila per la Comunione scorre. Il tuo esempio resterà più a lungo nella memoria spirituale di chi ti osserva, sacerdote compreso, e sarà una prolungata consolazione per il Cuore umiliato di Gesù. 

- Ti alzerai a fine distribuzione. Anche se non avessi ricevuto il Corpus Domini, per te resterebbe la Comunione Spirituale che ti otterrà comunque tutte le Grazie, nessuna esclusa, che Cristo aveva stabilito di donarti in quella specifica Comunione. 

- Continua così. Altri ti seguiranno a ruota, perché dichiarare a Gesù Cristo il proprio amore inginocchiandosi alla Sua Presenza è il desiderio nascosto di molte anime che non trovano il coraggio di farlo da sole.

Dare l'esempio di adorazione pubblica in quel luogo parrebbe dunque essere la tua missione. Che è la missione stessa degli Alleati dell' Eucarestia, nati proprio per testimoniare la presenza Reale di Cristo nell'Ostia. Se poi poteste formare a Bari un gruppetto locale di fedeli pronti ad inginocchiarsi con te sarebbe preferibile, perché difficilmente il sacerdote potrebbe negare a tanti quello che trova il "coraggio" di negare ad uno solo. 

Questi suggerimenti concreti vengono applicati da anni e in più parti dagli Alleati che, così facendo, hanno riportato la pratica della genuflessione in molte chiese dove era colpevolmente vietata. Perché lo facciamo? Perché ci rende felici  obbedire  e adorare il Signore come Egli merita e desidera. Gli altri sono liberi di fare come credono. Ma non si offendano se non li seguiremo. Non dal mondo, ma da Dio aneliamo ogni ricompensa. 

Suggeriamo poi, laddove si abbia il desiderio di riportare un certo ordine e disciplina per tutto l'arco della celebrazione e non solo al momento della Comunione, di consultare e applicare il Vademecum degli AlleatiRedatto anni fa e ampiamente stampato e diffuso si è rivelato un'ottima arma per la battaglia nella fede: la nostra battaglia che conduciamo per collaborare alla Vittoria di Dio sulle tenebre del mondo. 

Grazie per la tua testimonianza che ci dà l'occasione di rispondere ai tanti che ci chiedono consiglio sullo stesso tema e che aumentano ogni giorno di più. Purtroppo. Per questa ragione chiediamo ai nostri lettori che ove possibile, si diffonda questa testimonianza. Coraggio Francesco e grazie per tutto.

Sia lodato ed adorato in ogni momento Gesù nel Santissimo Sacramento dell' Altare. Fraternamente in Cristo...

Veronica Cireneo

martedì 3 giugno 2024


Chi vuole dare la propria testimonianza può rispondere sotto questo commentario o inviare un testo strutturato al seguente indirizzo mail degli Alleati alleatieucarestia@gmail.com

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