a cura di Veronica Cireneo
Cari lettori offriamo alla vostra attenzione queste riflessioni dell'amico Giuseppe Aiello circa la mannaia della censura che si è scagliata contro il blog MiL-Messainlatino e già pubblicate sul sito ComunicazionePC, che ringraziamo per la cortesia. Buona lettura
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Verità e tradizione fanno paura. Ecco perché, probabilmente, il blog “Messa in Latino” è stato rimosso dal Web
È una notizia di quelle che lasciano l’amaro in bocca. Il blog Messa in Latino è stato rimosso da Google con un colpo di spugna. La motivazione della rimozione da parte del colosso tecnologico mondiale è stata un laconico “Hate speech“.
Se cerchiamo il significato di tale termine leggiamo che esso indica una violazione delle norme di Blogger (piattaforma gratuita utilizzata dalla redazione di Messa in Latino per pubblicare gli articoli) circa l’incitamento all’odio, la violenza e la discriminazione verso persone (razza, sesso, genere etc).
Faccio una piccola premessa dicendo che trovo una cosa sensata “mettere a tacere” un blog che pubblica contenuti che ledono e offendono, ma in questo caso stiamo parlando di un blog che tratta argomenti inerenti la Fede Cattolica Cristiana e che da molti anni offre contenuti apprezzati e ben articolati, che certamente non contengono elementi che possono essere considerati di natura offensiva, né tantomeno violenta.
Detto questo, è davvero difficile pensare che Messa in Latino sia stato rimosso per Hate Speech. E allora quale potrebbe essere il motivo per cui BigG ha deciso di rimuovere Messa in Latino? La risposta a questa domanda è semplice. Google (o chi per lui) ha deciso di “intervenire” probabilmente perché Messa in Latino dal lontano 2007 si occupa di diffondere contenuti che hanno come intenzione quella di difendere la Chiesa e la sana dottrina legata alla tradizione.
Il problema è proprio questo. Dopo il Concilio Vaticano II è iniziata una vera battaglia all’interno della Chiesa proprio contro la tradizione. Una tradizione odiata dai cosiddetti modernisti i quali, aiutati da uno stato dichiaratamente laico, hanno avuto terreno fertile nell’iniziare ad ammorbidire e smantellare tutte quelle verità che non vogliono più essere considerate tali in quanto troppo scomode.
Parliamoci chiaro. Il Vangelo di Gesù Cristo è diventato troppo “pesante da digerire” e per questo motivo si cerca di colpire senza pietà tutti quelli che invece lo difendono, sostengono e diffondono per la salvezza delle anime.
La “colpa” di Messa in Latino, per Google, è stata proprio quella di non essersi mai minimamente discostata dal difendere la tradizione. Con ottimi articoli, interviste e contributi ha sempre cercato di difendere la verità.
Anziché ricevere un encomio per l’ottimo servizio prestato, Messa in Latino si trova oggi con un blog rimosso e con esso anche i contenuti, che poi sono la cosa più importante. Che dire, posso solo comprendere l’amarezza di chi dopo tanti anni ha dovuto subire questa ingiustizia. Anni di pubblicazioni (si spera che questi siano stati salvati dalla redazione) mandati in frantumi con un semplice termine che non spiega nulla, perché semplicemente non significa nulla.
Colgo l’occasione per ribadire con forza lo sconcerto che ha provocato in me la decisione di Google di rimuovere il blog Messa in Latino. Con questa rimozione Google rischia di creare un precedente che potrebbe colpire in futuro tutte quelle voci che risultano essere “fuori dal coro”.
Invito tutti i movimenti Cattolici a fare il possibile affinché Google torni sui suoi passi, perché Messa in Latino deve ritornare al suo posto senza se e senza ma.
Affido la mia personale preghiera a Nostro Signore Gesù Cristo affinché Messa in Latino riceva la giustizia che merita, in quanto voce di verità in un mare di menzogne e falsità.
Giuseppe Aiello, Catania
Domenica 20 luglio 2025
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