a cura di Veronica Cireneo
Cari amici che ci seguite, dato che il nostro blog ultimamente si è occupato di seminari, non possiamo esimerci dal proseguire su questa china offrendo alla vostra attenzione la testimonianza che segue. Contiene una serie di orribili ricordi, vera e propria galleria degli orrori, raccolti qua e là dalla voce di giovani dalla vocazione strozzata, da parte di un seminarista autore di questo articolo sulla papolatria, amico degli Alleati dell' Eucarestia e del Vangelo che ci scrive dall'estero. Buona lettura. Preghiamo!
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Avendo da poco terminato il mio corso da seminarista, ed essendo abbastanza "pratico dell ambiente” vorrei condividere con voi alcune testimonianze di giovani vocazioni, purtroppo rovinate da chi avrebbe dovuto sapientemente e santamente valutarle ed alimentarle.
Per ovvi motivi di protezione della privacy eviterò di nominare luoghi e persone, che anziché nello specifico saranno citati solo genericamente, ma il racconto di questi ricordi riportano fatti realmente accaduti, che mi hanno davvero molto colpito per là loro gravità.
Ricordo per esempio la vocazione di un ragazzo della zona di Roma che fu mandato a praticare l' anno di tirocinio in una comunità di recupero per tossico-dipendenti.
Ricevuta la notizia, disse tra sé e se': “Andrò ad aiutare questi ragazzi! Sarà una bella esperienza pastorale ecc..". Invece si ritrovò a fare la stessa vita del tossicodipendente e poi a doversi disintossicare. Come è potuto accadere? Vi chiederete. Era vessato dai superiori che lo mettevano spesso nelle condizioni di dover scegliere se andare a Messa o fare la doccia…Il motivo della vessazione? La "rigidità liturgica”, “l' estremismo dottrinale” ed una certa “inclinazione al rito Tridentino”. Un calvario!
Un altro ragazzo, sempre vicino Roma, durante l' era covid, dato che non volle essere va((inato ed essendo già entrato nel seminario, si vedeva escluso da gran parte delle attività, comprese quelle ricreative, oltre a dover subire un po' ovunque una certa discriminazione. Praticamente era rimasto isolato. Come se tutto ciò non bastasse doveva pure districarsi tra le varie eresie circolanti nel seminario e dribblare le ideologie di cui spesso e volentieri i rettori stessi ne erano e sono “garanti”. Ovviamente non avrei incontrato né sentito questa testimonianza se questo ragazzo non fosse uscito dal seminario. Che speranza aveva di essere ordinato sacerdote se si manteneva in posizione “ di opposizione” al rettore ed alle ideologie va((iniste che gli avrebbe imposto dall' alto?
Una volta poi, parlando con un sacerdote anziano e maturo che a suo tempo era appartenuto ad una famosa famiglia religiosa, un uomo di buona dottrina anche se non proprio “tradizionalista”, mi raccontò che dovette scappare da quella famiglia religiosa scandalizzato, perché avevano ordinato dei candidati che non erano per niente moralmente integri: chi aveva pubblicamente combinato una cosa, chi un'altra, a dispetto di lui che magari seppur con alcuni difetti certe cose neanche le avrebbe immaginate. Forse la Madonna ha voluto graziarlo, facendolo uscire da quell'ambiente moralmente degradato.
Mi ricordo poi di un consacrato non italiano legato al rito Tridentino. Tornando in patria dal suo Vescovo, dove incontro' un ex compagno di comunità, lo aveva informato della lieta novella della sua ordinazione.
Aveva, il primo, trovato grazia presso il suo Vescovo che gli aveva accordato l' ordinazione, ma ricordandosi dell' "estremismo liturgico” del suo ex-confratello appena rientrato in Patria, fece sì che la cosa rimbalzo’ fino a Roma in modo che l’ ordinazione gli fu cancellata con l'accusa di essere un “tradizionalista/lefebvriano”. Arrivò una chiamata da Roma e tutto fu annullato.
Per non parlare poi di certe importanti diocesi del Nord dove, in tempo di covid, i seminaristi non venivano ordinati sacerdoti se non erano va((inati e di quei test psicologici provocatori intitolati: “Aggiornamenti sulla maturita’ sessuale del seminarista” alla faccia di San Paolo che disse: “di queste cose nemmeno se ne parli”.
Trascuriamo pure che nel caso di studio della Morale, le parti intorno al Sesto Comandamento venivano scritte nei libri: in latino per impegnare l' attenzione più sulla grammatica che sul “caso morale impuro”..,
E che dire di quella volta che in seminario arrivò un formatore progressista che anziché mostrarci film sulla vita dei santi preferiva istruirci con film volgari e trame contrarie al matrimonio che ponevano l'attenzione soprattutto sulle sue rovinose ripercussioni in caso di separazione? Contenuti e scene poco modeste e sicuramente inadatte a futuri sacerdoti.
Ci sarebbe dell'altro, ma mi fermo qui. C'è da pregare molto per i seminaristi, sacerdoti e Vescovi, perché c'è in atto una vera e propria guerra e “caccia alle streghe" soprattutto contro le vocazioni tradizionali.
Si tratta di vere e proprie persecuzioni…. Se non sei gay, se non parli di dottrine strane, se non sei festaiolo e super-sinistriode non ti vogliono.
Fenomeno questo che si è accentuato sotto Francesco:“il Papa della Misericordia”(?) ed ora siamo all' apice di questo processo iniziato con l' uso di un linguaggio ambiguo dei documenti del Concilio e soprattutto con l' interpretazione assai fuorviante del cosiddetto “spirito del Concilio”. Il frutto marcio di tutto ciò come gli stessi pontefici ammettono, almeno gli ultimi due, è il "Mostro del Sinodo sulla sinodalita" dell' Assemblea Ecclesiale del 2028 di cui “lo spirito del Concilio” ne è ormai “nonno”.
Assemblea ecclesiale che ricorda molto “l’ Assemblea Costituente” della Rivoluzione Francese. Dato che a costoro in un certo senso piace autocelebrararsi, ma come recita un detto: “chi si loda si imbroda”.
Concludendo non si può dire che manchino le vocazioni. Queste ci sarebbero pure, ma non si sa dove mandare i seminaristi, in Italia. Cosi' affermano con dolore gli stessi sacerdoti.
Papi, Cardinali, Vescovi e rettori dovranno rendere conto davanti a Dio delle sofferenze inferte ai seminaristi ed alle loro famiglie oltre che alle anime a cui erano destinati tali “seminaristi spiritualmente decapitati”
Ma è chiaro che se non ci fossero state queste persecuzioni ideologiche programmate a strozzare alla radice le vocazioni, quindi la Chiesa di Cristo, non sarebbero potuti arrivare a teorizzare la possibilità delle: " donne sacerdotesse” e della “corresponsabilita' dei laici nei processi di governo” di parrocchie e diocesi.
Dio ci salvi e la Madonna ci accompagni e ci scampi da questi lupi mascherati da agnelli, che indossano i paramenti e che...sotto il vestito niente!
Un seminarista
Venerdì 29 agosto 2025
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