mercoledì 21 maggio 2025

CARO PADRE, CI DIA LA POSSIBILITÀ DI INGINOCCHARCI DAVANTI A CRISTO, COME CRISTO SI INGINOCCHIÒ DAVANTI AI SUOI. Dal "Diario degli Alleati", la testimonianza di Enrico da Pordenone.


a cura di Veronica Cireneo 

Cari fratelli nella fede, questa è la testimonianza dell' amico Enrico che ci scrive da Pordenone, per farci partecipi di una sua profonda  riflessione spirituale e del conseguente invio di una lettera al suo parroco, redatta davanti al Tabernacolo. Chiede al sacerdote che venga ripristinato l'inginocchiatoio per permettere, a chi lo desideri, la genuflessione al momento della Comunione. Lo scrivente autorizza l'utilizzo della sua lettera, da parte di chiunque si trovasse nella stessa necessità, suggerendo loro di  adattarla un po' al proprio contesto specifico. Buona lettura.

§§§

Siano lodati Gesù e Maria e sempre vicini ai Preziosissimi Cuori.

Carissimi fratelli Alleati dell'Eucarestia, 

il Giovedì Santo della Pasqua appena trascorsa, quando ero in adorazione davanti al Santissimo Sacramento, prendendo spunto da questo articolo di Veronica Cireneo, ho scritto, ed inviato, al mio parroco una lettera dove chiedevo l'inginocchiatoio per i fedeli che vogliono ricevere genuflessi la Santa Comunione.

Certo che come Alleati dell' Eucarestia siamo in molti a sentire la nostalgia spirituale delle balaustre, condivido con voi la lettera inviata, perché chi lo desidera possa, con le dovute modifiche e adattamenti del caso, utilizzarla a piacimento e inviarla al proprio parroco. Questa che segue è la mia lettera.

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Carissimo don D.,

sono Enrico M., un suo umile parrocchiano, e ora mi trovo in adorazione davanti al Santissimo Sacramento. 

Non so perché proprio ora, ma sento nel cuore il desiderio di condividere, con Lei, pensieri e riflessioni che da molto tempo mi toccano profondamente.

Gesù, nella sua vita terrena, ha conosciuto il significato profondo dell’abbassarsi. Non ha disdegnato di chinarsi davanti ai piedi impolverati dei discepoli, per lavarli con l’acqua e l’amore. 

Non ha esitato a inginocchiarsi nel Getsemani: prostrato con la faccia a terra, pregava, accettando la Volontà del Padre nell’intimità più dolorosa e vera. 

Se il Figlio di Dio ha scelto la via dell’umiliazione, quanto più noi, creature fragili e amate, dovremmo trovare nel "piegarci" il senso stesso della nostra fede...!

Inginocchiarsi non è un atto di sottomissione sterile, ma il riconoscimento che Qualcuno ci supera infinitamente in Santità, in Misericordia, in Tenerezza. 

È confessare con tutto il nostro essere che siamo mendicanti di Grazia e che, nel Pane spezzato davanti a noi, si cela la Presenza Reale, Viva, Sostanziale, Palpitante di Nostro  Signore Gesù Cristo.

Per questo Dio l’ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome, perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra ( ... )”. 

Ogni ginocchio si pieghi. Il nostro ginocchio si pieghi!

Viviamo in un tempo, invece, in cui molte persone hanno abbandonato la Fede e la Croce e l’ergersi, più che il genuflettersi, sembra l’unica postura accettabile: ergersi in difesa delle proprie opinioni, ergersi per i propri diritti, per i propri desideri... ergersi sempre spavaldi e superbi davanti a Dio!

Eppure, è inginocchiandoci che ritroviamo la verità su noi stessi. Il gesto dell’inginocchiarsi è silenzioso, ma non è vuoto: è colmo di adorazione!

È proprio nel silenzio della genuflessione che l’anima riprende il respiro, perché ci siamo fatti piccoli, poveri, umiliati e aperti all'amore di Gesù.

Quando Pietro vide Gesù compiere la pesca miracolosa, cadde ai suoi piedi, dicendo: “Allontanati da me, Signore, perché sono un peccatore” . Eppure, proprio in quel momento, il Signore lo chiamò a seguirlo. C’è un mistero in questo.

Quando ci riconosciamo indegni, quando ci inginocchiamo, allora possiamo ricevere la chiamata più alta, e allora, inginocchiarsi diventa una preghiera: muta, ma potentissima. Diventa una dichiarazione di amore! 

Non è nostalgia del passato, ma profezia del futuro. Per questo con il cuore in mano, se possibile, padre, le chiedo di sistemare ai piedi dell'Altare, un piccolo inginocchiatoio,visto che nessuna legge della chiesa lo vieta, in modo da permettere alle persone che lo desiderino di poter ricevere genuflesse il Corpo e Sangue Preziosissimo di Nostro Signore, nel momento della distribuzione eucaristica.

Chiedo anche, padre, che una volta tornati ai posti, ci venga lasciato un tempo maggiore di silenzio per adorarLo, sentirLo nel proprio cuore e anima, parlarGli, lasciarLo parlare e amarLo. 

Ecco padre, mi sentivo di scriverle tutto ciò e affidare a Lei, che per la Sua anima prego sempre, questa mia volontà. Grazie di cuore, se vorrà venire incontro a questa nostra fondamentale necessità spirituale. Siano lodati Gesù e Maria

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Ave Maria, fratelli Alleati dell' Eucarestia! Un forte abbraccio a tutti voi e a presto!

Enrico M., Pordenone

21 maggio 2025

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8 commenti:

Anonimo ha detto...

Una lettera simile potrebbe essere scritta al Santo Padre Leone XIV

Anonimo ha detto...

Lo Spirito Santo e l' amore verso Gesù hanno ispirato questa splendida lettera.
Grazie caro fratello in Cristo per aver volut condividere con tutti questa sua santa ispirazione.
Dio la benedica

Anonimo ha detto...

Scrivere una lettera così al Pontefice? In che senso dici esattamente?

Anonimo ha detto...

Grazie immense Enrico di Pordenone, e'il mio stesso desiderio: inginocchiarmi sempre davanti a Dio!!!!!¡

Anonimo ha detto...

Riflessioni davvero profonde e bellissime. Cosa che accade facilmente davanti al Tabernacolo... Lodiamo il Signore

Anonimo ha detto...

Ringrazio di cuore Veronica che mi ha dato la possibilità di condividere con tutti voi questo grande amore verso questo gesto umile, silenzioso ma con un grande amore per Gesù. La forza e la determinazione di inginocchiarmi sempre nel ricevere L'Eucaristia l'ho decisa 3 anni fa quando mi è stata negata a causa di un presunto "virus". Lottiamo insieme come uno può per dar Lode e Gloria a Dio, Gesù e Maria. Un abbraccio forte a tutti

Veronica Cireneo ha detto...

Grazie a te Enrico. Il tuo articolo è davvero meraviglioso. Esprime tutto il senso di essere un Alleato di Gesù Eucaristico, che è il motivo stesso dell'esistenza di un cattolico. Grazie per il tuo esempio di pacifica e determinata battaglia di Fede.

Veronica Cireneo ha detto...

Nessuno te lo può vietare... Facciamo ciò che ci compete di fronte alla Maestà di Dio. Checché ne dicano....

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